Non sono pochi i papà che, più o meno frequentemente, devono allontanarsi da casa per lavoro. Di conseguenza, tantissimi bambini sono costretti a vivere periodi più o meno lunghi senza il babbo in casa. In base all’età e al carattere del bambino, questo tipo di situazione suscita emozioni diverse e richiede senz’altro attenzione da parte della mamma e degli altri familiari. La questione del come gestire con i bambini le trasferte di lavoro del papà non è semplicissima, e per questo merita di essere approfondita. Proviamo a farlo insieme.
Ci sono bambini che crescono fin dai primi mesi di vita con l’abitudine di non vedere il papà per un po’. Altri che invece iniziano a vivere questa situazione più in là, magari a causa di cambiamenti sul lavoro per il padre. In ogni caso, è sempre bene seguire il piccolo nelle sue reazioni a questa situazione.
Il primo passo, senza dubbio, riguarda come dire al bambino che il papà sta partendo per lavoro. Questa, come anche altre notizie importanti, è un’informazione che richiede di essere spiegata con calma. Pertanto, se vostro marito è in partenza, prendetevi del tempo con vostro figlio per spiegargli quando, come e perché il papà starà via per un po’. Soprattutto, siate disponibili a rispondere a tutte le eventuali domande che vostro figlio vorrà porvi.
Se il papà è lontano per lavoro
L’impegno più significativo, tuttavia, è gestire il bambino mentre il padre è lontano. O meglio, bisogna fare in modo che il piccolo non percepisca quel “lontano” come un’assenza che possa procurargli tristezza, nostalgia, nervosismo o altre emozioni negative.
Fortunatamente, il progresso tecnologico ci consente di sfruttare tutti i più moderni metodi di comunicazione per ovviare a questo problema. Impegni di lavoro permettendo, cercate di far comunicare il bambino con il padre il più possibile, via telefono o tramite video chiamate, ad esempio.
Se per caso il papà non potesse contattare il figlio di frequente, il consiglio degli esperti è quello di stimolare il bimbo a fare qualcosa per il genitore durante la sua assenza. Ad esempio un disegno, oppure costruendo qualcosa o scattando delle foto. Si tratta di un modo per distrarre il piccolo dalla mancanza dal papà, ma anche di fargli sentire il genitore vicino attraverso ciò che lui crea per il padre.
Ad ogni modo, i bambini soffrono la mancanza dei genitori, sempre. Ed è anche giusto che sia così. Pertanto, il resto della famiglia dovrà impegnarsi nel far sentire il piccolo amato, protetto e parte di una famiglia unita.
Allo stesso tempo, è importante lasciare al bambino il giusto spazio per esprimere le proprie emozioni e il proprio disagio.
Quando il papà è via per lavoro per un tempo prolungato, potreste valutare l’idea di raggiungerlo, compatibilmente con i suoi impegni. In questo modo, il bambino avrà la certezza di non essere stato abbandonato e che il babbo stia facendo qualcosa per la famiglia.
Se riuscite, cercate di far capire a vostro figlio che la lontananza non è un qualcosa di necessariamente negativo, ma che si tratta di un tipo di situazione che può rafforzare i legami, lì dove c’è amore sincero.