Spese scolastiche detraibili: quali sono e come farsele rimborsare

Il costo del materiale scolastico è piuttosto alto e, di anno in anno, le spese per l’istruzione aumentano sempre di più. Molti genitori non sanno che ci sono diverse spese scolastiche detraibili e che, in parte, queste possono essere rimborsate attraverso la dichiarazione dei redditi. Vediamo insieme quali sono quelle per l’anno scolastico 2018-2019 e come funziona la richiesta di detrazione con le nuove normative.

Spese scolastiche dei bambini

Le spese scolastiche purtroppo sono ogni anno in continuo aumento e le famiglie vengono messe a dura prova, soprattutto se all’interno del nucleo famigliare è presente più di un figlio. Molti non sanno però che c’è una detrazione Irpef del 19% che aiuta ad ammortizzare i costi.

Fortunatamente, nel corso degli anni, il governo si è largamente adoperato per far rientrare nella detrazione anche attività extrascolastiche, incentivando l’educazione dei bambini.

Quali sono le spese detraibili

Si possono detrarre le spese degli studenti delle scuole pubbliche, statali o private paritarie, inclusi gli asili nido pubblici e privati, ma soprattutto le spese universitarie.

Le spese scolastiche detraibili dalla dichiarazione dei redditi includono la tassa d’iscrizione a scuola, la mensa e le spese per i servizi di assistenza pre e post scuola. Questi ultimi però da non confondere con lo scuolabus, che non ne fa parte.

Nelle spese scolastiche detraibili rientrano anche l’assicurazione scolastica e le spese per le gite. Delle spese per le attività extrascolastiche fanno invece parte i corsi di musica, teatro o di lingue, che il bambino segue oltre il normale orario scolastico. Purché si tratti di corsi organizzati dall’istituto frequentato.

Come funziona con il 730

All’interno del nucleo famigliare, il rimborso lo riceve il contribuente che ha il figlio o i figli a carico. La percentuale di spese detraibili è del 19%, che tradotto in numeri significa che ogni famiglia italiana può detrarre per figlio una spesa massima di 149,34 euro per anno scolastico. E con un limite, per figlio, di 786 euro (aumentato nella Legge di Bilancio del 2017).

Si tratta di spese che vanno ad aumentare lo sconto Irpef sul modello 730 e sul modello Unico. Per usufruirne bisogna presentare, al momento della dichiarazione, le ricevute di pagamento, come ad esempio i bollettini pagati. Oppure una documentazione rilasciata dalla scuola che certifichi l’incasso della spesa.

Per quanto riguarda le spese per l’asilo nido, sia pubblico che privato, la detrazione è sempre del 19%, che corrisponde a 120 euro. Con un tetto massimo annuo, per figlio, di 632 euro.

Quanto tempo per il rimborso

Per presentare il modello 730 relativo all’anno precedente, si ha tempo fino al 7 luglio di quello successivo. Per chi utilizza il modello precompilato, invece, si ha tempo fino al 23 luglio.

Il rimborso, per i lavoratori dipendenti, si riceve direttamente in busta paga, già nel mese di luglio se la dichiarazione è stata presentata prima. Altrimenti, i rimborsi verranno eseguiti tra il mese di agosto e di settembre.

Qualora però si fosse privi di sostituto d’imposta, ma si ha comunque diritto al rimborso, sarà l’Agenzia delle Entrate ad effettuare il bonifico per le spese scolastiche detraibili, che avverrà però nel mese di dicembre.

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