Disturbi alimentari nell’infanzia

I disturbi alimentari nell’infanzia sono il chiaro sintomo che qualcosa non va. L’alimentazione è un atto di elevata importanza sociale e relazionale, un gesto che comincia quando il bambino è allattato dalla madre e nel quale convergono importanti elementi comunicativi, affettivi ed emotivi. Il piacere dell’alimentazione è relazionato ai rapporti che il bambino instaura con i suoi genitori e con l’ambiente che lo circonda.

Disturbi alimentari infanzia

I disturbi alimentari come l’inappetenza, in realtà, colpiscono anche gli adulti. Per cui, si hanno periodi di maggior appetito, che si alternano a periodi in cui non si ha voglia di mangiare affatto. Si tratta di un problema che può essere associato a diverse problematiche e cause fisiologiche, quali ad esempio le variazioni stagionali o anche ragioni di natura psicologica.

I disturbi alimentari e l’inappetenza nei bambini possono essere legati a cambiamenti nella dieta, soprattutto nella fase di passaggio da un’alimentazione liquida a una solida. Periodi di inappetenza si verificano quando c’è una minore crescita, per cui l’apporto calorico richiesto è minore, nel caso in cui il bambino soffre di disturbi intestinali, malattie influenzali o a causa di maggiore stress e irritabilità.

Per questa ragione i periodi di inappetenza sono del tutto nella norma nel ciclo di vita di un bambino, non dovrebbero quindi destare particolari preoccupazioni. Potrebbe essere sufficiente aspettare che il bambino ritrovi la sua serenità.

In questi casi bisognerebbe evitare di forzare il bambino a mangiare, perché si otterrebbe il risultato opposto, creando anche tensione tra il bambino e il genitore che lo forza a fare ciò che non vuole.

Principali disturbi alimentari tra i bambini

Rientra tra i disturbi alimentari nei bambini anche l’anoressia. Va tuttavia sottolineato il fatto che l’anoressia del neonato e del bambino è molto diversa da quella che si manifesta in età adolescenziale.

Nel bambino è sicuramente meno grave e può anche modificarsi facilmente se l’ambiente in cui vive cambia positivamente. L’anoressia, come ogni disturbo dell’alimentazione, può manifestarsi in qualunque momento della vita del bambino, ma solitamente si verifica verso il quinto o ottavo mese, proprio durante lo svezzamento. Ciò perché in tale fase il bambino ha difficoltà ad accettare i diversi alimenti e le nuove modalità di assunzione, che non è più quella data dal senso materno.

Un altro disturbo dell’alimentazione potrebbe essere l’obesità, problema molto importante poiché col tempo innesca tutta una serie di problematiche serie, quali le malattie respiratorie e cardiovascolari, problemi ortopedici e difficoltà di relazione con i propri coetanei. Oggi l’obesità è anche un problema sociale in continuo aumento. Una delle cause è la riduzione di attività fisica svolta dai bambini o anche l’eccessivo benessere.

Rimedi

Tra i possibili rimedi contro i disturbi alimentari nei bambini è quello di insegnare al proprio figlio a seguire una corretta dieta quotidiana, ma soprattutto dando il giusto valore al momento dei pasti. Questo lo si può fare solo creando un’atmosfera gradevole a tavola, libera da tensioni, evitando le discussioni accese o spiacevoli.

Sarebbe anche bene evitare di rimproverare in continuazione il bambino per qualunque suo atteggiamento, ma fargli vivere il momento del pasto con gioia, in modo tale che associ i pasti a qualcosa di positivo e di comunione familiare.

Se il bambino è piccolo si può rendere il momento piacevole raccontandogli delle favole. Si può imboccare il bambino o lasciare che cominci a mangiare da solo con un suo cucchiaio o con le mani.

Per fare in modo che il bambino possa variare la sua alimentazione, è possibile mettere sulla tavola delle piccole porzioni di altri alimenti che possano attirare la sua curiosità. Evitare poi di mettere fretta al bambino, ma è preferibile lasciargli gustare i pasti, affinché mastichi lentamente.

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