Febbre neonatale, come misurarla

Si definisce febbre neonatale la temperatura corporea che sia al di sopra di 38 gradi centigradi. Questo perché un neonato durante i suoi primi mesi di vita ha una temperatura di circa 1°C in più rispetto a quella di un adulto. Questo comporta una maggiore attività metabolica di un soggetto in fase di crescita. Inoltre, i neonati mostrano anche una temperatura interna di circa 1 grado più elevata rispetto a quella esterna.

Febbre neonatale

La febbre nel bambino, così come anche negli adulti, è un sintomo che porta con sé un’alterazione della temperatura cutanea che si presenta al di sopra dei valori ritenuti nella norma. Solitamente, si tratta di una normale reazione dell’organismo all’attacco di agenti patogeni esterni. In questo modo si evita il loro moltiplicarsi. La febbre è quindi è una regolare risposta del nostro sistema di difesa, per cui non è da ritenersi una malattia. Le ragioni principali che portano al manifestarsi delle febbre in un neonato possono essere molte. Prima fra tutte è il contatto da virus esterni che in genere avviene nel momento in cui il piccolo entra al nido o in una scuola, giocando insieme agli altri bambini.

Quando è febbre neonato

I neonati presentano una temperatura all’incirca 1°C più elevata se paragonata a quella di un soggetto adulto. Se il piccolo accusa febbre durante il primo semestre di vita, in maniera specifica nel corso del primo trimestre, è opportuno consultare il pediatra entro le 24 ore. In tal modo sarà possibile escludere situazioni virali particolari che sono causa della febbre stessa. E’ consigliabile, tuttavia, non coprire eccessivamente il bambino, in modo da favorire l’evoluzione della febbre, cedendo così il calore in eccesso.

Come misurare la febbre neonatale

E’ del tutto naturale che la febbre nel neonato desti la preoccupazione dei genitori. In realtà non ci si dovrebbe preoccupare tanto, poiché la febbre è la prima forma di risposta dell’organismo a un attacco esterno. L’aumento della temperatura nel neonato al di sopra dei 38°C indica che c’è appunto un’infezione in corso, che sia influenza o raffreddore.

Per misurare la febbre al neonato, lo strumento migliore è il termometro. Si può utilizzare quello digitale elettronico a cristalli liquidi, comodo in quanto il tempo di misurazione è molto ridotto. Altrettanto valido è il termometro auricolare, a raggi infrarossi, da usare nella cavità auricolare, meglio indicato dai 2 anni in su.

E’ anche possibile usare le strisce a cristalli liquidi che si mettono sulla fronte del bambino, ma non sono attendibili come un termometro. Sarà bene anche tenere sotto controllo la buona idratazione del bambino, facendo attenzione alla pipì nel pannolino, se questa dovesse essere scarsa, è possibile che il bambino sia disidratato. E’ buona norma anche controllare le mucose orali e congiuntivali.

Come far passare la febbre

Se la temperatura del bambino dovesse superare i 38.5°C, previo consulto del pediatra, si potranno somministrare dei farmaci antifebbrili. Gli antipiretici che meglio si addicono ai bambini sono quelli con paracetamolo e ibuprofene. Questi andranno somministrati nelle dosi corrette, che vanno valutate in relazione al suo peso corporeo. Questi farmaci abbassano il livello della temperatura febbrile, scatenando un meccanismo che favorisce la dispersione del calore, nonché hanno anche un potere antinfiammatorio.

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