Laringospasmo: cause, sintomi, cure

Per laringospasmo si intende una contrazione muscolare, involontaria e priva di controllo, che si verifica a livello delle corde vocali. Si tratta di una condizione che può verificarsi comunemente e dura all’incirca pochi minuti. In alcuni casi, per differenti motivazioni, può anche protrarsi per un’ora. E’ un disturbo fastidioso poiché blocca la possibilità di respirare del soggetto e chiaramente genera in lui una sensazione di timore e panico.

Laringospasmo

Il laringospasmo è un disturbo che colpisce sia i bambini che gli adulti, sebbene i casi maggiori si registrino tra uno e quattro anni di età. Il periodo dell’anno in cui si manifesta in maniera più diffusa tale disturbo è l’inverno, proprio perché le temperature sono più rigide e si verificano influenze e stati febbrili. Il raffreddore o l’influenza non sono, tuttavia, gli unici fattori che predispongono al rischio di laringospasmo, anche i soggetti che soffrono di reflusso gastro-esofageo sono esposti a tale disturbo, per cui il loro disagio durante la notte è una delle problematiche di tale malattia.

Cause e sintomi

Tra le principali cause laringospasmo ricordiamo quelle connesse a un’infiammazione del tratto laringeo, in conseguenza di una setticemia microbica delle vie respiratorie superiori. Un altro fattore scatenante potrebbe essere una qualunque forma allergica, data dal contatto con polvere, acari, lane oppure l’aria secca che irrita la gola. Situazioni esterne che portano al laringospasmo potrebbero anche essere lo smog e l’inquinamento cittadino. La causa più importante resta, tuttavia, il reflusso gastro-esofageo che interessa molte persone, per via di una malformazione a carico dello stomaco.

Spesso il laringospasmo può accompagnarsi a dolorose fitte nel tratto laringeo, portando anche a un impedimento del regolare passaggio di ossigeno, con rischio di soffocamento. I sintomi più comuni sono dati da tosse persistente, difficoltà respiratorie, sensazione di soffocamento, tachicardia, difficoltà a comunicare. Tali crisi possono durare pochi minuti, durante i quali bere un sorso d’acqua può alleviare il disturbo, ma se dovessero protrarsi a lungo, sarà opportuno rivolgersi ad un medico o personale ospedaliero, per avere una diagnosi appropriata. L’aspetto più allarmante del reflusso è il problema delle apnee notturne e dei rigurgiti che si verificano in concomitanza proprio con la tosse abbaiante. Da non sottovalutare anche l’inalazione di acqua salata che può portare al verificarsi di fenomeni di laringospasmo, che si manifesta con contrazione dei muscoli della laringe, che occludono le vie aeree, generando convulsioni respiratorie più o meno importanti.

Esami

Poiché solitamente il laringospasmo può essere ricondotto a problemi di natura allergica, sarà il pediatra a consigliare di sottoporre il bambino a specifici test allergometrici, in modo da poter avere una diagnosi dettagliata e precisa del problema. In questo modo sarà possibile evitare il ripetersi delle crisi, una volta che sia stato individuato l’allergene responsabile.

Laringospasmo virale

I disturbi da laringospasmo possono anche essere correlati a particolare forme virali. I virus para-influenzali sono i maggiori responsabili di tale patologia, poiché colpiscono le alte vie aeree, manifestandosi con tosse persistente e per lo più durante le ore notturne. Nei bambini il disturbo tende poi ad aggravarsi con le crisi di pianto e uno stato di agitazione. Solitamente, il disturbo è preceduto da sintomi tipici del raffreddore e lieve tosse. Si tratta di un lasso di tempo che va dalle 12 alle 48 al massimo, prima che si verifichino manifestazioni con laringospasmo. Si tratta, in ogni caso, di una patologia benigna che tende a risolversi nel giro di un paio di giorni e regredisce spontaneamente con l’età. Sarà sufficiente consultare il proprio pediatra, per avere cure e diagnosi precisa.

Laringospasmo da ansia

Solitamente il laringospasmo si accompagna ad ansia. Questo perché la sensazione di fame d’aria che il disturbo stesso porta con sé, causa nel soggetto una crisi di panico piuttosto sostenuta. Per questa ragione, la prima cosa da fare è quella di cercare di star sereni, in modo da poter ritornare a respirare in maniera normale.

Laringospasmo nei bambini

Il laringospasmo bambini è molto frequente e si verifica per lo più durante le ore notturne, ma può avvenire anche nell’arco della giornata. La cosa fondamentale da fare è quella di interpretare tempestivamente ciò che accade al bambino, da non confondere con l’ingestione di piccoli oggetti o altro, che potrebbero causare panico immotivato. Le cause del laringospasmo in età pediatrica sono per lo più connesse con manifestazione allergiche, infezioni alle alte vie aeree, infiammazioni o reflusso gastro-esofageo. In alternativa, potrebbe anche trattarsi di un primo sintomo di intolleranza alimentare. Ognuna di tali cause dovrà opportunamente essere vagliata dal proprio pediatra, per comprendere quale sia il problema all’origine. Un attacco di laringospasmo rischia di ripresentarsi con tutti i rischi a esso connessi, per cui è bene sapere come intervenire.

Cura e rimedi

Nel caso di laringospasmo, l’omeopatia potrebbe essere un valido supporto per alleviarne i sintomi, trattando così la componente psicosomatica del disturbo, attraverso l’uso di rimedi naturali e privi di effetti collaterali. Si tratta di una condizione patologica delle vie respiratorie, dovuta a contrazioni spasmodiche dei muscoli laringei, con ostruzione del flusso di ossigeno e senso di soffocamento. Uno dei più semplici rimedi naturali per sbloccare la laringe potrebbe essere l’inalazione di vapore nella gola. Basta far scorrere dell’acqua calda nella vasca da bagno e inalare il vapore sprigionato. Un altro ottimo rimedio naturale è quello di ricorrere a delle tisane calde che aiutano a ridare sollievo alla gola. Vediamo quali siano le più indicate per tale disturbo.

Tisane lenitive e antinfiammatorie

Ottime le tisane a base di camomilla, dall’effetto calmante, lenitivo e antinfiammatorio. Anche quella di Echinacea è un valido sostegno per il sistema immunitario, poiché ripulisce il sangue ed è un potente antinfiammatorio. La tisana di finocchio è un ottimo stimolante per il fegato e la bile. L’ibisco è un potente antiossidante diuretico che supporta il sistema immunitario. La lavanda, dall’effetto rilassante e antispasmodico, aiuta a contrastare i crampi muscolari, l’ansia e l’insonnia. Anche la menta è un antispasmodico dello stomaco. Mentre, la liquirizia è un antivirale e antinfiammatorio.

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Umidificatore, suffumigi e aerosol

Ottimi rimedi per alleviare i sintomi da laringospasmo anche gli umidificatori per ambienti oppure i suffumigi e aerosol, poiché aiutano a liberare le vie respiratorie e tornare a respirare tranquillamente. Se si utilizzano suffumigi o aerosol, tutto ciò che bisogna fare, nel caso dei bambini, sarà avvicinare il piccolo al vapore che viene sprigionato nell’ambiente e fare in modo che lo inali, lasciandolo passare attraverso le alte vie respiratorie, liberandole da qualunque ostruzione. Nel giro di pochi minuti, tornerà a respirare normalmente senza fatica. In ogni modo, per prevenire il problema, basterà dotare la stanza del bambino di un umidificatore, poiché l’aria secca e asciutta potrebbe essere un problema per la sua respirazione, ancor più se è soggetto a infezioni delle vie aeree.

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Distanziatore

Sia l’aerosol che il distanziatore sono validi rimedi per una adeguata terapia respiratoria, poiché hanno l’obiettivo di fare in modo che i farmaci si depositino all’interno delle vie aeree, liberandole gradualmente. Il distanziatore, così come l’aerosol, serve a somministrare i farmaci per inalazione, ma è molto più rapido, avendo anche maggiori vantaggi, poiché è nella versione spray. Pertanto, si rivela particolarmente utile in situazioni quali asma e bronchite asmatica, per via del suo metodo di erogazione.

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I farmaci

Quando il disturbo è particolarmente grave è necessario ricorrere a terapia con aerosol a base di cortisone, che può anche essere assunto per via orale. I bambini affetti da laringospasmo non devono essere sdraiati, meglio una posizione eretta o leggermente rialzata, poiché consente di respirare in maniera più agevole. La cosa fondamentale resta comunque la calma. È importante, infatti, non farsi prendere dal panico e fare in modo che il bambino stia tranquillo. Nel caso di laringospasmo da reflusso gastro-esofageo la terapia sarà a base di specifici inibitori, mentre, nel caso in cui il disturbo sia riconducibile a fenomeni allergici, allora sarà indispensabile la somministrazione di antistaminici.

Laringospasmo o broncospasmo

Il broncospasmo, così come il laringospasmo, rende difficoltosa la respirazione del soggetto. Il suo sintomo caratteristico è una condizione di dispnea generalizzata, il respiro diventa sibilante e si accompagna a tosse. Spesso, è associato ad altri disturbi, come l’asma o la bronchite. Il broncospasmo è correlato alla contrazione dei bronchi, la mucosa può infiammarsi, con rigonfiamento, con eccessiva produzione di muco. Il primo intervento consiste nella somministrazione di specifici farmaci che hanno un effetto broncodilatatore, sia in spray o con nebulizzatore. Nel caso in cui, ciò non dovesse essere sufficiente, sarà opportuno rivolgersi a un medico che stabilirà la gravità della situazione e se sia necessario o meno somministrare del cortisone. Resta tuttavia una comprovata relazione tra broncospasmo e laringospasmo con dieta specifica. Recenti studi hanno evidenziato come i soggetti affetti da tali disturbi, abbiano evidenti miglioramenti mangiando abitualmente cibi con elevato contenuto di Omega-3.

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Inoltre, la bromelina, sostanza contenuta nell’ananas, possiede elevate proprietà antinfiammatorie e lenitive, così come altri tipi di frutta e verdura.

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Uscire con laringospasmo

Molti ritengono possa essere un maggior rischio all’acutizzarsi dei sintomi il fatto di uscire di casa. Al contrario, i pediatri consigliano di portare spesso i bambini a contatto con aria pura, che sia di mare o montagna poco importa, ciò che conta è lasciarli respirare all’aria aperta. Niente paura se c’è neve, è utile a liberare le vie aeree da infezioni batteriche e consente di alleviare i sintomi. Inoltre, sole e ossigeno aiutano il sistema immunitario.

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