Spina bifida

La spina bifida è una malformazione di natura congenita, che si manifesta a livello della colonna vertebrale del bambino. Si origina durante i primi mesi di gestazione quando il bambino è in grembo. Oggi in Italia interessa una gravidanza su 1.300.

Spina bifida

La spina bifida comporta un difetto genetico a carico della colonna vertebrale, la rachide. Questo è causato da una mancata saldatura degli archi vertebrali. Si tratta, tuttavia, di una diffusa malformazione del sistema nervoso periferico. Basti pensare che in Italia a esserne interessati sono circa 5 bambini su 10.000 nati.

A tale problematica sono legate importanti disabilità motorie, nonché funzionali di vari organi e apparati. Una delle più importanti è la perdita di mobilità negli arti inferiori, oltre a una serie di complicazioni neurologiche.
 Non si può guarire dalla spina bifida, ma si può fare molto in fatto di prevenzione, in modo da migliorare la qualità di vita di coloro che ne siano soggetti. La spina bifida coinvolge il midollo spinale, il cervello, il cervelletto, il tronco e le strutture a esso circostanti.

Spina bifida sintomi

La forma più grave è il cosiddetto mielomeningocele, che si nota sin dalla nascita. Il canale spinale resta aperto e si può notare una tumefazione, come una sacca che resta a livello della colonna vertebrale. In tale forma di spina bifida, manca la protezione normalmente garantita da meningi e vertebre alle strutture nervose. Pertanto, i nervi e i tessuti restano esposti, con il rischio di contrarre infezioni gravi che possono portare anche alla morte.

In tale forma di spina bifida, il soggetto non ha il controllo di sfinteri anali e vescicali, può manifestare convulsioni, avere una sostenuta debolezza muscolare oltre ad altre malformazioni a livello dei piedi, del bacino, delle ginocchia, con problemi di deambulazioni e casi di evidente scoliosi.

Spina bifida cause

Tra i fattori di rischio riconosciuti in questa particolare patologia, c’è senza dubbio la stato di salute della mamma. Ad esserne causa potrebbero, infatti, essere casi di ipertermia, iperglicemia e obesità, nonché predisposizione genetica e carenza di acido folico. Non solo, anche l’assunzione di alcuni farmaci in gravidanza, come gli antiepilettici, o cibi contaminati, trattati con cloro dell’acqua potabile, campi elettromagnetici o l’uso di pesticidi, possono influenzare la formazione del feto.

Spina bifida conseguenze

Ad esserne interessati sono il midollo spinale, il cervello, il cervelletto, il tronco e strutture quali meningi, vertebre, muscoli, legamenti. Il problema principale è quello di una mancata chiusura degli archi posteriori delle vertebre, sia quelle lombo-sacrali e lombari, sia quelle toraciche e cervicali, sebbene in questo caso avvenga meno frequentemente. Questa mancata chiusura delle vertebre, in relazione al numero di vertebre interessate, porta a un’esposizione o formazione di ernia nella parte esterna del midollo spinale, nonché delle meningi che lo ricoprono.

Nel momento in cui si verifica un’ernia del midollo, vi è anche uno stiramento delle radici nervose a livello spinale. I neonati affetti da spina bifida, solitamente, vengono operati appena nati, in modo da limitare le problematiche annesse alla patologia. Non in tutti gli interventi, tuttavia, l’esito è risolutivo. Tutto dipende dalla gravità del quadro clinico, della sede della lesione e i danni provocati al midollo spinale.

In relazione alla specifica gravità del caso, un bambino affetto da spina bifida, può presentare problemi neurologici, come meningiti, infezioni cerebrali, epilessia, casi di idrocefalo, disabilità motorie, disturbi nell’apparato urinario e intestinale, problemi alla vista o deficit intellettivi, situazioni di obesità e allergia al lattice.

Come prevenire spina bifida

L’unico modo attestato, al momento, per prevenire problemi di spina bifida è l’assunzione di acido folico durante la gravidanza da parte della madre. Non è una garanzia assoluta, ma si tratta di una vitamina molto importante per lo sviluppo del feto . Come dimostrato, l’aggiunta di acido folico nella dieta, può ridurre il rischio di far nascere un bambino che presenti difetti nel tubo neurale.

Cos’è la spina bifida occulta

La spina bifida occulta è la forma più lieve di questa patologia. I bambino che presentano questo tipo di problematica possono non mostrare alcun sintomo evidente, soprattutto in età neonatale e fino anche ai primi anni di vita. In gran parte dei casi si possono notare dei ciuffi di peli, oppure delle piccole fossette esattamente in corrispondenza della zona presacrale. In prossimità della lesione, infatti, la pelle, potrebbe anche notarsi una macchia simile a un angioma. Questa forma di patologia non interessa i nervi spinali.

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