I tic nervosi nei bambini sono comuni: strizzare continuamente gli occhi, fare delle smorfie col viso chinando il capo o corrugare la fronte. Questi rientrano tra i tic classici e facili da riconoscere. Può chiaramente comportare ansia nei genitori quando ci si accorge che il proprio bambino ha un tic. Studi recenti hanno messo in evidenza come tale disturbo sia particolarmente diffuso tra i più piccolini, tanto da interessare una percentuale pari al 20, in maniera più importante i maschietti.
Tic nervosi nei bambini
In gran parte dei casi quando un bambino presenta un tic nervoso si tratta di un lieve problema transitorio. Nulla di cui preoccuparsi quindi, poichè tende a risolversi con la crescita. Se i tic dovessero manifestarsi per tutto il periodo scolare del bambino, ciò potrebbe essere imputabile alle sue stesse strutture cerebrali, non ancora mature, per cui può accadere che alcuni movimenti sfuggano al suo controllo. Ciò è maggiormente verificato nei soggetti che presentano un disagio psicologico.
In ogni caso anche un semplice tic nervoso può essere causa di infiammazione alle strutture muscolari coinvolte, oltre a essere la prova di un esistente disagio psicologico nel soggetto. Questo è dimostrato dal fatto che, quando il bambino si trova in una situazione di stress, il tic tende ad accentuarsi.
I tic nei bambini più frequenti
I tic nervosi sono piccoli movimenti che interessano per lo più gli occhi, il volto, le spalle e le braccia. Non esistono solo i tic motori, ma anche quelli vocali e fonetici. Rientrano in quelli motori i movimenti brevi dei muscoli di viso e corpo. Ve ne sono poi altri più complessi che interessano particolari azioni, come saltellare, tirarsi o toccarsi i capelli e battere i piedi. Particolari anche quelli che riguardano dei continui colpi di tosse o suoni ripetuti. Ci sono poi i tic vocali complessi che comportano la ripetizione di una o più parole, così come anche intere frasi.
Perchè compaiono i tic nervosi
Generalmente, si distinguono due principali cause dei tic nervosi, una di natura neurologica e l’altra di natura psicologica. La prima è data dal fatto che il tic è un qualcosa di involontario, che sfugge appunto al controllo razionale, mentre, nel secondo caso, sono dati da una sorta di disagio che porta con sè proprio il mancato controllo delle azioni e dei movimenti.
Come curare i tic nervosi nei bambini
I tic nei bambini tendono a scomparire con la crescita e nell’arco di circa un anno. In alcuni casi, tuttavia, in seguito a periodi di stress, si potrebbero ripresentare nel corso della vita. Diverso è il caso in cui i tic nervosi siano frequenti al punto da interferire con la quotidiana attività del bambino. In tal caso, più che di un disturbo transitorio, potrebbe trattarsi di un problema serio. Infatti, i pediatri sono concordi nell’affermare che i bambini che soffrono di tic cronici possono avere dei deficit di attenzione e in alcuni casi anche problemi di balbuzia. In questi casi, sarà lo stesso perdiatra a valutare quale sia il trattamento migliore da seguire per risolvere totalmente il problema.