Manovra di Ortolani

La manovra di Ortolani è una sorta di terapia di intervento che consente di risolvere i problemi legati a una displasia dell’anca, anche nota come lussazione congenita dell’anca. Si tratta di un’anomalia scheletrica molto frequente sin dalla nascita. Laddove non si intervenisse per tempo, vale a dire durante i primi anni di vita del bambino, potrebbe avere problematiche permanenti e invalidanti. Solitamente, la diagnosi avviene precocemente, nei primi 2 mesi di vita del bambino, associando a essa tutti i necessari provvedimenti da attuare in modo da evitare ogni possibile esito invalidante.

Manovra di Ortolani, a cosa serve

La gravità connessa alla displasia dell’anca varia in relazione al singolo caso. Per alcuni soggetti potrebbe essere sufficiente attendere che le articolazioni maturino, in modo da consentire al problema di risolversi spontaneamente. Per altri soggetti, invece, potrebbe essere necessario ricorrere all’utilizzo di un tutore, nello specifico, un divaricatore, composto da una struttura rigida che funge da supporto alle gambe del bambino.

Mentre, ricorrere a un apparecchio gessato oppure all’intervento chirurgico potrebbe essere una soluzione ultima per risolvere il problema. Si esegue sui bambini uno screening clinico, fondato sulla ricerca del segno di Ortolani, vale a dire uno scatto in entrata, e il segno di Barlow, uno scatto in uscita. In questo modo è possibile valutare preventivamente eventuali anomalie nelle articolazioni.

Importante è sottoporre allo screening i neonati ritenuti a rischio, che siano in posizione podalica, in caso di gemellarità o familiarità per quanto concerne una displasia dell’anca.

Manovra di Ortolani e displasia dell’anca

La manovra di Ortolani riguarda l’articolazione che collega il femore, l’osso più lungo della gamba, con il bacino. Solitamente, la parte superiore del femore si va ad articolare con l’acetabolo, una parte concava, posta nella zona centrale dell’osso dell’anca, dove si inserisce il femore. In alcuni casi, l’acetabolo non è correttamente formato, per cui il femore non va a inserirsi in tale cavità, tanto da provocare una fuoriuscita e dislocazione al di fuori dell’area specifica. In questi casi, si parla di lussazione congenita dell’anca.

Come si esegue la manovra di ortolani

La manovra di Ortolani si esegue sul neonato posto a pancia in su, prendendo con le mani le ginocchia piegate a 90 gradi sul bacino. Si esegue così un allontanamento dalla linea mediana e successivo divaricamento, con rotazione esterna delle cosce. Se l’anca è lussata, per cui la parte superiore del femore si trova al di fuori della sua naturale cavità, il medico avvertirà una sorta di scatto dell’articolazione. In questo modo la testa del femore potrà rientrata nella sua normale cavità.

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