E’ possibile celebrare il battesimo a Sant’Agata?

Il 5 febbraio ricorre la festa di Sant’Agata, una tra le più sentite e celebrate nella città di Catania. Per questa ragione, celebrare il battesimo a Sant’Agata ha un valore del tutto particolare.

Celebrare il battesimo il 5 febbraio

Il 5 febbraio si festeggia Sant’Agata, un nome che deriva dal greco e significa letteralmente buona. Agata era una ragazza della città di Catania, appartenente ad una ricca famiglia che presto sentì la vocazione e scelse di donarsi al Signore. Aveva all’incirca 15 anni quando il vescovo della città le impose il velo rosso, indossato dalle vergini consacrate. Tuttavia, esistono varie credenze sulla sua età e momento della vocazione, in quanto, altri ritengono che avrebbe avuto 21 anni quando divenne diaconessa, colei che ha un ruolo importante all’interno della comunità cristiana, quale quello di istruire i nuovi adepti, preparando anche i giovani per il battesimo, per la cresima e per essere comunicati.

Tra il 250 e il 251, quando il proconsole Quinziano giunse nella città per chiedere a tutti i Cristiani di abiurare la loro fede, dinanzi al rifiuto della ragazza la affidò alla cortigiana corrotta Afrodisia, sacerdotessa di Cerere e dedita alla prostituzione, per fare in modo che si convertisse. Quando Quinziano si rese conto che ogni tentativo era nullo, avviò un processo contro la ragazza e le fece rinchiudere in una cella, dove subì diverse violenze. Fu allora che le giunse in soccorso San Pietro, risanando le sue ferite. Quinziano, così, la fece mettere nuda su carboni ardenti. Secondo la tradizione, in quell’occasione mentre le sue carni bruciavano, il suo velo restò inalterato. La povera Agata morì nella sua cella esattamente la notte del 5 febbraio 251.

Oggi le sue reliquie sono conservate nel Duomo di Catania ed è per questo che gli abitanti di questa città sono particolarmente devoti a Sant’Agata. Le reliquie sono custodite in uno scrigno argenteo all’interno della chiesa.

Quanto tempo prima chiedere

I genitori che vogliano celebrare il battesimo nella Chiesa di Sant’Agata e nella ricorrenza del 5 febbraio, o in ogni caso per ricevere il sacramento, devono rivolgersi al parroco all’incirca un mese prima relativamente ad una delle date stabilite per i battesimi e indicate espressamente sul bollettino parrocchiale.

Significato del sacramento in occasione di Sant’Agata

Celebrare il battesimo del proprio figlio, o figlia, in occasione del 5 febbraio, poiché la città è particolarmente devota a Sant’Agata, una ragazzina che, in nome della sua fede cristiana, accettò di subire così tanta violenza, ha un valore decisamente importante. Per la celebrazione del battesimo in quella data, infatti, una volta che sia stata fatta la richiesta, sarà compito del parroco o di una suora, insieme ad una coppia di genitori che abbia qualche anno di esperienza, far visita alla famiglia che ne faccia la richiesta per dedicare un momento di riflessione sul sacramento battesimale e indicare i momenti del rito.

Si stabiliscono poi degli incontri all’interno della parrocchia insieme alle famiglie, ai padrini e alle madrine coinvolti nel sacramento del battesimo in quella stessa data. Gli incontri sono utili per affrontare i temi dell’educazione religiosa e per avviare un cammino di fede.

Cosa significa la festa di Sant’Agata a Catania

La festa di Sant’Agata è una delle ricorrenze più importanti per gli abitanti della città di Catania. Questa si svolge, nei giorni del 3 e 4 febbraio, attraverso una solenne processione con carri allegorici, grandiose costruzioni da ammirare, portate per la città, mentre la statua della Santa fa il giro della città. Mentre, il 5 febbraio la festa si celebra solo all’interno della cattedrale, sebbene oggi la sua statua viene portata per la città per un breve tratto, per poi far ritorno in chiesa.

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