E’ un vescovo o un presbitero la persona che ha il compito di celebrare il battesimo. Questo è il primo dei sacramenti che un cristiano riceve, per entrare a far parte della comunità e avvicinarsi alla fede, cominciando un percorso di salvezza secondo la Chiesa.
Chi può celebrare il battesimo
Il sacramento del battesimo è una scelta che viene fatta dai genitori ed è sostenuta dal padrino e dalla madrina. Per poter organizzare il battesimo, è necessario occuparsi di tutte le pratiche burocratiche e documenti utili da presentare per fare richiesta presso la propria parrocchia. Una volta che tutte siano state regolarizzate tutte le pratiche richieste e il presbitero ha dato la propria autorizzazione ci si avvicina al momento del battesimo vero e proprio.
Con il sacramento battesimale, il bambino intraprende una nuova fase della sua vita spirituale, entrando ufficialmente a far parte della chiesa cristiana. Questa ufficializzazione del suo ingresso nella comunità avviene durante la liturgia della domenica. Il rito si svolge all’interno del fonte battesimale e deve essere eseguito alla presenza dei genitori, del padrino e della madrina. Questi ultimi, dovendo ricoprire un ruolo così importante, devono necessariamente possedere alcuni requisiti ritenuti essenziali dalla chiesa. Devono, infatti, essere cattolici o aver ricevuto i sacramenti obbligatori.
Per quanto riguarda chi può battezzare, nella Chiesa cattolica, la liturgia del rito battesimale deve essere officiata da un vescovo, oppure da un presbitero. Nella chiesa latina può anche essere celebrata dal diacono. L’officiante dovrà poi versare l’acqua sul capo del battezzando, quale simbolo di purezza.
Il rito segue poi tutte le fasi necessarie per la purificazione dell’anima dal peccato originale. E’ lo stesso officiante a pronunciare tutte le formule di rito necessarie per la rinuncia al male da parte dei fedeli. Nel suo complesso, il rito del battesimo si svolge nell’arco di trenta minuti o poco più, seguendo tutti i momenti fondamentali della liturgia stessa.