Il battesimo è senza dubbio il primo dei sacramenti della religione cattolica che un fedele riceve per poi intraprendere il suo personale percorso nella comunità. Per questo è fondamentale per ricevere tutti gli altri sacramenti. In base alle diocesi di riferimento, la celebrazione religiosa assume caratteristiche differenti, come quella eseguito con il rito ambrosiano.
Il battesimo ambrosiano
Il battesimo è il primo dei sette sacramenti che un fedele riceve per poter entrare a far parte ufficialmente della comunità cristiana. Lo si può ricevere in qualunque momento della vita, benché di solito il battesimo si fa quando il bambino è ancora molto piccolo. Non esiste tuttavia un’età precisa in cui farlo, può trattarsi di un neonato, un bambino o un adulto. Il sacramento battesimale implica, in ogni caso, la scelta, personale o fatta dai genitori, di fare in modo che il soggetto entri a far parte della Chiesa e che accetti il dono della fede e i dogmi ad essa correlati.
Gesù, come si ricorda dai racconti biblici, ricevette il battesimo direttamente dalle mani di Giovanni Battista, il quale immerse il suo corpo nelle acque del fiume giordano, per liberarsi dal peccato e rinascere a nuova vita, seguendo i dettami di Cristo. E’ questo evento che viene indicato come l’origine del rito e che ancora oggi si svolge per aspersione o per immersione in acqua santa.
Il rito ambrosiano deriva il suo nome dal Vescovo Ambrogio. Fu proprio quest’ultimo che, secondo la tradizione storica, istituì la liturgia alla quale ancora oggi si fa riferimento all’interno della diocesi di Milano, per celebrare il rito battesimale.
Si tratta, tuttavia, di un rito che è stato riconosciuto e approvato anche dalla Chiesa Cattolica di Roma in occasione del Concilio di Trento. Con questo rito, nel corso della celebrazione religiosa, si mantengono gli stessi elementi essenziali di quello cattolico romano, sebbene vi siano alcune differenze nello svolgimento della messa, così come nel modo in cui avviene il battesimo in sé.
Infatti, nella celebrazione del rito ambrosiano, parte degli elementi liturgici segue un ordine piuttosto differente. Un esempio, potrebbe essere il fatto che, nel momento in cui avviene lo scambio di un segno di pace, questo non avviene prima dell’eucaristia, ma si svolge al termine della Liturgia della Parola, poco prima quindi di preparare l’offertorio. Non solo questo, perché la differenza maggiore è data dal momento simbolico in sé. Infatti, il rito battesimale nella liturgia ambrosiana avviene per immersione, ciò significa che la testa del bambino viene direttamente immersa nell’acqua del fonte battesimale. Il sacerdote usa la conchiglia d’argento solo per battezzare un individuo adulto.
Mentre, nel corso del rito romano, il bambino, o l’adulto, ricevono il battesimo per aspersione, ciò significa che l’acqua santa viene versata sul capo del battezzando dal sacerdote che utilizza la tradizionale conchiglia d’argento.
Il rito ambrosiano, in ogni caso, è ancora oggi riconosciuto dalla Diocesi di Roma, alla quale fa peraltro riferimento tutto il mondo Occidentale. Responsabile del rito ambrosiano è rimasto, come nella storia, ancora oggi l’arcivescovo di Milano.