Battesimo e Confessione sono i due momenti fondamentali nel cammino personale di un fedele, poiché rappresentano il suo ingresso nella vita cristiana. E’ quanto ha affermato lo stesso pontefice durante una delle sue Udienze Generali, sottolineando come la missione della Chiesa di Cristo, sia quella di rimettere i peccati proprio per mezzo del sacramento battesimale e della confessione.
Il sacramento del Battesimo
Il rito battesimale si fonda esattamente sulla remissione dei peccati e l’affermazione della propria identità, quali figli di Dio.
Il Battesimo è l’essenza di un cristiano, la sua stessa identità sancita al momento della nascita, quale momento di condivisione con il resto della comunità cui da quel momento appartiene. Durante una recente Udienza Generale, il papa ha sottolineato come oggi spesso, benché si ricordi perfettamente la data della propria nascita, purtroppo si tende a dimenticare quella del proprio battesimo, sebbene sia un evento importantissimo nella vita di un fedele, una sorta di secondo compleanno. Il battesimo è il giorno in cui si entra a far parte della Chiesa di Dio.
Attraverso il rito battesimale ci si redime dai propri peccati, rappresenta, quindi, il Sacramento della Penitenza. Da quel momento in poi, si intraprende un percorso di vita segnato dall’amore divino che guida verso la salvezza della propria anima. Il vero significato del termine battesimo è immersione, rigenerazione della propria anima. Esattamente per questa ragione, la candela che viene accesa in chiesa dai genitori del bambino simboleggia l’illuminazione del cammino nella parole di Dio.
L’importanza della Confessione
Attraverso il momento della Confessione dei propri peccati si rinnova il rito battesimale poiché ancora una volte ci si redime. E’ questo il profondo legame del valore del battesimo con il momento della Confessione. Come sottolinea ancora lo stesso Papa Francesco, la Confessione non deve essere una sorta di partecipazione ad un momento di tortura, ma una festa per la propria anima che si rinnova e torna ad essere pulita, bianca come la veste battesimale.
Il credo cristiano nella sua liturgia professa un solo sacramento, quello battesimale, ma proprio ad esso è legata la fede dei cristiani, poiché fondata sulla remissione dei peccati. La Confessione diviene così una sorta di secondo battesimo che consolida la promessa di appartenenza sancita dal primo. Attraverso la confessione si rinnova il battesimo. Quando ci si confessa, si chiede perdono a Gesù e attraverso il perdono si rinnova il Battesimo.
La purificazione dell’anima
Mediante il rito battesimale e quello della Confessione, Dio può purificare le anime dei fedeli. Il Battesimo rappresenta, quindi, l’identità stessa di un buon cristiano. La purificazione dell’anima avviene attraverso la Confessione dei peccati e la remissione, così come accade durante il rito battesimale, nel quale l’anima del bambino rinasce a nuova vita intraprendendo il suo cammino di fede in Dio. Il Battesimo apre le porte della Chiesa di Dio al suo figlio per accoglierlo e seguirlo nel suo percorso di vita.
La remissione dei peccati
Un altro elemento importante sul quale si è recentemente soffermato lo stesso pontefice, è quello relativo alla remissione dei peccati. Attraverso il rito battesimale si intraprende un cammino del tutto rinnovato, sul quale non grava più il peso del peccato originale, ma appare già illuminato dall’amore divino sul quale splende la nuova luce. Si rivela nel Battesimo la gioia del Regno dei cieli. Proprio in virtù di tanto amore, ogni fedele ha il dovere morale di chiedere scusa al Signore tutte le volte che sbaglia, per questo è fondamentale la Confessione, il cui scopo è quello di riaprire quella porta che il battesimo ha aperto per la prima volta.