Come si svolge un battesimo Indù

Il battesimo indù è un modo di celebrare la nascita, che è molto differente da quello a cui si è solitamente abituati, perché si tratta di una comunità religiosa contraddistinta dall’idea della reincarnazione. Pertanto, è come se la nascita assumesse una maggiore responsabilità, in quanto racchiude in sé il peso delle vite precedenti.

Battesimo Indù

Che si creda o meno alla reincarnazione, un bambino è inevitabilmente figlio del contesto geografico e culturale nel quale si trova a nascere. Nel caso di contesti nei quali è diffuso l’induismo, i rituali di purificazione sono il modo attraverso il quale si dona al bambino il suo tratto di vita nel mondo, come parte integrante della comunità a cui appartiene.

Il primo di questi nove momenti è rappresentato dalla nascita, o meglio il momento del concepimento. Spetta, infatti, ai genitori scegliere i giorni più adatti per concepire il bambino, grazie anche all’aiuto di un sacerdote.

La donna in dolce attesa deve recitare spesso dei versi delle sacre scritture, in modo che il bambino in grembo possa ascoltare la sua voce, questo rappresenta il secondo dei nove riti. Non solo, la donna in gravidanza deve rispettare anche tutta una serie di regole che riguardano l’alimentazione, prediligendo i cibi adatti al nascituro, evitando quelli eccessivamente salati o piccanti.Questo è il terzo dei nove riti.

Alla nascita è fondamentale calcolare l’esatto momento in cui il bambino viene alla luce, poiché sarà importante per calcolare il suo oroscopo.

Il rito battesimale e il suo significato

La cerimonia induista dona grande importanza al giorno di nascita, poiché sulla base di quest’ultimo si calcola l’oroscopo personale, valutando l’influenza di quale pianeta si trova. Per cui, il Pandit, vale a dire, il sacerdote a cui la famiglia si rivolge, indica una lettera che deve rappresentare l’iniziale del nome. Non solo, sarà lo stesso sacerdote ad indicare ai genitori quali gemme naturali dovrà indossare il bambino, o la bambina.

Il quarto momento importante riguarda il lavaggio del bambino. Durante questo rito, viene messo del miele sulla lingua e disegnata la sillaba OM sulle sue labbra, suono che precede le preghiere indù. Una volta indicato dal sacerdote l’oroscopo del bambino appena nato, sarà indicata la lettera quale iniziale del suo nome. Segue a questo punto la cerimonia del nome, che rappresenta il quinto rito. Nel corso della festa del battesimo, viene preparato e distribuito del cibo particolare, indicato con il termine prasadam, fatto con noci, frutta e miele.

Il sesto rito riguarda poi la prima uscita del bambino. Il settimo è relativo alla prima volta che il piccolo mangia un cibo solido. Mentre, l’ottavo momento nel ciclo dei riti, corrisponde a quello in cui viene forato il lobo dell’orecchio del bambino.

Molto importante anche la nona ed ultima cerimonia che chiude questo intero rituale, avviene nel momento in cui, i capelli del bambino vengono completamente rasati. Ciò può accadere sin da quando il bambino ha solo pochi mesi, fino al compimento dei suoi due anni di età. Questa fase simboleggia la purificazione dal Karma che porta con sé le altre vite, ma soprattutto evoca la speranza di una vita buona e felice.

Cosa significa samskara

L’intero percorso che riguarda ogni singolo soggetto nella religione induista, viene scandito attraverso ben nove riti fondamentali, che sono indicati con il termine samskara. Queste nove tappe sono importanti poiché scandiscono i passaggi per una buona vita, così come altri riti che caratterizzano l’intero corso di vita.

Ognuno dei vari riti che si celebrano in onore del concepimento e della nascita del bambino, sono tutti concentrati sul suo futuro, non solo sul momento della venuta al mondo. Tutto ha come fine ultimo quello di garantire una vita che possa essere il più possibile positiva, prosperosa, lontana da difficoltà e privazioni.

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