Battesimo per aspersione, cos’è?

Il Battesimo per aspersione è un atto tipico dei cerimoniali religiosi, che si attua fin dalla preistoria. Durante il rito un ministro del culto, asperge il neonato con acqua benedetta. L’aspersione avviene tramite un rametto di alloro, oppure di ulivo, che viene appunto indicato con il termine latino aspergillum, immerso nell’acqua e spruzzato sul capo per l’atto di purificazione.

Battesimo per aspersione

Secondo la religione cristiana, l’aspersione rievoca simbolicamente il battesimo e la Pasqua. Il valore stesso del rituale si realizza nell’atto di purificazione che si ottiene proprio grazie alla purezza dell’acqua santificata. Il rituale può compiersi sia immergendo le mani, oppure il volto o l’intero corpo, in quest’ultimo caso, però, si parla di abluzione. Nella liturgia cattolica, viene utilizzato un secchiello che contiene dell’acqua e lo si porta sull’altare della chiesa. Il sacerdote benedice l’acqua in esso contenuta e poi asperge i fedeli. L’atto dell’aspersione sostituisce quello penitenziale.

Rituale di battesimo per aspersione

L’aspersione è un gesto che invita i fedeli alla conversione e alla purificazione, proprio rievocando il Battesimo ricevuto e la Pasqua del Signore, liberatrice da ogni forma di male. L’acqua santificata è così un gesto che lava via ogni impurità dell’anima. La preparazione del rituale di un battesimo per aspersione, richiede essenzialmente di seguire gli stessi momenti della Santa Messa. In aggiunta ai normali rituali, però, vi è posto sull’altare o sulla credenza, un secchiello con all’interno l’acqua e l’aspersorio.

Il rituale prevede che, dopo il segno della croce e il saluto del Sacerdote, venga portato sull’altare il secchiello con l’acqua da benedire, questo nel caso in cui non sia già stato preparato sull’altare. A quel punto, il sacerdote benedice l’acqua e asperge il bambino, nuovo membro della comunità di fedeli. Un ministrante segue poi il Sacerdote nella benedizione dei fedeli sempre reggendo il secchiello. Fatto questo, la celebrazione continua come di consueto, ma senza l’atto penitenziale, che in questo caso è appunto sostituito dall’aspersione.

Differenze aspersione, immersione e infusione

Il rituale battesimale secondo infusione, prevede che l’acqua santificata venga versata dal sacerdote sul capo del battezzando. Mentre, come indicato, nel rituale del battesimo per aspersione, l’acqua benedetta verrà spruzzata sul capo del bambino. Diverso il rituale battesimale che avviene per immersione perché, in tal caso, il battezzando dovrà immergersi in acqua santificata per rinascere a nuova vita, senza peccato, come fece Gesù, immerso nel fiume Giordano.

Quest’ultimo rito viene celebrato solo nel caso di soggetti adulti perché potrebbe risultare pericolosa l’immersione nel caso di un bambino così piccolo. La Chiesa oggi celebra i rituali battesimali dei bambini seguendo i rituali per infusione o per aspersione, non immergendo il neonato. L’infusione o aspersione ha così sostituito simbolicamente l’atto dell’immersione che indicava la morte dell’uomo vecchio, seppellito nell’acqua e la nascita a nuova vita.

Ciò non toglie che, in alcuni riti, ancora oggi le persone adulte si attengono a quel battesimo primitivo, così come stabilito da Gesù. In questo caso non si considera necessario fare immediatamente il battesimo quando si è ancora bambini, per la remissione del peccato originale, accettando così il riscatto di Cristo, come atto sufficiente. In tal caso, il battesimo non viene visto come atto di associazione alla chiesa, ma simboleggia pubblicamente la propria dedizione a Dio.

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