Il bambino deve ricevere il sacramento del battesimo secondo la fede professata dai genitori. Sono proprio questi ultimi ad essere, per la Chiesa, i primi responsabili della scelta di battezzare il proprio figlio.
La firma al Battesimo
Il battesimo del proprio bambino segue una particolare preparazione da parte dei genitori che si accingono a far ricevere il Sacramento. Infatti, viene stabilito un primo incontro dei genitori con il parroco, per avere un primo dialogo in via piuttosto informale e quasi, per come dire, fraterno.Questo sarà utile, per entrambe le parti, al fine di favorire una prima forma di conoscenza, ma anche per far compilare ai genitori una scheda comprendente tutti i loro dati necessari.
Seguono altri due successivi incontri con una coppia di catechisti, proprio sul tema del Sacramento battesimale. Questi verteranno anche sulla scelta e sul dovere morale che i due genitori si assumono, chiedendo di ricevere tale Sacramento per il proprio figlio.
In occasione del rito definito dell’accoglienza, in chiesa dovranno presentarsi i due genitori e il padrino o madrina scelti per rivestire tale ruolo, oppure anche entrambi se si decide di avere madrina a padrino insieme.
Un quarto ed ultimo incontro avviene in parrocchia durante il venerdì che precede il sabato o la domenica del rito battesimale, in presenza anche del padrino e della madrina, per conoscere e preparare il rito.
Chi firma al battesimo
Una volta terminato il rito battesimale, ai genitori è richiesto di apporre la propria firma, recandosi all’interno della sagrestia. Questo avviene su di un apposito registro dei Battesimi.
Al contrario, non è richiesta al padrino o alla madrina di battesimo.
Successivamente, viene anche rilasciato un certificato di avvenuto Battesimo e, solitamente, viene anche lasciata una somma di denaro, come offerta alla parrocchia, per le spese sostenute.
Questo anche in virtù del fatto che, padrino e madrina di battesimo non hanno obblighi legali nei confronti del battezzando. I loro obblighi sono solo di carattere morale, vale a dire relativi al senso cristiano e cattolico. Le due figure, in ambito religioso, devono rappresentare una sorta di guida per tutta la vita, per il battezzato, affinché viva secondo i canoni della religione cristiana.
Per tale ragione, devono essere di religione cattolica e il parroco durante la funzione celebrativa, chiede loro di accettare l’impegno di educare il bambino nella fede e nell’osservanza dei comandamenti per amare Dio e il prossimo come insegnato da Cristo.
Se c’è più di una madrina o di un padrino
Ogni battezzato può avere, a scelta, un solo padrino o una sola madrina, oppure anche un padrino e una madrina. Questi dovranno presentare un documento di idoneità, nel quale vengano espressamente indicati alcuni requisiti essenziali. Infatti, per essere padrino o madrina di battesimo, occorre aver compiuto 16 anni di età, di aver ricevuto i Sacramenti del Battesimo e della Cresima, di non aver contratto matrimonio con solo rito civile, né di convivere, di essere divorziati risposati, o di aver procurato il divorzio.
Inoltre, si impegnano a condurre una vita moralmente conforme alla fede e all’incarico che assumono. Il padrino e la madrina di battesimo sono, inoltre, tenuti a richiedere tale documento, presso la parrocchia del loro domicilio abituale.