Prima Comunione senza Battesimo

Tra i temi  di grande attualità per le famiglie moderne ce n’è uno che desta particolare interesse. Infatti, molti genitori, prima o poi, arrivano a domandarsi se sia possibile o meno, per il proprio figlio, fare la Prima Comunione senza il Battesimo. Si tratta di un tema assai discusso dalle famiglie italiane e non solo, perché è un argomento che tocca anche gli appartenenti ad altre religioni, oppure gli atei. O comunque tutti coloro che decidono di avvicinarsi al cattolicesimo successivamente.

Prima Comunione senza battesimo: si può fare?

Essendo l’Italia diventata ormai da decenni un paese multiculturale, anche la Chiesa ha dovuto rivedere alcuni dogmi, per far si che i nuovi fedeli potessero avvicinarsi più agevolmente al cattolicesimo.

Iniziamo con il far luce una volta per tutte sulle voci di corridoio che girano a tal proposito e sulle quali c’è ben poco da discutere! Esistono delle regole ben precise che il Catechismo della Chiesa Cattolica ha stabilito.

La prima domanda che ci siamo posti è la seguente. La Prima Comunione senza Battesimo è possibile? No, ma tale risposta non è da intendersi come segnale di chiusura. Infatti, per la Chiesa, oltre al più conosciuto Battesimo d’acqua, esiste anche il Battesimo di desiderio che si affianca a quello di sangue.

Il primo è quello tradizionale che ci viene conferito da neonati. Il battesimo di sangue è la grazia che Dio ci fa in punto di morte. Riguarda ad esempio i neonati morti prematuramente, oppure gli adulti che in punto di morte decidono di convertirsi. Il battesimo di desiderio è molto simile e prescinde da un percorso di catechesi, perché si basa sulla ferma volontà da parte dell’interessato che dichiara di conoscere tutti i crismi della fede cristiana e di accogliere la parola di Dio nella propria vita.

Le persone che decidono di convertirsi in età adulta vivono alle volte come un muro la questione del Battesimo. Questo sacramento, infatti, è necessario per potersi confessare e quindi per prendere la Prima Comunione.

La Chiesa, in genere, fa passare diversi mesi tra un sacramento e l’altro, per capire se il nuovo fedele è realmente convinto della sua scelta e se il suo stile di vita è in linea con la religione cattolica.

C’è da dire che, essendo il Battesimo il momento in cui l’anima è liberata dai peccati e al fedele viene aperta la porta dei sacramenti, non avrebbe alcun senso ricevere la Prima Comunione senza questo passaggio fondamentale.

L’Eucarestia è infatti il coronamento della vita spirituale che avviene nell’età della ragione. Ovvero in un momento in cui il bambino, di quasi 10 anni, è pienamente consapevole di quello che gli sta capitando. Grazie anche all’aiuto del catechismo che fa luce su molte domande che i più piccoli si pongono.

In conclusione, nella maggior parte dei casi, chi decide di fare la Prima Comunione e non ha ancora ricevuto il sacramento del Battesimo, può farlo contestualmente. Le varie parrocchie prepareranno il percorso di catechesi durante il quale è dovere del parroco verificare la reale volontà del soggetto che intende fare la Comunione e, quindi, anche il Battesimo.