Birra in gravidanza e in allattamento: i rischi

E’ stato dimostrato come bere birra in gravidanza possa comportare effetti nocivi non solo sulla madre, ma anche sul feto. Infatti, studi di laboratorio hanno evidenziato la stretta relazione che intercorre tra malformazioni e danni fetali e infantili e l’assunzione di bevande alcoliche durante la gestazione. L’alcol sviluppa effetti collaterali e nocivi importanti non solo in connessione alla quantità assunta quotidianamente, ma anche il relazione alla soglia di tolleranza della futura madre. E’ stato dimostrato come l’alcol raggiunga in brevissimo tempo la placenta e quindi il feto. Mentre in un soggetto adulto questo può essere metabolizzato dal fegato, nel feto, che è ancora nella fase di sviluppo degli organi, questa sostanza diviene ancora più pericolosa.

La birra fa bene o male?

I ginecologi raccomandano di ridurre drasticamente il consumo di alcolici in gravidanza, ancor meglio di evitarlo totalmente per tutti i nove mesi di gestazione. Tuttavia, una recente ricerca effettuata proprio sulla birra ha sottolineato come le sostanze in essa contenute, quali fosforo, magnesio, iodio, calcio e potassio, abbiano benefici effetti sulle ossa, ma chiaramente se siete in dolce attesa è opportuno fare moltissima attenzione alle dosi, evitando di esagerare. Per cui, la si può bere moderatamente: un bicchiere di birra o un aperitivo alcolico a base di birra ogni tanto oppure si può provare la birra analcolica in gravidanza. Se si beve senza misura e ogni giorno potrebbero verificarsi danni importanti al bambino, visibili non solo a breve, ma anche a lungo termine, oppure casi di nascita prematura o ancor peggio un cranio di misura ridotta rispetto alla norma e disturbi comportamentali o vari altri deficit.

Birra in gravidanza e latte

E’ bene sfatare il mito secondo il quale “la birra aiuta a far produrre il latte materno”. Benchè questa bevanda contenga molti nutrienti che aiutano e favoriscono la composizione ossea del nostro organismo, in realtà il consumo di alcol in gravidanza e in allattamento, non solo non è di alcun aiuto nella produzione di latte ma va assolutamente limitato e ridotto per non causare danni irreparabili al bambino. L’alcool, infatti, una volta ingerito, passa nel latte materno, seppur in percentuale minima e viene ingerito anche dal bambino, con tutti i rischi che ne potrebbero scaturire. Durante la gravidanza così come l’allattamento si consiglia quindi di non consumare più di un bicchiere per ogni singolo pasto e in ogni caso prima di attaccare il bambino al seno è bene attendere una o due ore, in modo da smaltire ogni traccia di alcol nel latte.

Birra analcolica e alcolica

Recenti studi in fatto di birra analcolica sembrano aver scoperto gli effetti benefici sul bambino nel periodo di allattamento. Questa sostanza potrebbe apportare importanti sostanze antiossidanti al latte della madre. La birra è per lo più composta da acqua, oltre a sali minerali, malto e importanti vitamine e antiossidanti. Poiché quello che beve la madre passa automaticamente anche al figlio, assumendo birra analcolica, i suoi eccipienti attraverso il latte arrivano anche nel neonato, rinforzandone le difese immunitarie.

Vino e alcol in gravidanza

E’ meglio astenersi da qualunque abuso, sia che si tratti di fumo, sia che riguardi gli alcolici in generale. Bisogna comprendere che nel momento in cui beviamo un bicchiere di vino in gravidanza ad esempio, così come qualunque altra bevanda alcolica, questa passa immediatamente nel tratto intestinale e da lì a poco giunge nel sangue. Risulta, pertanto, inevitabile che a questo punto arrivi anche nel latte della madre, sebbene in percentuale contenuta. Si tratta in ogni caso di una fase transitoria di presenza di alcol nel sangue. Una volta che questo verrà smaltito, scompariranno le sue tracce anche nel latte. Per cui se proprio non riuscite ad astenervi dal consumo, ovviamente ridotto, aspettate che sia trascorsa almeno un’ora prima di lasciare che il vostro bambino cominci la suzione al seno.

Quanto si può bere in gravidanza?

Durante l’intero periodo di gestazione sarebbe meglio astenersi completamente dal consumo di alcolici, poiché sebbene la concentrazione di alcol che finisce nel sangue sia molto ridotta, andrebbe ad agire sul feto che vive ancora le sue prime fasi di formazione embrionale, con conseguenze nocive future. Su di una donna che pesi poco più di 60 chilogrammi di peso e che dovesse bere circa cinque bicchieri di vino, allattando il figlio di un peso pari a poco più di 6 kg, la percentuale che si riscontrerebbe nel latte materno è dello 0,003 e che verrebbe poi assorbita dal feto, ma parliamo pur sempre di un soggetto che ancora non ha ben sviluppato i suoi organi, per cui le conseguenze potrebbero risultare molto gravi.

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