Cosa non mangiare in gravidanza

Durante il periodo della gestazione è consigliabile adottare un corretto regime alimentare, per se stesse e anche per il bambino in grembo. I cibi da non mangiare nell’arco dei nove mesi sono quelli troppo ricchi di grassi, o di sale, ma anche tutte le bevande e sostanze eccitanti o che comportino un elevato rischio di contrarre infezioni importanti come la toxoplasmosi. Tra questi, sicuramente, vi sono i molluschi e il pesce crudo.

Cosa mangiare e non in gravidanza

Nel corso dei nove mesi di gestazione è importante che la futura mamma faccia attenzione a controllare adeguatamente il suo peso, in maniera particolare durante i primi tre mesi, periodo fondamentale per la formazione del feto nel grembo.

I primi tre mesi di gravidanza sono molto delicati per lo sviluppo del’embrione poiché risulta più sensibile ad azioni che giungano dall’esterno attraverso la madre. Se non si tiene sotto controllo il proprio peso e la propria alimentazione, si può rischiare di andare incontro a problematiche che anche dopo il parto sarebbero difficili da risolvere, quali il manifestarsi del diabete gestazionale.

E’, pertanto, consigliabile seguire una dieta in gravidanza che sia ricca di frutta e verdura, tenendo sotto controllo i contenuti calorici degli alimenti. Nel caso di donne in sovrappeso sarò opportuno consultare un dietologo perché ne corregga l’alimentazione.

Nel primo trimestre

I primi tre mesi di gestazione sono quelli più delicati per la formazione dell’embrione, per cui è fondamentale che la futura mamma faccia attenzione a ciò che mangia. Un regime alimentare corretto è lo step principale su cui si fonda la successiva evoluzione del bambino in grembo.

La cosa principale cui bisogna fare attenzione, pertanto, è l’apporto calorico che in questa delicata fase tende ad essere più elevato. Sfatiamo il falso mito secondo cui in gravidanza bisogna mangiare per due! Chiaramente, l’alimentazione varia da soggetto a soggetto ed è connesso al fabbisogno personale.

Sarebbe consigliabile fare piccoli pasti al giorno, almeno cinque o sei, masticando lentamente in modo da facilitare la digestione ed evitare il gonfiore addominale. Va sottolineato come, durante i primi due mesi, non si ha un eccessivo aumento di peso, per cui si può seguire la dieta che si aveva prima della gravidanza senza aumentarne le porzioni.

Ciò che bisogna privilegiare in questa fase sono le verdure, ricche di acido folico, utilissimo nei primi mesi di gestazione, sì anche a carne e pesce, per il loro apporto di proteine e ferro. Importante la colazione per contrastare il calo di zuccheri.

Nel secondo trimestre

Nel secondo trimestre bisognerà tenere sotto controllo la tiroide, pertanto, sarà opportuno seguire una dieta che contenga alimenti con iodio, quali pesce, verdure come cavolfiore, broccoli, verza, cavolo nero.

Per quanto riguarda il sale è preferibile utilizzare quello marino integrale oppure il sale rosa dell’Himalaya, a base di oligo-elementi.

Ottimi anche gli alimenti ricchi di calcio, come ad esempio le mandorle. Da ridurre, invece, il consumo dei latticini. Molto importante anche il ferro, per cui assolutamente sì ad alimenti come il pesce, la carne, il pollame, la barbabietola, la zucca, la cicoria, il radicchio, l’indivia e i carciofi.

Fondamentale anche la frutta per l’apporto di vitamine, ma se non fossero sufficienti, queste possono essere integrate con estratti o centrifugati di frutta fresca di stagione e acqua oppure latte vegetale.

Nel terzo trimestre

Nel corso dell’ultimo trimestre il bambino comincerà ad assumere la posizione in preparazione al parto, per cui si ridurrà la pressione che si avvertiva a livello dello stomaco. Il bambino è già completamente formato e accumula i grassi necessari per quando verrà alla luce. Pertanto, in questa fase bisognerà seguire una dieta ricca di alimenti che contengano gli acidi grassi omega 3, fondamentali per lo sviluppo del sangue e del sistema nervoso del bambino.

Bisognerà ridurre i carboidrati, aumentando l’apporto di acqua. E’ opportuno fare attenzione a non appesantire i reni poiché nell’ultimo periodo la madre può incorrere nel rischio di gestosi o pressione alta. Assolutamente sì ad alimenti come il pasce, soprattutto il salmone, lo sgombro, ma anche frutta secca e ortaggi con foglia verde.

Utile anche il consumo di carne rossa, contenente vitamina K, ma anche broccoli, cavoli neri, spinaci, meloni, pasta integrale e pane, meglio se anch’esso integrale.

Cosa mangiare per non ingrassare troppo

E’ importante tenere sotto controllo la propria alimentazione durante la gravidanza ma non bisogna temere di ingrassare. Sono, infatti, concessi circa 10 chili durante la gravidanza, oltre tale soglia vi è il rischio di patologie come ipertensione, diabete e affaticamento cardiaco.

I cibi per non ingrassare in modo eccessivo sono senza dubbio il pesce, di aiuto sia per la madre che per il bambino, da evitare sono invece i molluschi, pericolosi per il rischio di salmonella. Da evitare anche sushi e pesce crudo.

Per quanto concerne l’aumento del peso, è fondamentale che durante i primi mesi si cerchi di conservare il proprio peso, chiaramente in relazione ad età e altezza. Nel corso dei mesi si prenderà gradualmente peso, il che è del tutto normale, fino a quando non raggiungerà i 10 kg in più quando arriverà il momento del parto.

E’ importante ridurre il consumo di dolci, ma anche pasta, pane e patate. Si possono mangiare tranquillamente le carni, ma sono preferibili quelle magre e meglio se cotte alla griglia.

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