Se consumati nella giusta quantità, i datteri in gravidanza sono formidabili alleati sia per la salute della futura mamma che per il corretto sviluppo del feto. Come molta altra frutta secca, contengono fibre, proteine e una grande quantità di vitamine e sali minerali, tra cui calcio, ferro, magnesio, vitamine B, C e K, acido folico e potassio.
Datteri in gravidanza
Grazie al loro elevato contenuto nutrizionale, i datteri sono un toccasana in ogni fase della gestazione, ma sono consigliati soprattutto durante il nono mese di gravidanza. Il loro consumo aiuta a stimolare la naturale comparsa delle contrazioni uterine che preparano la futura mamma al parto e fanno diminuire le probabilità di dover ricorrere a un parto indotto. La loro azione è infatti simile a quella dell’ossitocina e favorisce un travaglio rapido e meno doloroso.
Benefici dei datteri
Gli zuccheri naturalmente presenti nei datteri forniscono energia durante la gravidanza, quando il corpo della futura mamma ne ha particolarmente bisogno. Le proteine, invece, aiutano a far crescere il feto in modo sano ed equilibrato.
I datteri contengono anche molte fibre che combattono la stitichezza in gravidanza e gli attacchi di fame. Le fibre sono anche utili per tenere sotto controllo la pressione sanguigna, il livello di colesterolo nel sangue e abbassano le probabilità di contrarre il diabete in gravidanza. La vitamina K aiuta a ridurre le emorragie post partum. L’acido folico, invece, previene l’anemia e altri disturbi che possono colpire il feto, come la spina bifida o l’anencefalia.
Controindicazioni dei datteri
I datteri sono alimenti a basso contenuto di grassi, ma la procedura di disidratazione a cui vengono sottoposti prima di essere venduti e consumati aumenta notevolmente il loro contenuto di zuccheri. Questo li rende dei frutti con un apporto calorico molto elevato. Ogni dattero contiene circa 25 calorie, per un totale di 284 calorie ogni 100 grammi. Per questo motivo è bene non esagerare, soprattutto in un periodo come quello della gravidanza in cui è facile accumulare chili di troppo.
Quanto mangiarne in gravidanza
Per evitare gli effetti collaterali dati dalla natura zuccherina dei datteri, è consigliabile limitarne il consumo entro certi limiti, così da sfruttarne appieno i benefici. La dose giornaliera consigliata è di sei datteri, che possono essere mangiati da soli come spuntino oppure aggiunti a diverse ricette. In particolare i datteri sono ottimi se usati per accompagnare insalate, dolci o cacciagione.
Altra frutta secca in gravidanza
Oltre ai datteri, durante la gravidanza è possibile integrare alla propria dieta anche frutta secca a guscio (noci, mandorle, nocciole, arachidi, noci brasiliane, noci pecan e pistacchi) e frutta disidratata (fichi, uvetta, albicocche e prugne). Questi alimenti sono ricchi di sali minerali come il potassio e il magnesio e di acidi grassi come l’Omega 3. I primi aiutano a combattere i crampi e la stanchezza muscolare che colpiscono molte donne in gravidanza; i secondi favoriscono lo sviluppo del sistema nervoso e del sistema cardiovascolare del feto.