La voglia di olive in gravidanza, così come di altri alimenti salati, oppure dolci, è molto comune. Del resto, le olive fanno parte della dieta mediterranea, per cui rientrano tra gli alimenti principali di una alimentazione corretta ed equilibrata.
Voglia di olive in gravidanza
Le olive sono un’enorme fonte di Vitamine fondamentali per l’organismo. Tra queste vi sono la vitamina A, C, il calcio, il ferro e la tiamina. E’ inoltre un alimento facile da digerire e con un elevato apporto di nutrienti. In zone che rientrano nell’area mediterranea, le olive sono consumate con regolarità. Questo contribuisce positivamente sul controllo delle pressione sanguigna, che risulta quindi più bassa. Recenti studi sull’alimentazione, hanno anche messo in evidenza come il consumo di olive durante la gravidanza sia in grado di proteggere il bambino dall’eventuale sviluppo di allergie e asma. Questo grazie alle elevate proprietà antiossidanti contenute in questo alimento. Importante, tuttavia, evitare di mangiare olive che siano troppo salate. Si rischierebbe, in tal caso, di far aumentare la pressione arteriosa.
Durante i nove mesi di dolce attesa, è del tutto normale avere più fame, o anche manifestare il desiderio improvviso di particolari alimenti. Quello che bisogna fare, però, è cercare di non esagerare con le quantità, in modo da poter tenere sotto controllo l’aumento del peso. Non solo, bisogna anche prestare molta attenzione ad evitare tutti quei cibi e alimenti che possono comportare dei rischi importanti per la salute della futura mamma e del bambino in grembo. Per questa ragione è opportuno consultare, per qualunque dubbio, il proprio medico, che saprà dare le informazioni necessarie e le indicazioni utili per seguire un’alimentazione sana e corretta da tenere in gravidanza.
Una buona dieta alimentare da tenere nel corso dei nove mesi, deve avere un giusto apporto di proteine animali e vegetali, di fibre, ma anche di vitamine e calcio indispensabili per lo sviluppo fetale. Grande attenzione inoltre ad evitare tutti quegli alimenti che nascondono il rischio di contrarre la toxoplasmosi in gravidanza. Si tratta di una forma batterica molto pericolosa per il bambino ancora in utero, oltre che per la gestante. Si tratta di una forma virale causata dal toxoplasma gondii. L’infezione si trasmette con l’ingestione di cibi che non siano stati cotti a sufficienza, o crudi, o ancor peggio con carni crude.
L’esito e i rischi variano in relazione alla situazione clinica del soggetto, ma anche dell’entità dell’infezione stessa. Questa forma virale contratta dalla madre, inevitabilmente, passa al bambino in grembo. In rari casi potrebbe non comportare alcun problemi. Mentre, nella gran parte dei casi è causa di problematiche serie, fino ad essere anche causa primaria di morte in utero.
Maschio o femmina?
Una delle maggiori curiosità per i futuri mamma e papà è proprio quella di sapere se sarà un maschietto o una femminuccia. Sono molte le idee, supposizione e leggende per ipotizzare se sarà maschio o femmina. Del resto, quando ancora non ci si poteva avvalere dell’esame ecografico, ci si affidava proprio a queste metodologie tradizionali. In alcuni casi, in verità, riuscivano anche ad indovinare il sesso del nascituro.
Tra le varie leggende o idee riguardo a come capire, senza affidarsi ad un’ecografia, quale potrebbe essere il sesso del bambino, c’è quella secondo cui, se la futura mamma ha voglia di salumi o cibi salati, allora potrebbe trattarsi di un maschietto. Mentre, se si ha voglia di cose dolci o succo di arancia, o di agrumi in generale, con buona probabilità, sarà una femminuccia.