La cheratosi non è altro che un disturbo cutaneo che si manifesta attraverso un ispessimento dell’epidermide nel suo strato corneo. La patologia influenza il naturale processo di cheratinizzazione delle pelle.
Cheratosi, cos’è e quando compare?
La cheratosi è un disturbo che, in differenti forme, è alquanto diffuso tra la popolazione. Potrebbe manifestarsi in forma isolata e circoscritta a particolari aree della cute oppure in forma multipla e in più zone del corpo. Si manifesta, solitamente, come un tratto di epidermide di colore scuro o grigiastro, che in qualche modo ricorda una verruca. In alcuni casi la zona interessata è anche ricoperta da una crosta grassa che si può facilmente asportare.
Cause e sintomi
Le cause legata alla sua formazione sono assai differenti. In alcuni casi può manifestarsi per via di un’eccessiva esposizione ai raggi del sole, che sono causa di invecchiamento precoce della pelle. In altri soggetti si potrebbe anche formare per via di esposizione a radiazioni ionizzanti o, ancora, in seguito ad assunzione di farmaci nella cui composizione compare l’arsenico.
Vi sono altre forme che si manifestano dopo un’infezione fungina cutanea oppure per via di eczemi o altre particolari alterazioni cutanee genetiche. Infine, ci sono anche forme particolari di cheratosi le cui cause sono del tutto ignote. Da non dimenticare anche poi la forma di cheratosi pilare, assai comune.
Cheratosi, conseguenze
Le conseguenze più evidenti di una cheratosi sono essenzialmente di tipo estetico, poiché si manifesta con eczemi, escrescenze o lesione nell’epidermide. Tra i differenti tipi di cheratosi c’è quella nota come solare o senile, poiché si caratterizza per delle evidenti lesioni cutanee che, nella maggior parte dei casi, potrebbero anche rivelarsi pre-cancerose. Spesso, infatti, si tratta di un carcinoma intraepidermico che potrebbe evolversi in forme particolarmente serie e tumorali.
Nel caso della cheratosi seborroica, una forma assolutamente benigna, si notano delle piccole macchie cutanee di colore scuro, che tendono a desquamarsi, formando delle crosticine di natura grassa che si staccano con facilità.
La cheratosi pilare è un disturbo della pelle che riguarda i bulbi piliferi in particolari aree del corpo. E’ tuttavia una forma che può colpire anche i soggetti più piccoli, solitamente su guance e tempie, così come gli adulti su cosce e glutei, ma anche braccia.
Come curare la cheratosi
Nel caso della cheratosi solare, o attinica, per eliminare le forme cancerose bisogna intervenire con una mirata terapia fotodinamica. Si è dimostrata efficace anche la crioterapia eseguita con l’uso di azoto liquido oppure la terapia laser e quella farmacologica.
È chiaro che, per evitare questo problema sarebbe utile e sufficiente proteggere la propria pelle durante l’esposizione ai raggi solari, così come alle radiazioni artificiali di lampade, mediante l’applicazione di una crema con filtri solari.
Solitamente, la terapia si effettua mediante somministrazione di farmaci appartenenti alla classe indicata come FANS e i tempi di trattamento sono generalmente piuttosto lunghi. Spesso viene prescritto l’uso di uno specifico gel a base di diclofenac che risulta particolarmente utile. Ad esso potrebbe anche essere associato un prodotto che svolga azione antiossidante, come l’acido ialuronico, poiché la causa del disturbo cutaneo è da imputare all’esposizione a raggi UV.