Combattere l’ansia e gli attacchi di panico non è per nulla semplice. Si tratta, in entrambi i casi, di emozioni incontrollate che si scatenano dinanzi ad una situazione vissuta come minaccia. E’ una sorta di risposta che si genera nel soggetto, in particolari situazioni, che altera il suo senso di vigilanza.
Ansia e attacchi di panico
Gli attacchi di ansia o di panico possono essere di natura fisiologica, o anche patologica. Quella fisiologica prepara il soggetto ad affrontare una possibile situazione difficile. Mentre, quella patologica è particolarmente intensa. I sintomi dell’ansia possono essere di varia natura. Ci sono sintomi psicologici caratterizzata da una forte apprensione dinanzi all’evento scatenante, nervosismo, alterazione della memoria e timore. Ci sono dei sintomi fisici che si manifestano con palpitazioni, tachicardia, sudorazione eccessiva, vertigini, frequente necessità di urinare, problemi gastroenterici, insonnia.
È possibile distinguere alcune differenti tipologie di ansia. Si può, infatti, parlare di ansia automatica, che non è altro che una risposta innata a un determinato pericolo vissuto dal soggetto. Può trattarsi di un pericolo interno, o anche esterno. Esiste poi anche un’ansia acquisita che può essere di breve durata e si genera a partire da un segnale reale o immaginario che, solitamente, è associato dal paziente ad un forte pericolo. C’è poi anche una forma di ansia generalizzata. Questa è una sensazione di tensione che dura piuttosto a lungo e non si associa ad alcuno stimolo in particolare.
Come combattere l’ansia
Per combattere gli attacchi di ansia o panico, solitamente, in relazione alla gravità del problema, si ricorre alla psicoterapia cognitivo comportamentale. Quest’ultima, qualora fosse necessario, può anche essere associata a trattamento farmacologico.
I farmaci che vengono solitamente impiegati in questi trattamenti sono gli antidepressivi, gli ansiolitici, i beta bloccanti, soprattutto per tenere sotto controllo alcuni particolari sintomi fisici dell’ansia. Le sedute di psicoterapia cognitivo comportamentale hanno l’obiettivo di ridurre i sintomi dell’ansia, portando ad un graduale adattamento dell’individuo all’ambiente circostante. Si ricorre, quindi, a tecniche comportamentali, che si suddividono in due approcci, quello della terapia meta-cognitiva e quello della terapia cognitiva standard.
Il primo si focalizza sui fattori che sono alla base delle manifestazioni dei disturbi di ansia. Mentre, il secondo, la terapia cognitiva standard, si concentra essenzialmente sulla riduzione dell’ansia stessa, sostenendo i pazienti nel migliorare la personale capacità di affrontare l’incertezza della realtà e sue problematiche.
E gli attacchi di panico
Gli attacchi di panico, non sono altro che delle esplosioni di ansia, vissute in maniera particolarmente intensa. Questi, tuttavia, tendono a risolversi in tempi piuttosto rapidi, al contrario dell’ansia che, invece, può protrarsi a lungo nel tempo. Nel momento in cui si scatenano questi attacchi di panico, il soggetto è in preda ad un improvviso senso di pericolo. Molto spesso, accade che il soggetto abbia il timore della morte, di impazzire, o anche vittima della paura di perdere il controllo. Gli attacchi di panico si caratterizzano per una attivazione dei sintomi piuttosto marcata, con palpitazioni, mancanza di respiro e vertigini. In alcuni casi particolari, il soggetto può anche arrivare a vivere un senso di estraniamento dalla realtà.