La gravidanza molare è un tipo particolare di gravidanza in cui il concepimento non dà origine a un feto. Nonostante sia piuttosto raro, si tratta di un disturbo che va riconosciuto e trattato quanto prima per evitare future complicazioni per la salute.
Gravidanza molare
La gravidanza molare è una malattia trofoblastica gestazionale piuttosto rara. Essa comporta l’ingrossamento anomalo del trofoblasto, quel tessuto che in una gravidanza normale andrebbe a formare la placenta. In Europa colpisce una donna su quattromila, mentre è più frequente nei paesi orientali. L’età sembra essere un importante fattore di rischio. Infatti, gran parte dei casi si concentra tra le donne con meno di vent’anni e quelle con più di quaranta.
Questo tipo di gravidanza deve il suo nome alla cosiddetta “mola”, una massa di trofoblasto costituita da grappoli di cisti piene di liquido che si sviluppa all’interno dell’utero al posto del feto. A seconda del tipo di mola che presenta esistono due tipologie di gravidanza molare.
Mola completa
La mola completa si genera quando un ovulo privo di cromosomi viene fecondato da uno spermatoo.
Mola parziale
La mola parziale, invece, si verifica quando un ovulo sano viene fecondato contemporaneamente da due spermatozoi. In entrambi i casi le anomalie genetiche non permettono al feto di svilupparsi, ma il trofoblasto della placenta continua a crescere.
Gravidanza molare sintomi
Uno dei primi sintomi di questo disturbo è il sanguinamento vaginale che si presenta tra il secondo e il quarto mese dal concepimento. Questo viene accompagnato dalla presenza di nausee più forti rispetto a quelle di una gravidanza normale. Inoltre, una mola completa comporta un ingrossamento maggiore e più rapido dell’utero rispetto al naturale sviluppo di una gestazione.
Di solito è possibile diagnosticare una gravidanza molare al momento della prima ecografia, tra la sesta e la sedicesima settimana dal concepimento. L’ecografia è in grado di mostrare abbastanza presto l’assenza di battito cardiaco e la presenza anomala dei grappoli di trofoblasto.
Gravidanza molare e beta HCG
Nei casi dubbi in cui l’ecografia non permette di effettuare con certezza una diagnosi, il medico può prescrivere un esame delle beta HCG, l’ormone della gravidanza. Infatti, uno dei segnali indicatori di una gravidanza molare è la produzione alta di Beta HCG. Questo di solito genera un ingrossamento anomalo delle ovaie, che in alcuni casi è visibile anche dall’ecografia.
Gravidanza molare conseguenze
Purtroppo la gravidanza morale non si risolve spontaneamente. La mola va rimossa attraverso un’operazione chirurgica di aspirazione o raschiamento. Una volta effettuata la diagnosi, l’intervento andrebbe fatto il prima possibile per limitare i rischi che la mola si evolva in un tumore maligno. Nella maggior parte dei casi, tuttavia, la massa rimane benigna.
Dopo l’operazione è molto importante tenere sotto controllo i livelli di HCG nel sangue per verificare che si abbassino correttamente. Un mancato abbassamento degli ormoni della gravidanza potrebbe indicare che le tracce di mola rimaste nell’utero si sono moltiplicate e continuano a crescere. In ogni caso, i medici consigliano di aspettare almeno un anno prima di tentare una nuova gravidanza.