Molte donne mostrano un’insufficienza renale in gravidanza per via di tutti i cambiamenti subiti dall’organismo nel corso dei nove mesi. Ciò significa che il rene smette di svolgere il suo naturale compito riguardo il controllo dell’equilibrio idrosalino della madre, con tutta una serie di gravi complicanze per la futura mamma e per il nascituro.
Insufficienza renale in gravidanza
Nel corso dei nove mesi di gestazione la futura mamma si sottopone a diversi controlli e test, che sono fondamentali per valutare il suo stato di salute. Vengono così eseguiti gli esami delle urine e il controllo della pressione sanguigna, in modo da tenere sotto controllo proprio la funzionalità renale. Nel caso si riscontrasse una grave insufficienza renale, così come anche l’ipertensione arteriosa, sarà necessario tenere sotto controllo la situazione, poiché potrebbero esserci dei rischi importanti. Questo perché, sin dalle prime settimane di gestazione, accresce il flusso di sangue diretto ai reni, in modo particolare verso la 20a settimana.
Tuttavia, oggi esistono diversi trattamenti e terapie in grado di tenere sotto osservazione questi due disturbi, ma restano pur sempre delle situazioni da tenere sotto controllo, per evitare danni alla futura mamma. In questi casi si potrebbe parlare di gravidanza a rischio. Ciò significa che potrebbero verificarsi conseguenze importante per la gestazione, come un aborto, una sofferenza fetale o parto prematuro.
Una situazione di insufficienza renale o ipertensione arteriosa potrebbe comportare un problema di preeclampsia, o gestosi gravidica, le cui manifestazioni sono date da cefalea e febbre. Si interviene con una cura antibiotica specifica.
Sintomi e cause dell’insufficienza renale
Nel caso si verifichi un’insufficienza renale le tossine si accumulano nell’organismo. I sintomi maggiormente riscontrati in questi casi sono il gonfiore a livello delle caviglie, ma anche alle gambe e al viso. Spesso si avvertono delle difficoltà respiratorie piuttosto importanti, un forte senso di stanchezza, un dolore intenso al torace, una ridotta frequenza della minzione e un pallore alquanto evidente.
Cura per l’insufficienza renale
I problemi relative ai reni sono spesso molto subdole, poiché presentano sintomi difficili da riconoscere velocemente, tranne nei casi in cui fossero a uno stadio già avanzato. Ecco perché l’unico strumento efficace resta la prevenzione. Sarebbe opportuno, infatti, per tutte le donne che sono alla ricerca di una gravidanza, eseguire preventivamente un esame delle urine, al fine di escludere ogni presenza di sangue, ematuria, o di proteine, proteinuria.
Dovrebbe anche essere effettuata una misurazione della pressione arteriosa e un esame del sangue per valutare la funzionalità renale. Qualunque variazione ai parametri normali è da intendersi come segnale di qualche problematica ai reni. In alcuni soggetti potrebbe verificarsi un peggioramento del problema, ma non in coloro che hanno una nefropatia cronica lieve. Il rischio di peggioramento è elevato negli stadi avanzati, soprattutto se non si effettuano modifiche nei farmaci usati dalla gestante.
Bisogna precisare che molti dei farmaci utilizzati possono danneggiare il feto, per cui sarebbe necessario modulare la terapia, che resta quella farmacologica, prima di cominciare la gravidanza. Nel caso in cui il soggetto fosse sottoposto a dialisi, per via di insufficienza renale cronica, il rischio di non portare a termine la gravidanza resta molto elevato.