I capillari sono dei vasi sanguigni molto piccoli che, per svariate ragioni, possono rompersi. Questi vasi si caratterizzano per la loro dimensione particolarmente ridotta. La loro funzione è quella di occuparsi del trasporto di sostanze nutritive importanti per l’organismo. Vi sono diverse ragioni per le quali, però, accade che possano rompersi.
Perchè si rompono i capillari
Accade che per svariate ragioni i capillari si possano rompere. Se questo avviene, si forma una visibile diramazione che risulta piuttosto antiestetica. In alcuni casi, la rottura dei capillari comporta anche un’intensa sensazione di bruciore localizzato.
Tra le cause che sono alla base di questo problema, vi è essenzialmente quella legata a una componente genetica o ereditaria. Molti soggetti, infatti, mostrano una particolare debolezza e fragilità capillare per ragioni di predisposizione genetica.
Altre cause del problema sono connesse a sbalzi ormonali, carenza di Vitamina E e C. Se i capillari rotti sono visibili sulle gambe, probabilmente si dovrà anche pensare di cambiare il proprio stile di vita. Anche il consumo di sigarette e alcolici possono contribuire alla formazione del problema. L’alcol, infatti, contribuisce a dilatare i vasi sanguigni. Mentre, il fumo riduce la vitamina C nell’organismo, importante per lo stato di salute dei capillari. Da qui ne deriva la loro formazione. Anche la vita sedentaria, con problemi di circolazione sanguigna, può essere una causa di tale problema.
Capillari rotti in gravidanza
I capillari rotti in gravidanza sono un inestetismo piuttosto comune e fastidioso. E’ ciò che in termini medici viene indicato come teleangectasie e si manifestano per lo più sulle gambe. Anche in questo caso, la prima ragione è di natura genetica, ma anche la sedentarietà può contribuire, come un eccessivo aumento di sovrappeso. Altre cause sono legate a delle disfunzioni intestinali o epatiche. Durante la gravidanza, i livelli ormonali portano a una riduzione nella resistenza delle pareti dei vasi, mentre l’aumento del volume della pancia ostacola il ritorno venoso, favorendo così la comparsa dei capillari.
Per risolvere il problema bisogna seguire una corretta alimentazione, basata essenzialmente su frutta, alimenti ricchi di vitamine, minerali e fibre. Potrebbe essere d’aiuto prendere come abitudine a iniziare ogni pasto con verdura cruda e un cucchiaino di olio extravergine d’oliva, così da favorire un’azione depurativa sull’intestino, evitando che si depositino le scorie.
Anche una semplice passeggiata quotidiana di almeno trenta minuti sarebbe un ottimo aiuto per il flusso sanguigno. Dormire bene è fondamentale per la salute dei capillari. Quindi occorre mantenere una corretta posizione (supina) per favorire il ritorno venoso e il drenaggio linfatico. Allo stesso modo, si dovrebbero fare delle docce fredde, per migliorare il tono delle pareti dei vasi.
Come eliminare capillari rotti
Il metodo a oggi più efficace per risolvere totalmente il problema dei capillari rotti è il ricorso al laser. Si esegue un intervento di fotocoagulazione laser, soprattutto nel caso di capillari molto sottili. Oppure, si può ricorrere alla scleroterapia, delle iniezioni di ridotte quantità di farmaco che fluiscono direttamente nelle vene minori. Va precisato che, se la ragione dei capillari rotti va ricondotta a una componente genetica, qualunque trattamento seguito risulta una soluzione a breve termine, poiché tenderanno a riformarsi.
Come prevenire la formazione di capillari rotti
La prevenzione, come si sa, risulta sempre la terapia migliore da seguire. Il primo step è quello di una dieta corretta ed equilibrata, oltre a mantenere un sano stile di vita. Sono così da evitare le bevande gassate e i cibi troppo piccanti. Ottimo anche l’uso quotidiano di tisane depurative, come il tè rosso. Inoltre, fare un minimo esercizio fisico quotidiano. Se questo non fosse sufficiente, si possono utilizzare delle pomate a uso topico, fatte con piante come mirtillo, edera, ribes nero e vite rossa. Mentre, l’estratto di centella asiatica è utile per garantire un’azione vasocostrittrice. Anche i massaggi drenanti rappresentano una soluzione ottimale per stimolare il flusso sanguigno.