Pesticidi in gravidanza

Studi recenti hanno dimostrato una relazione tra autismo e pesticidi in gravidanza. E’ stato rilevato come tale rischio sia maggiore tra le gestanti che vivono nelle aree in cui vi sono terreni agricoli contaminati proprio da pesticidi.

Pesticidi in gravidanza

Le indagini eseguite sui rischi legati a una esposizione a terreni trattati con pesticidi ha evidenziato un dato piuttosto allarmante. I pericoli fondamentali si ripercuotono proprio sullo sviluppo del feto e sulla salute del bambino in grembo, così come sull’andamento della gestazione. Si potrebbero, inoltre, notare conseguenze a lungo termine, visibili anche nei primi anni di vita del bambino. A condurre le ricerche è stato un importante istituto californiano che si occupa, appunto, di tali problematiche connesse alla salute. E’ stato così riportato come le gestanti, che vivono nel raggio di un chilometro e mezzo da terreni coltivati e trattati con pesticidi, avessero maggiori probabilità di dare alla luce dei figli con sindrome di autismo e ritardo nello sviluppo fetale.

Respirare pesticidi in gravidanza conseguenze

Respirare i pesticidi in gravidanza aumenta considerevolmente il rischio di far nascere bambini affetti da autismo. Le categorie di pesticidi più impiegati nei terreni di coltivazione sono essenzialmente quelli organofosfati e piretroidi. Sono esattamente questi i pesticidi più incriminati. E’ stata notata un’evidente relazione tra autismo e residenza in aree con terreni contaminati. Soprattutto, è stata notata una forte influenza sul feto tra il secondo e il terzo trimestre.

Assunzione pesticidi in gravidanza conseguenze

L’assunzione di pesticidi in gravidanza, tramite cibi trattati con essi, può avere serie conseguenze sullo sviluppo fetale. Questo perché i pesticidi influenzano negativamente lo sviluppo neurocognitivo del bambino in grembo. Tra i neurotrasmettitori più importanti in tal senso ricordiamo l’acetilcolinesterasi, fondamentale neurotrasmettitore inibitore, che ha un ruolo di primaria importanza nello sviluppo delle capacità di apprendimento e della memoria, così come anche altri acidi importanti per l’organismo e il mantenimento dei neuroni.

Autismo e pesticidi

I pesticidi più utilizzati in agricoltura sono proprio quelli maggiormente legati ad anomalie nello sviluppo neurocomportamentale del bambino, così come alla sindrome autistica. Quest’ultima, come si sa, è un’importante anomalia dello sviluppo neurologico. I sintomi si manifestano intorno ai tre anni di età del bambino, con anomalie evidenti nello sviluppo linguistico e nelle relazioni e interazioni sociali. I bambini autistici hanno comportamenti ripetitivi e piuttosto limitati, oltre a un importante ritardo nello sviluppo delle capacità intellettive e comunicative nel relazionarsi agli altri.

Iperattività e pesticidi

Gli stessi studi portati a termine dall’Istituto californiano avrebbero anche evidenziato una stretta correlazione tra l’esposizione ai pesticidi e un’evidente alterazione nello sviluppo del sistema della dopamina nelle funzionalità cerebrali. Il che comporta un elevato rischio di deficit nell’attenzione, oltre a situazioni di iperattività nei bambini. In questo caso, a esserne maggiormente responsabile sarebbe l’esposizione al piretroide, un particolare pesticida, durante il periodo di gravidanza o di allattamento.

I pesticidi più pericolosi

La grande maggioranza dei pesticidi impiegati in agricoltura è sostanzialmente neurotossica. Il loro effetto influisce sull’inibizione dell’acetilcolinesterasi, sulla distruzione dei canali del sodio nella membrana cellulare, nonché una chiara inibizione dell’acido gamma aminobutirrico. Tutti elementi fondamentali per un corretto sviluppo neurologico del bambino. Come già evidenziato, i maggiori responsabili di tali problematiche sono i pesticidi facenti parte della categoria degli glifosati, che raggiungono l’organismo della donna attraverso il cibo o l’aria.

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