Durante la gravidanza uno dei disturbi che spesso si manifestano nelle donne è quello di un forte senso di prurito sia nei primi mesi che negli ultimi. Negli ultimi mesi di gravidanza può risultare ancora più fastidioso per via delle accresciute dimensioni dell’addome. Le cause di questo fastidioso sintomo possono essere diverse, così come sono varie le zone che possano esserne interessate. Per lo più, il prurito si concentra su pancia e seno, ma può estendersi anche a braccia e gambe.
Prurito in gravidanza: le cause
La prima manifestazione fisica del prurito è la comparsa di piccoli puntini rossi. Non è nulla di particolarmente preoccupante, molto spesso è solo una naturale e fisiologica conseguenza di tutto il cambiamento a livello di ormoni cui va incontro una donna durante la gestazione. E’ in ogni caso consigliabile non sottovalutare mai queste manifestazioni cutanee, perché potrebbero nascondere altre problematiche più importanti quali diabete o colestasi.
Solitamente, il prurito che si caratterizza con puntini rossi sulla pancia è strettamente legato allo stato di attesa, poichè i tessuti cutanei subiscono tutta una serie di cambiamenti durante il terzo trimestre di gravidanza tanto che non è insolito che si creino delle smagliature, una sorta di strappo della pelle perché tende a dilatarsi. Sono proprio le smagliature una delle prima cause di prurito sulla pancia.
Vi sono poi specifiche forme di orticaria date dalla circolazione di cellule fetali nella cute. Il prurito è quindi una reazione naturale del sistema immunitario. Un’altra causa potrebbe essere l’intolleranza dell’organismo nei confronti del progesterone, ormone tipico dello stato di gravidanza.
Quando preoccuparsi
Uno dei casi di cui bisogna preoccuparsi è quando la formazione di questi puntini rossi, con conseguente sensazione di prurito, sia data dal sopraggiungere del diabete gestazionale, una patologia che necessita di opportune e immediate cure perché potrebbe in alternativa creare problemi al feto. In gran parte dei casi, i punti rossi anche su seno, braccia e gambe possono essere causati da eccessiva secchezza della cute. Altro fattore di rischio al quale bisogna fare attenzione è anche la possibilità che siano legati a intolleranze alimentari rese più aggressive proprio dallo stato di gravidanza.
Prurito e puntini rossi
Il senso di prurito e la comparsa dei puntini rossi può interessare non solo la pancia, ma anche seno, braccia e gambe. Esistono diversi rimedi per alleviare il prurito o risolvere totalmente il problema, anche quando si è in dolce attesa. Bisogna in ogni caso tener conto del fatto che durante i mesi di gravidanza la pelle è particolarmente delicata e sotto l’azione di forti cambiamenti ormonali. La zone più interessata dai puntini rossi, solitamente, è la pancia poiché,per l’aumento delle dimensioni durante la gestazione, tende a tirare la pelle, quasi a strapparla, per cui è inevitabile che si avverta prurito.
Colestasi
La cosa che tuttavia bisogna fare è quella di non sottovalutare mai i sintomi. Il prurito o i puntini rossi potrebbero in realtà essere causati da altri fattori patologici più importanti. Quando si è in dolce attesa bisogna fare particolare attenzione a tutto ciò che accade al nostro corpo. I puntini rossi, infatti, potrebbero anche nascondere il manifestarsi di una specifica patologia, la colestasi, che il medico dovrà accertare con appropriate analisi cliniche per controllare la funzionalità del fegato.
Non di rado le donne durante la gestazione possono sviluppare la colestasi gravidica, che per lo più si manifesta durante gli ultimi tre mesi di gravidanza. Le cause di tale patologia non sono ancora state accertate, benché sia probabile una componente genetica. E’ assolutamente necessario curarla nei nove mesi di gestazione per evitare che causi danni al feto, a causa dell’alta concentrazione di acidi biliari.
In tutto il corpo
Prurito e punti rossi si possono sviluppare ed estendere su tutto il corpo. Questo è dovuto al fatto al fatto che, per una questione fondamentalmente ormonale, nel sangue circola una maggiore quantità di acidi biliari, con una funzionalità ridotta del fegato. Escluse patologie come la colestasi, o altre particolari manifestazioni virali, non c’è nulla di cui allarmarsi, perché il prurito è solo una manifestazione cutanea passeggera.
Solo alle gambe o sul pancione
Quando le manifestazioni cutanee dei puntini rossi interessano solo gambe e pancione, molto probabilmente la causa sarà da ritrovare nell’eccessiva secchezza cutanea data dai cambiamenti ormonali in atto per via appunto della gravidanza. Non c’è nulla di cui allarmarsi.
Prurito intimo in gravidanza
Molto spesso le donne in stato di attesa sviluppano un intenso senso di prurito intimo, questo a volte nasconde infezioni specifiche dell’area interessata, ma altre volte è solo una naturale conseguenza dello stato di gravidanza con tutta una serie di cambiamenti ormonali e della regolare flora batterica. Nel caso in cui si trattasse di forme virale alla vagina è opportuno agire con adeguata terapia farmacologica, mentre, se dovesse essere una semplice manifestazione cutanea, sarà sufficiente indossare biancheria intima realizzata con tessuti naturali che non permettono agli agenti patogeni di proliferare.
Come alleviare il prurito in gravidanza
La prima cosa da fare è quella di consultare il proprio ginecologo per escludere patologie e disturbi importanti, al fine di avere indicazioni su quale metodo utilizzare per poter alleviare il prurito. Una volta effettuate tutte le dovute indagini, sarà il medico, o anche il dermatologo, a stabilire cosa assumere. E’ importante, tuttavia, bere molta acqua per eliminare tossine dall’organismo e depurarsi oltre che avere una buona idratazione.
Vi sono anche molti rimedi del tutto naturale per dare sollievo all’organismo, come ad esempio usare l’aloe vera la cui azione è rinfrescante, antisettica oltre che lenitiva. Per la pancia, al fine anche di ridurre il segno lasciato dalle smagliature, si può usare l’olio di mandorle dolci insieme anche a quello di rosa mosqueta.