Quando sentite eccessiva salivazione in bocca, consultate il vostro medico, poiché potrebbe trattarsi di scialorrea, una patologia provocata da diversi fattori. Il termine deriva dal greco e può essere tradotto come “scorrimento”. In questo caso si intende indicare uno scorrimento eccessivo della saliva in bocca che può generare accumuli, a volte non trattenuti dalle labbra.
Scialorrea
Questo tipo di patologia, conosciuta in campo medico anche con il nome di ptialismo, può manifestarsi come condizione primaria oppure come conseguenza di un’altra patologia. E’ bene specificare che il pH della saliva non cambia. Saranno alterate solo la sua consistenza e le sue proprietà digestive.
Scialorrea sintomi
Nel linguaggio comune viene associata soprattutto all’ipersalivazione. Innanzitutto, la salivazione abbondante, principale sintomo della patologia, può avere una durata più o meno lunga e/o una frequenza cronica o occasionale. Si parla di scialorrea, come accennato precedentemente, quando l’ipersalivazione è molto abbondante, tanto da generare una fuoriuscita spontanea di saliva dalla bocca.
Scialorrea cause
Le cause dell’ipersalivazione possono essere numerose. E’ possibile effettuare una prima grande distinzione, separando l’origine patologica dall’origine emotiva di questo fastidio. A livello generale sono state individuate le seguenti cause: emotività, gravidanza, protesi dentarie, infezioni orali, reflusso gastroesofageo e gastrite, epatite, pancreatite, digiuno, cancro all’esofago, senilità, disturbi neurologici, abuso di farmaci e avvelenamento.
Scialorrea terapia
Per trattarla efficacemente, considerando le numerose cause possibili, è indispensabile procedere innanzitutto a una corretta diagnosi. Se l’origine fosse emotiva non è necessario alcun trattamento. A meno che l’eccessiva salivazione non incida negativamente sulla vita sociale del paziente. In questo caso è possibile ricorrere all’assunzione di farmaci anticolinergici, sotto prescrizione medica. Nei casi di ipersalivazione abbondante e prolungata è possibile procedere anche con iniezioni di tossina botulinica nelle ghiandole salivari maggiori. In caso di cronicità è possibile addirittura intervenire chirurgicamente. Non mancano i rimedi omeopatici e naturali, per le manifestazioni più lievi, o comunque controllate.
Scialorrea e gravidanza
La scialorrea gravidica è un disturbo molto comune che, nel 99% dei casi, non ha origine da alcuna altra patologia. La principale causa della salivazione eccessiva in gravidanza è legata alle fluttuazioni ormonali. In particolare è la produzione di gonadotropina a ridurre la capacità di deglutizione, con conseguente ipersalivazione che può sfociare in scialorrea.
Scialorrea nei bambini
Nel primo anno di vita dei bambini, l’ipersalivazione è una condizione del tutto naturale. Le difficoltà di deglutizione dei neonati e l’assenza di denti generano una salivazione eccessiva che facilmente può trasformarsi in scialorrea. Il problema si andrà via via risolvendo da solo, dopo il primo anno di vita del bambino.
Scialorrea gatto e cane
Anche i nostri animali domestici non sono immuni dall’insorgenza di ipersalivazione. Per alcune razze di cani, in realtà, si tratta di una condizione naturale. In altri casi, invece, la patologia non è da prendere sotto gamba. Nel cane, quando il disturbo è evidente e prolungato, la scialorrea può indicare stomatite, gengivite, malattie dentali, ulcere e lesioni di vario genere, tumori, disfunzioni o punture di insetti. Le cure dipendono ovviamente dall’origine del disturbo e pertanto andranno trattate dopo un’accurata diagnosi del veterinario.
Nel gatto l’ipersalivazione è più rara e per questo, a volte, più preoccupante. A livello generale può trattarsi di una manifestazione di un disagio fisico lieve. La scialorrea nei gatti può indicare mal di denti, intossicazione, tagli al palato o altro. E’ importante agire tempestivamente se notate i sintomi nel vostro micio. Portatelo subito dal veterinario e provvedete alle cure consigliate.