Smettere di fumare in gravidanza: come fare

Non è semplice, ma è senza dubbio fondamentale smettere di fumare in gravidanza, per salvaguardare non solo la salute della futura mamma, ma anche quella del bambino in grembo. Molte patologie nei bambini sono il frutto del fumo della madre, quando era ancora in grembo, oltre al rischio di andare incontro ad un parto pre-termine.

Smettere di fumare

Il fumo crea moltissimi danni, non solo alla salute della mamma, ma anche e soprattutto al bimbo che ha in grembo. Molti dei disturbi possono anche manifestarsi in seguito alla nascita. Uno di questi è il verificarsi della terribile morte in culla del neonato. Inoltre, mentre il bambino è ancora in grembo, bisogna sapere che la nicotina riduce il flusso sanguigno nella placenta. Ciò comporta il fatto che i tessuti del feto vengono irrorati in misura chiaramente ridotta. La conseguenza più immediata è un effettivo ritardo nella crescita del feto, oltre ad uno scarso aumento del suo peso.

Studi recenti hanno evidenziato come lo sviluppo, in lunghezza, di un feto la cui madre sia una fumatrice, è limitato. Nello specifico, la circonferenza del cranio è ridotta, mentre il suo peso alla nascita risulta, in media, circa 200 grammi in meno rispetto alla norma. Se una donna in dolce attesa fuma da una a cinque sigarette al giorno, il peso del bambino alla nascita è circa 150 grammi inferiore alla norma. Se fuma un numero superiore di sigarette, i grammi in meno sono addirittura 350.

Come fare in gravidanza

Per poter smettere di fumare durante la gravidanza, bisogna necessariamente decidere di dire finalmente addio al fumo. Per poter evitare di pensare alla sigaretta è necessario distrarsi, riempire le giornate con diverse attività. E’ necessario pensare al fumo come ad una pessima abitudine acquisita che, come tale, può anche essere annullata. Tutto dipende dalla volontà del soggetto. E’ del tutto normale che, nei primi periodi, si possa avere una ricaduta. Fondamentale non scoraggiarsi se questo accade. Smettere di fumare è fondamentale per la tutela del bambino.

Inizialmente sarà molto forte l’esigenza di una sigaretta, tanto da viverla come una sorta di crisi di astinenza. Nei primi periodi si avverte un intenso desiderio di fumare e manca la concentrazione in ciò che si fa. Potrebbe essere d’aiuto cambiare un po’ la propria routine quotidiana, oltre a chiedere ad amici e parenti di non fumare mentre si è insieme. Riuscire ad evitare tutte le situazioni alle quali si era abituati quando si fumava, aiuta in qualche misura a smettere. La sigaretta dopo il caffè al mattino potrà essere sostituita con uno snack piacevole e leggero.

Bere molto, sia acqua, ma anche succhi di frutta o tè, potrà aiutare ad alleviare gli attacchi di fame. A questo punto, concedersi anche un po’ di attività fisica sarà di aiuto alla salute, oltre ad occupare positivamente il tempo. Un valido aiuto per smettere di fumare potrebbe giungere anche da particolari pratiche, come l’agopuntura. Questa potrebbe mitigare il desiderio di una sigaretta o anche scatenare un rifiuto verso del fumo.

Perché farlo

I figli di madre fumatrice, secondo gli studi esaminati, sono maggiormente esposti a patologie cancerogene. Mediante attento confronto con le percentuali di patologie oncologiche sviluppate dai figli di genitori non fumatori, gli studiosi hanno potuto valutare i rischi non imputabili all’ereditarietà genetica. Determinanti risultano, per tali effetti, i prodotti di decomposizione della nicotina, che il bambino di una madre fumatrice riceve mentre è ancora in grembo, o anche attraverso il latte materno. Smettere di fumare aiuta non solo la salute della futura mamma, ma anche quella del bambino in grembo, così come durante l’allattamento.

I rischi per il feto se si fuma

E’ stato scientificamente messo in evidenza che i genitori fumatori contribuiscono notevolmente ad accrescere il rischio per i loro figli di ammalarsi di cancro. Una delle forme più frequenti in questo caso sono i tumori del naso. Inoltre, i figli di madri fumatrici in gravidanza sono maggiormente esposti anche al rischio di cancro alla vescica e ai reni.

Se la madre fuma durante la gestazione, il rischio di ammalarsi di cancro alle vie respiratorie o alla vescica, è pari ad una volta e mezzo più alto rispetto alla norma. Per quel che riguarda il cancro del naso il rischio è quasi quattro volte superiore, mentre, per quello ai polmoni arriva ad 1,7 volte più alto. A ciò si aggiungano altri rischi ai quali si espone il feto di una madre fumatrice, quali il parto pre-termine o un ridotto sviluppo del feto mentre è ancora in grembo. E’ attribuibile all’esposizione del bambino al fumo anche il rischio di eventuale morte in culla oltre a tutta una serie di malformazioni fetali.

Lascia un commento

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.