La stipsi o stitichezza è uno dei disturbi più frequenti per i quali si richiede un consulto medico. Ne soffre in maniera cronica circa il 10% della popolazione adulta. La percentuale sale nel caso di soggetti anziani, ma ad esserne maggiormente colpite sono le donne. La stipsi è caratterizzata dal rallentamento del transito a livello del colon retto, tanto da consentire circa tre, ma a volte anche meno, evacuazioni a settimana. A ciò si aggiunge anche, chiaramente, una forte disidratazione che comporta un’eccessiva compattezza delle feci che si fermano nel tratto intestinale.
Stipsi o stitichezza
La stipsi o, più comunemente nota come stitichezza, è un disturbo gastrointestinale molto comune. Circa 10 milioni di italiani adulti ne sono colpiti, ma il maggior numero di soggetti è dato proprio da donne, per lo più superati i 65 anni di età, così come le gestanti. In quest’ultimo caso molto spesso il problema persiste anche in seguito al parto o dopo particolari interventi di chirurgia. La stipsi è una disfunzione nella defecazione, che porta a una accentuata difficoltà nello svuotamento dell’intestino attraverso le feci. In questi casi, infatti, la defecazione avviene anche meno di 3 volte a settimana. In casi normali, la defecazione dovrebbe avvenire circa tre volte al giorno, ovviamente in riferimento ai vari soggetti.
Le cause
La prima cosa che bisogna sottolineare è il fatto che la stitichezza non è una malattia, ma il sintomo o campanello d’allarme di particolari disfunzioni, più o meno patologiche. Prima o poi a tutti può capitare di avere casi di stipsi, solitamente questo è correlato a uno stile alimentare poco corretto o in concomitanza a periodi di stress eccessivo. Per alleviare questo disturbo, la prima cosa da fare è comprendere quale sia la causa scatenante e capire se e come sia possibile prevenirlo. Adottando una dieta a base di alimenti raffinati e poco ricchi di fibre, sicuramente potrebbe esserne la prima causa, oltre alla sedentarietà. Allo stesso modo potrebbe avere lo stesso effetto anche un ritmo di vita particolarmente frenetico e poco regolare che ha come conseguenza il rallentamento delle regolari funzioni intestinali o peristalsi. Ansia e stress possono essere un’altra causa di alterazione della regolarità dell’intestino.
I sintomi più comuni
Tra i sintomi più comuni in caso di irregolarità intestinale vi è senza dubbio la riduzione della frequenza della defecazione, una accentuata pesantezza all’addome e senso di gonfiore, feci dure e consistenti che sono quindi più difficili da espellere. A questi sintomi si accompagna spesso un forte senso di affaticamento, anche dietro sforzi di poca rilevanza, un senso generale di malessere e forte irritabilità.
Le conseguenze
Si tratta, tuttavia, di un disturbo da non sottovalutare perché potrebbe comportare complicazioni importanti, soprattutto nei soggetti anziani, quali ad esempio la formazione di masse addominali date da un accumulo di feci, che potrebbero anche portare a serie occlusioni intestinali. Un’altra conseguenza di questo disturbo, può essere la formazione di emorroidi che portano all’inibizione della necessità di defecazione. Complicanza ancor più grave data da una stipsi di lungo periodo, può essere il formarsi di un prolasso della mucosa anale con la comparsa anche di infezioni.
Stipsi nei bambini
La stipsi nei bambini è un problema molto comune che non deve destare particolare preoccupazione. Le cause sono diverse, tra queste, una delle più importanti è l’alimentazione non corretta. Si può intervenire con rimedi naturali che non comportano problemi. Ad esserne interessati sono anche i bambini in un’età compresa tra i due e i tre anni. Un altro fattore scatenante da non sottovalutare potrebbe essere, nel momento in cui il bambino comincia ad usare il vasino, il fatto che questo per lui sia una novità che tende ad inibirlo nelle sue funzioni basilari. Il primo semplice rimedio per risolvere il problema è quello di far bere molta acqua al bambino, fargli seguire un’alimentazione sana e corretta, ricca di verdura e frutta, fargli mangiare yogurt, che aiuta la flora intestinale e anche alimenti liquidi come brodi di verdure e zuppe. Se opportunamente corretta l’alimentazione, dovrebbe risolversi anche il problema della stitichezza, in alternativa potrebbe essere utile l’assunzione di fermenti lattici, chiaramente dopo aver consultato il pediatra.
Stipsi rimedi
I soggetti affetti da stipsi cronica potrebbero aver necessità di ricorrere all’asportazione chirurgica del colon. Questa potrebbe essere la soluzione più indicata per i casi particolarmente gravi che comporta una forte inerzia colica. In ogni caso sarà comunque opportuno valutare anche quelli che possono essere i benefici per il paziente in seguito all’intervento, rapportati alle eventuali complicazioni successive, date da intenso dolore addominale e dissenteria.
Per risolvere questo problema si può anzitutto provare a ricorrere a dei rimedi naturali per regolarizzare le funzioni intestinali. Al mattino ad esempio è consigliabile fare una colazione abbondante, in modo da favorire la necessità di andare in bagno. Nel corso della giornata è bene bere almeno due litri di acqua, aumentando anche l’apporto di fibre vegetali e praticare esercizio fisico. Se si utilizzano dei lassativi, è consigliabile farlo per brevi periodi e in maniera corretta. Tra i rimedi contro la stitichezza ci quelli fisioterapici a base di fragola, cassia e fucus.
Quali lassativi prendere
Come combattere la stitichezza? Per i soggetti che volessero ricorrere all’uso di lassativi, poiché il corretto stile di vita non è stato sufficiente, è bene che questi vengano indicati dal proprio medico. Per i bambini è consigliata una terapia di breve periodo con l’impiego di lassativi osmotici la cui funzione è quella di modificare il passaggio dei liquidi nel colon, distendendo l’intestino. I lassativi per uso orale presenti in commercio sono per lo più in forma liquida, di compresse, in polvere o in granuli idrosolubili. Tra i più sicuri e ricchi di benefici ci sono gli integratori di fibre, ma bisogna fare attenzione perché potrebbero interferire con la somministrazione di particolari farmaci che sarà il medico stesso a valutare. Si tratta di lassativi che tendono ad aumentare la massa di feci e devono essere assunti con dell’acqua che serve proprio ad ammorbidire le feci nell’intestino.
Stipsi in gravidanza
Tra le gestanti la stitichezza è uno dei disturbi più comuni, dovuta all’azione degli ormoni e alla pressione esercitata dal pancione sull’intestino. In gravidanza però bisogna fare attenzione all’assunzione di farmaci, preferendo al contrario l’uso dei rimedi del tutto naturali. Primo fra tutti i rimedi utili è quello di adottare un corretto stile di vita, consumando alimenti con elevato contenuto di fibre, molta frutta e verdura, legumi. A ciò si dovrebbe aggiungere anche una regolare attività fisica, chiaramente che tenga conto del periodo di gravidanza, senza sforzi eccessivi, bere molta acqua. Se tutto questo non dovessero essere sufficiente, sarà il ginecologo a prescrivere la somministrazione di lassativi ovviamente sicuri in gravidanza.