L’uricemia rileva la quantità di acido urico nel sangue. Si tratta di ciò che viene prodotto dal metabolismo epatico delle proteine. Una metà dell’acido urico prodotto quotidianamente viene espulso mediante le urine. Nelle donne adulte le concentrazioni di acido urico sono pari a 2.40 – 5.70 mg/dl di sangue. Mentre, negli uomini è di 3.40 – 7.00 mg/dl di sangue.
L’acido urico non è altro che una molecola prodotta dall’organismo come sottoprodotto nel metabolismo di amminoacidi e purine, queste ultime possono essere sintetizzate direttamente dalla mucosa intestinale e dal fegato oppure assorbite mediante il consumo di alimenti che ne siano ricchi. Gran parte dell’acido urico, tuttavia, viene espulso attraverso le urine. Una parte resta nel corpo ed espulsa a livello gastrointestinale. Nel caso in cui, venga prodotto troppo acido urico, se non eliminato rapidamente, tende ad accumularsi nell’organismo.
Uricemia bassa
Se i valori si differenziano notevolmente da quelli indicati come normali, si eseguono ulteriori test di approfondimento. Questo perché valori anomali di acido urico potrebbero indicare problematiche legate alla regolare funzionalità renale del soggetto.
Per uricemia bassa si intendono livelli di acido urico al di sotto della soglia. Questo potrebbe dipendere da molteplici fattori.
Elevati livelli di acido urico, portano a ciò che viene indicato come iperuricemia. Quest’ultima, potrebbe dar luogo a gotta, una particolare condizione caratterizzata da infiammazione delle articolazioni. Inoltre, l’eccesso di acido urico potrebbe depositarsi nei reni, dove è causa di calcoli renali o insufficienza renale.
Cause e sintomi
Tra le cause legate a uricemia bassa potrebbe esserci una cattiva alimentazione, soprattutto una dieta povera di proteine animali o altre sostanze che possiamo trovare in carne, pesce azzurro e frutti di mare. Non solo, potrebbero anche esserci dei problemi legati ad un non corretto funzionamento dei reni. In altri casi, potrebbe esserci anche alla base un’epatite virale. Da non escludere anche l’acidosi lattica, l’abuso di alcool o le terapie a base di cortisone ed estrogeni. È possibile prevenire l’abbassamento dei livelli di acido urico, praticando regolare attività fisica, bevendo molta acqua e seguendo una dieta ricca di cibi ad elevato contenuto proteico, come la carne rossa. Spesso, anemia e acido urico basso sono strettamente connessi. Nelle forme più acute, solitamente, si riscontrano sintomi evidenti quali, perdita di energia e di appetito, nausea e febbre lieve.
Cosa comporta avere uricemia bassa
L’uricemia bassa è da tenere sotto stretto controllo perché potrebbe comportare una insufficienza renale. Importante effettuare i controlli anche per monitorare la terapia della gotta, o per il monitoraggio di altre patologie ad essa correlate. Per effettuare l’esame non è richiesta alcuna preparazione, anche se spesso viene richiesto di effettuare il prelievo a digiuno. Per non condizionare i risultati dell’esame, bisogna evitare di consumare alcolici. Anche l’assunzione di alcuni farmaci può aumentare o ridurre il livello di acido urico.
Uricemia bassa in gravidanza
Durante la gravidanza si può riscontrare un valore di uricemia bassa nel sangue. Non c’è nulla di cui allarmarsi, poiché questa è una condizione di assoluta normalità nel corso dei nove mesi di gestazione. Allo stesso modo, si possono riscontrare, nel corso dei nove mesi, anche bassi livelli di creatinina. Creatinina e uricemia sono collegate tra loro in gravidanza. Mentre, quelli di fibrinogeno sono piuttosto elevati.