Una gravidanza anembrionica si distingue da una normale gravidanza perché la fecondazione di un ovulo e il suo corretto annidamento all’interno dell’utero materno non danno origine allo sviluppo di un embrione. Si tratta di un fenomeno piuttosto comune che interessa molte donne, anche se di solito non avviene mai più di una volta nella vita. Circa un terzo degli aborti spontanei è da attribuire proprio a questo tipo di gravidanze, dette anche uovo chiaro o uovo cieco.
Gravidanza anembrionica
La gravidanza anembrionica, in inglese “blighted ovum” ovvero uovo chiaro, è una forma particolare di gravidanza caratterizzata dall’assenza di embrione. Come nelle normali gravidanze, l’ovulo viene fecondato e si innesta nell’utero, ma non si trasforma in un embrione. L’annidameno dell’ovulo viene accompagnato dalla formazione di un sacco gestazionale, che dovrebbe accogliere la crescita del feto, ma la materia fecondata non cresce e nella maggior parte dei casi non supera le dimensioni di un millimetro.
Gravidanza anembrionica cause
Questo genere di aborto spontaneo è dovuto ad anomalie genetiche presenti nell’ovulo fecondato e non a comportamenti scorretti assunti durante la gravidanza. La comparsa di tali anomalie a livello cromosomico non può essere prevenuta, perché avviene al momento del concepimento a causa di ovuli o spermatozoi danneggiati oppure nelle primissime fasi di moltiplicazione cellulare. In entrambi i casi il corpo percepisce la presenza di un’anomalia e interrompe lo sviluppo dell’embrione. Si tratta perciò di un meccanismo di difesa che previene l’insorgenza di problemi più gravi in seguito ed è assai raro che si verifichi più di una volta nella stessa donna.
Gravidanza anembrionica sintomi
I sintomi dell’uovo chiaro sono quelli tipici di una qualsiasi gravidanza, dato che il corpo produce gli stessi ormoni che produrrebbe in presenza di un embrione. I test di concepimento risultano positivi e la donna avverte gli stessi disturbi di una normale gravidanza, come sonnolenza, tensione al seno e nausea. Anche il ciclo mestruale si interrompe. Per questo motivo riconoscere una gravidanza anembrionica è molto difficile. Spesso risulta impossibile diagnosticarla prima delle otto settimane di gestazione. L’unico modo per individuare un uovo chiaro con certezza è per mezzo di un’ecografia transvaginale, effettuata tra le sei e le tredici settimane dal concepimento.
Conseguenze dell’uovo chiaro
Normalmente il corpo riconosce l’assenza dell’embrione già nelle prime settimane di gravidanza. Per questo motivo provvede a espellere l’uovo cieco in modo naturale, tanto che spesso l’espulsione viene confusa con un semplice ritardo nelle mestruazioni. Quando ciò non avviene spontaneamente, è necessario ricorrere a un trattamento medico che faciliti l’evacuazione uterina oppure a un intervento di raschiamento. Nella maggior parte dei casi questo tipo di aborto spontaneo non ha conseguenze a lungo termine sulla salute della donna né sulle sue future possibilità di concepimento. L’unico accorgimento consigliato dai medici è quello di attendere almeno due o tre cicli mestruali prima di tentare una nuova gravidanza.