Lavori domestici in gravidanza

Eccezion fatta per alcune specifiche situazioni, svolgere i lavori domestici in gravidanza non comporta alcun problema per il bambino o per la futura mamma. Chiaramente, bisogna prestare un po’ più di attenzione ai movimenti, ai prodotti per l’igiene che si utilizzano e fermarsi di tanto in tanto, in modo da non affaticare eccessivamente il fisico. Del resto, la gravidanza non è una malattia che renda impossibile la normale routine quotidiana. Ecco allora alcuni consigli utili.

Lavori domestici in gravidanza

La prima cosa da considerare quando si è in gravidanza e si vogliono svolgere le normali faccende domestiche è che rientra nella norma il fatto di stancarsi con maggiore facilità. Questo perché non si è più da sole, ma il corpo lavora chiaramente per due. Ciò significa che consuma più energie e bisogna prendersene maggiormente cura. Da accantonare del tutto l’idea di poter vedere la propria casa sempre in lustro e in ordine come nelle foto delle riviste patinate. Si può far tutto, ma con la dovuta attenzione e un riposino ogni tanto è importante concederselo.

Nel primo trimestre di gravidanza, molte donne devono far fronte a dei leggeri disturbi, come doloretti nella parte bassa dell’addome, nausea, soprattutto con l’odore di alcuni detergenti, mal di testa. Con il passare dei mesi, si dovrà poi tener conto del pancione che cresce, per cui alcuni movimenti, come quelli semplici per rifare il letto, dovranno essere fatti con cura. Assolutamente da evitare poi l’idea di salire su una scala per lavare le finestre, perché potrebbe risultare davvero pericoloso. Durante gli ultimi mesi di gestazione, forse, l’idea di far tutto da sole, dovrà lasciare spazio all’ipotesi di farsi aiutare da qualcuno per le normali faccende domestiche.

Accortenze e consigli

La prima accortezza fondamentale che bisognerebbe avere durante la gestazione, soprattutto dal secondo trimestre e in modo particolare nel terzo, è quella di chiedere un aiuto in casa. Questo soprattutto per le faccende più faticose, quali lavare porte, finestre, tapparelle, girare i materassi o tirarsi su una scala per pulire i mobili più alti della cucina. Potrebbe essere utile coinvolgere il futuro papà oppure i propri familiari.

Grande attenzione merita anche la scelta dei detergenti da usare per l’igiene della casa. No ai prodotti troppo aggressivi e tossici, meglio sicuramente quelli naturali ed ecologici. È particolarmente indicato, ad esempio il bicarbonato, che ha un potere abrasivo e sbiancante. Perfetto anche l’aceto, dalle note proprietà sgrassanti e anti-calcare, meglio però non esagerare sui metalli perché col tempo potrebbe avere un effetto corrosivo.

Se proprio non si riesce a fare a meno dei detergenti abituali, si dovrà almeno avere cura di indossare sempre dei guanti in gomma. Questo anche per via del fatto che, durante la gravidanza, la cute diventa particolarmente sensibile e i prodotti usuali possono avere un effetto corrosivo, provocando dermatiti. Bisogna poi organizzare l’intera settimana di pulizia in casa, per evitare di caricare troppo il fisico.

Lavare i pavimenti in gravidanza

Si possono tranquillamente lavare i pavimenti in gravidanza, facendo chiaramente la dovuta attenzione ai movimento e senza esagerare con i tempi. Per lavare il pavimento si può usare dell’acqua con aggiunta di alcol. In questo modo si evita di usare detergenti aggressivi. La stessa miscela può anche essere usata per lavare il bagno. In alternativa si possono miscelare 2 cucchiai di sapone di Marsiglia liquido, con tre gocce di olio essenziale di tea tree, perché ha un forte potere antibatterico e antisettico.

Pulire il bagno in gravidanza

Anche i sanitari del bagno dovranno essere puliti, senza esagerare. Mai per più di un quarto d’ora al giorno. Anche in questo caso, si potrà utilizzare uno spray multiuso realizzato in casa, con prodotti assolutamente naturali ed economici. Meglio uno che non necessiti di risciacquo e che sia adatto a tutti i sanitari in porcellana.

Stirare in gravidanza

Stirare è una delle faccende che richiede più tempo, soprattutto perché bisogna stare in piedi a lungo. Sarà, quindi, opportuno suddividere le cose da stirare nei vari giorni della settimana, in modo da non dover stare in piedi per più di 30 minuti al giorno. La cosa migliore sarebbe riuscire ad organizzarsi in mo da poter stirare da sedute, così si evita di affaticare le gambe.

Passare l’aspirapolvere in gravidanza

L’aspirapolvere può essere passata in gravidanza, ma mai per più di tre volte a settimana e per non più di mezz’ora al massimo. Meglio passarla sui pavimenti di tutta la casa anche per evitare che si accumuli la polvere e che possa dar fastidio. Per spolverare i mobili, meglio utilizzare dei panni antistatici, poiché così sarà sufficiente una sola passata. Importante cominciare sempre dai ripiani più alti. Se si hanno in casa un cane o un gatto, bisogna passare l’aspirapolvere anche su poltrone e divani.

Usare detersivi in gravidanza

La prima precisazione da fare è che, indipendentemente dalla gravidanza, tutti i detersivi oggi in commercio sono ricchi di sostanze chimiche che sarebbe opportuno non respirare e neppure far entrare in contatto con la cute. E’ questa la ragione per cui, alcune donne, proprio durante la gestazione, scoprono di essere allergiche a particolari sostanze, in quanto in tale periodo sono particolarmente delicate e sensibili. Ecco allora che la soluzione migliore sarebbe quella di scegliere dei detersivi bio, oppure realizzare in casa dei prodotti fatti con sostanze naturali, quali il bicarbonato, l’acido citrico o l’aceto.

Viakal

Le sostanze chimiche che si ritrovano nei detersivi per pulire il bagno, dovrebbero essere assolutamente evitate. Se non se ne può fare a meno, bisogna almeno indossare guanti e mascherina. Il viakal rientra senza dubbio tra le sostanze che andrebbero evitate, perché in gravidanza si è più sensibili. Meglio i prodotti naturali, biologici e inodore.

Candeggina in gravidanza

Quando si acquistano i detergenti, bisogna leggere attentamente le etichette, evitando quelli sui quali si ritrovano simboli come, punti esclamativi, poiché indicano che sono nocivi o irritanti, quelli con il teschio, perché indicano che si tratta di una sostanza tossica. Meglio poi evitare di usare assolutamente la candeggina, così come anche ammoniaca e i vari acidi.

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