Contrazioni di Braxton Hicks: sintomi, frequenza, rimedi

Le contrazioni di Braxton Hicks sono un fenomeno naturale che solitamente compare intorno alla 30 settimana di gestazione. Attenzione a non confonderle con le contrazioni uterine che indicano l’inizio della fase di travaglio, benchè abbiano in comune il fatto che la pancia diventi dura e si contragga per pochi secondi. La differenza è che dopo che si verificano ritorna tutto come se nulla fosse accaduto.

Contrazioni di Braxton Hicks

Il loro nome deriva dal medico britannico che per primo le notò, differenziandole da quelle tipiche del travaglio. Sono, infatti, delle contrazioni normalissime che si presentano nel momento in cui le dimensioni dell’utero assumono dimensioni maggiori.

I sintomi

Presentano gli stessi sintomi di quelle tipiche del travaglio ma non sono affatto dolorose. La pancia, infatti, si contrae ma solo per alcuni secondi. Poi ritorna tutto alla normalità. Inoltre, a differenza delle contrazioni che anticipano il travaglio, queste sono piuttosto sporadiche. Possono, infatti, verificarsi  nel corso della giornata con frequenza ridottissima.

Sono pericolose?

Trattandosi di normali contrazioni in gravidanza non si deve entrare in apprensione perché non causano alcun problema al feto. Sebbene non debbano destare preoccupazione, sono comunque il chiaro segnale che il corpo ha necessita di un po’ di relax.

Se dovessero essere particolarmente dolorose, è consigliabile recarsi in ospedale ed eseguire una visita accurata, in modo da escludere qualunque problematica. Bisogna, inoltre, fare attenzione a eventuali perdite ematiche, perché potrebbero accompagnarsi a un’ aumentata pressioni pelvica e se dovessero manifestarsi con particolare insistenza sarà opportuno rivolgersi al proprio ginecologo che valuterà con attenzione la situazione e se sarà il caso di ricorrere a terapie farmacologiche.

A quante settimane di gravidanza

Si manifestano a partire dalla 37 settimana di gravidanza, ma possono anche comparire intorno al settimo mese. In quest’ultimo caso si tratterà di parto pretermine. Quando sta per giungere la data della nascita del bambino si avvertono di più e tendono a essere maggiormente  dolorose. Non indicano, chiaramente, il momento del travaglio, ma preparano l’utero alla dilatazione che avverrà poi durante il parto. Nel momento in cui le contrazioni dovessero ripetersi con maggiore regolarità e ad essere regolari e sempre più ravvicinate, allora è il momento di pensare che il travaglio sta per cominciare.

Contrazioni di Braxton Hicks o movimenti fetali?

Solitamente si manifestano al termine di una giornata particolarmente impegnata e più stressante del solito. In molti casi si manifestano in risposta a particolari movimenti fetali nel grembo della madre: magari il bambino ha fatto delle capriole o semplicemente muovendosi l’utero risponde in questo modo. La sera, infatti, il bambino si muove di più ed è anche il momento in cui la madre si rilassa e il bambino cambia posizione nel pancione. Tutto ciò che si può fare è cercare di star serene, magari allentare un po’ i ritmi e concedersi un po’ di sano riposo.

Non è affatto semplice stabilire quante possano essere le contrazioni di Braxton nell’arco della giornata, poiché non si tratta di contrazioni vere e proprie, per cui non si manifestano con frequenza. Tuttavia, sono anche molto soggettive.

Come riconoscere le contrazioni

Accade spesso che vengono confuse con le contrazioni preparatorie al parto, a causa anche  di un generale stato di apprensione che si ha all’ultimo trimestre di gestazione. Tuttavia, a differenza delle cosiddette contrazioni prodromiche quelle di Braxton non sono regolari e sono decisamente innocue. Si tratta solo di prime contrazioni che preparano l’utero ad assottigliarsi in vista del futuro momento del parto.

Le contrazioni di Braxton Hicks sono sporadiche e irregolari, per cui non provocano alcun problema né alla futura mamma né al piccolo in grembo. Se sono particolarmente dolorose e soprattutto ravvicinate tra loro nel manifestarsi, è consigliabile consultare il medico che, valutando l’effettiva situazione, deciderà come comportarsi.

I rimedi per ridurle

Un rimedio molto semplice per ridurle potrebbe essere quello di distendersi in vasca, immergendosi in acqua tiepida per almeno un quarto d’ora. In questo modo si rilassa il corpo e di conseguenza anche il bambino in grembo. Un altro ottimo rimedio potrebbe essere quello di bere molta acqua e stare a riposo, facendo dei respiri profondi. Concedersi una breve passeggiata potrebbe essere un altro buon rimedio. Se tutto ciò non dovesse aiutare a ridurle e queste dovessero essere sempre più continue e intense, allora sarà il caso di consultare il medico.

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