Manovre di Kristeller, danni e conseguenze al bambino

La cosiddetta manovra di Kristeller è un metodo impiegato in ginecologia, che consente di poter velocizzare i tempi relativi alla fase espulsiva del feto. Bisogna prestare particolare attenzione a questa manovra perché può comportare serie conseguenze sia per la futura mamma, sia per il bambino. Ad oggi, l’OMS definisce la manovra di Kristeller come non raccomandata.

Manovre di Kristeller

Sono in molte le donne che raccontano la propria esperienza personale e essere state portate alla fase espulsiva del feto, proprio mediante le manovre di Kristeller. Queste si eseguono spingendo sulla pancia. E’ questo quello che riferiscono le donne che hanno vissuto questa esperienza. La definizione scientifica della manovra di Kristeller è quella di eseguire una pressione sul fondo dell’utero. In questo modo si può consentire, o meglio invitare forzatamente il bambino in grembo, a scendere verso il canale del parto e quindi nascere.

Si tratta di una vera e propria manovra per far partorire la donna. Nota anche in concomitanza dell’uso della ventosa. Chi sperimenta questo metodo, può avere due percezioni differenti dello stesso e del dolore vissuto al momento del parto. Ci sono donne che sono positive a riguardo, perché in questo modo si aiuta il bambino a venire alla luce, senza dover attendere un lungo travaglio. Altre, invece, riferiscono di una sensazione di svuotamento improvviso, percepito come una sorta di violenza o atto forzato. Non in tutti i casi, tuttavia, può essere praticata questa particolare manovra.

Perchè viene eseguita

La manovra di Kristeller viene eseguita in quei casi in cui sia necessario aiutare il bambino a nascere. Infatti, si parla di parto operativo. Ad assistere al momento del parto, ci sono, solitamente, due o tre operatori, vale a dire, l’ostetrica e uno o due altri medici. La manovra va eseguita esclusivamente con la partoriente in posizione supina e con le gambe poste sugli appositi gambali. L’operatore che si trova dalla parte del fianco della donna, a lato del lettino, deve spingere con l’avambraccio sul fondo dell’utero, la parte più alta. Questa pressione deve essere esercitata durante la fase espulsiva, per cui durante la contrazione, in direzione del canale del parto.

La manovra di Kristeller venne usata per la prima volta in Germania, intorno alla metà del 1800. Allora, l’assistenza al parto e la conoscenza riguardanti i meccanismo stessi della nascita erano decisamente scarsi. Oggi, in realtà, l’uso di questa manovra al momento del parto, è al centro di un acceso dibattito.

Danni e conseguenze al bambino

Sono molti gli studi condotti in merito, che hanno evidenziato tutte le possibili conseguenze relative all’applicazione della manovra di Kristeller durante il travaglio. Una percentuale piuttosto alta delle donne che racconta di aver sperimentato la manovra di Kristeller durante il travaglio, riferisce anche di conseguenze piuttosto importanti verificatesi a breve, o a lungo termine. Queste si riflettono sulla salute della madre, ma anche su quella del bambino. Si tratta di conseguenze non proprio da sottovalutare. Al contrario, si parla di danni importanti e permanenti sia sul neonato, che sulla mamma. Solo per riportarne alcuni, c’è il rischio di rottura delle costole per la madre, di lesioni vaginali e perineali, di inversione e rottura dell’utero, nonché il possibile distacco della placenta.

E’ illegale?

Più che di illegalità, l’OMS, nelle sue recenti linee guida, riporta chiaramente come la manovra di Kristeller sia da ritenersi non raccomandata. Come si sa, le linee guida dell’Organizzazione Mondiale della Sanità hanno massima rilevanza a livello scientifico mondiale. Non è raccomandata perché, in realtà, non c’è alcuna evidenza scientifica che, mediante l’utilizzo di questa metodologia, il parto possa essere migliore. Soprattutto, la manovra non garantisce che sia esente da rischi per la madre e per il bambino. Si tratta solo di un modo per accorciare i tempi del travaglio, ma ad alto costo per mamma e bambino.

Inoltre, trattandosi di una pressione esercitata da mano umana, che a volte potrebbe essere eccessiva, c’è il rischio che crei danni permanenti. Non a caso, in alcuni Paesi come l’Inghilterra e la Spagna, è assolutamente illegale applicare questa manovra durante l’assistenza al parto.Si tratta di un reato perseguibile penalmente. Restano, tuttavia, varianti di applicazione delle linee guida dell’OMS che, va precisato, non sono legge, ma solo suggerimenti avanzati da equipe di medici e studiosi a livello internazionale. In Italia la questione è poco chiara. La manovra in realtà, sarebbe vietata da circa trent’anni, ma sono in molte le donne che raccontano di averla subita. Se effettuata da ginecologi esperti, tuttavia, viene riportato di aver eseguito un parto operativo.

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