Generalmente la durata del travaglio va dalle sei alle 12 ore, mentre, con il parto precipitoso la fase del travaglio può durare all’incirca tre ore, con una veloce dilatazione uterina. Questa tipologia di parto si verifica per cause sconosciute, ma per lo più in donne che mostrano un peso fetale di circa 3 kg e nel caso in cui si tratti del secondo figlio.
Parto precipitoso sintomi
Molto spesso le donne raccontano di aver sperimentato un parto fatto in maniera precipitosa. In realtà, questo può verificarsi e avviene anche di frequente, così come in altri casi si può avere un parto con un lungo travaglio per la donna.
Nel caso in cui il parto e la fase di travaglio avvengano in tempi brevi, si parla di parto precipitoso. Quali sono i sintomi per poterlo riconoscere? E’ molto semplice, poiché solitamente, si avvertono delle contrazioni molto frequenti. In questi casi, è sempre consigliabile recarsi in ospedale anche nel caso in cui le contrazioni non siano particolarmente dolorose.
Se la donna avverte il cosiddetto premito, vale a dire la sensazione di dover spingere, ciò può voler dire che la testa del bambino sta spingendo sul retto, ecco perché si ha come la sensazione di dover andare in bagno. Il bambino sta quindi per nascere, ma se si ritiene di non fare in tempo ad arrivare in ospedale, sarà opportuno che la donna resti distesa a letto e si chiami l’intervemto di un’ambulanza.
Parto precipitoso, cosa fare
Per parto precipitoso si intende un parto che abbia una durata inferiore a tre ore, a partire dall’inizio del travaglio, sino al momento dell’espulsione del feto. Questo tipo di parto avviene con una frequenza che è di circa il 10% e si verifica maggiormente tra le donne che abbiano già avuto più parti naturali.
Le cause del parto precipitoso vengono attribuite alla secrezione di ossitocina. Qeust’ultima porta la donna a manifestare contrazioni più intense e frequenti, che portano ad una rapida e completa dilatazione. La percezione del dolore è chiaramente personale, per cui non necessariamente parto precipitoso etuivale a dolore intenso. Può accadere che una donna, trattandosi del secondo parto, non allarmandosi in caso di contrazioni, scelga di aspettare prima di recarsi in ospedale e questo può portare al fatto che il parto avvenga inaspettatamente.
E’ bene, infatti, sapere che dopo il primo parto, in quelli successivi i tempi sono decisamente più ridotti e la dilatazione del canale del parto è più veloce, in quanto i tessuti oppongono minore resistenza. Ecco perché al secondo parto è consigliabile andare in ospedale già sin dall’espulsione del tappo mucoso.
Parto precipitoso in casa
Nel caso in cui, il parto dovesse cogliere la futura mamma di sorpresa e avvenire in casa, ancor prima dell’arrivo dei medici, non si dovrà fare altro che avvolgere il bambino in un lenzuolo pulito e poggiarlo sul seno della mamma. A questo punto bisogna poi attendere i soccorsi.
Importante però non tagliare il cordone ombelicale. Infatti, è consigliato non effettuare subito il clampaggio del cordone, ancor più in tale situazione, in cui il bambino non era adeguatamente preparato per nascere ed è stato colto alla sprovvista, come la madre. Questo, perché come si sa, il cordone ombelicale per alcuni minuti, pulsando, garantisce al piccolo l’ossigeno di cui ha bisogno.
Parto precipitoso in ambulanza
In altri casi, può accadere che il parto avvenga con contrazioni che si susseguono in modo intenso e ravvicinato, in brevissimo tempo, all’incirca mezzora, per cui se l’ospedale dista un bel po’ dal luogo in cui si trova la futura mamma, il travaglio, così come anche il parto, possono avvenire a bordo di un’ambulanza.
Ecco allora che spetta al personale del 118 verificare se la testolina del bambino sia o meno già visibile, in modo da valutare se il trasferimento in ospedale sia possibile, oppure se aiutare la mamma a far nascere il bimbo direttamente in ambulanza.
Parto precipitoso conseguenze per il figlio
Nel caso in cui avvenga il parto troppo velocemente, gli eventuali rischi per il feto sono rappresentati fondamentalmente dalle condizioni in cui viene alla luce. Potrebbe accadere che, durante la fase di espulsione, il bambino subisca dei traumi cranici, oppure che si verifichi la rottura del cordone ombelicale.
In caso di parto precipitoso, può avvenire che il medico non faccia in tempo ad intervenire, poiché al suo arrivo il feto è già nato. Mentre, nel caso in cui giunga per tempo, potrebbe sedare le contrazioni somministrando dei farmaci appositi nella fase di espulsione del feto. In tal modo, si protegge il perineo per prevenire delle gravi lacerazioni, evitando traumi al bambino.
Tuttavia, è importante precisare che una donna che abbia avuto un parto precipitoso, è necessario che successivamente possa avere adeguata assistenza medica e che venga ricoverata in ospedale per la sutura di eventuali lacerazioni.