Respirazione durante il parto

La respirazione durante il parto può essere un valido aiuto per non sentire in maniera eccessiva il dolore dato proprio dal travaglio. Ci sono alcune tecniche specifiche da seguire che consentono di attenuare appunto il dolore, come la respirazione diaframmatica. Vediamo in dettaglio.

Respirazione durante il parto

E’ fondamentale mantenere una corretta respirazione durante tutta la fase del travaglio, perché in questo modo si può attenuare la sensazione di dolore. La cosa importante, come spesso consigliano, è quella di rilassarsi e fare un bel respiro profondo, ma chiaramente non basta. Durante i corsi di preparazione al parto, infatti, viene insegnato alle future mamme il modo di gestire il dolore del travaglio, dato proprio dalle contrazioni.

Come respirare correttamente

Nella fase del travaglio è fondamentale mantenere una respirazione diaframmatica. Cosa vuol dire?Come si sa, il diaframma è quello strato di tessuto che separa il torace dall’addome. Avere una respirazione diaframmatica significa fare in modo che il respiro parta proprio da questa area del torace, emettendo dei respiri profondi e carichi di ossigeno. In questo modo si potrà avere un beneficio sia dal punto di vista fisico, sia da quello psicologico. Imparare a respirare in questo modo, fa in modo che l’apertura del diaframma, sia legata ai muscoli pelvici, per cui si può favorire l’uscita della testolina del bambino, in quanto i muscoli pian piano assecondano il movimento.

Tecniche per rilassarsi durante il parto

Esistono diverse tecniche da utilizzare per respirare in modo corretto durante il parto e favorire così il travaglio, gestendo anche meglio il dolore. Inspirando, quindi portando all’interno dei polmoni l’aria, si può favorire un enorme apporto di ossigeno ai tessuti. Questo aiuta a potersi rilassare ed essere adeguatamente concentrate. Non solo, poiché espirando lentamente, consente di controllare questa importante fase del parto, favorendo di conseguenza la produzione di endorfine nell’organismo. Si tratta di ormoni utili per tenere a bada il dolore, riducendone la percezione stessa e favorendo anche la concentrazione. Si possono anche fare degli specifici esercizi che aiutano a concentrarsi su altro, spostando l’attenzione dalla sensazione di dolore. Importanti anche le tecniche di rilassamento muscolare. Durante le fasi di spinta nel parto per assecondare le contrazioni è importante attendere che la cervice sia dilatata di almeno nove centimetri. Se si dovesse cominciare a spingere prima, si rischiano delle lacerazioni importanti. Si deve cominciare a spingere solo quando l’ostetrica dice che è il momento di farlo, in tali momenti, la respirazione ha un ruolo fondamentale per l’espulsione del bambino, poiché aiuta ad avvertire il dolore in modo attenuato, aumentando anche l’efficacia stessa della spinta. Ecco allora che è importante che la respirazione sia diaframmatica, concentrando la spinta verso il basso ventre, insipirando a livello del diaframma ed espirando mentre si spinge. Anche il perineo in questo modo può rilassarsi. Per poter avere una maggiore consapevolezza del proprio corpo durante il travaglio, è consigliabile appoggiare le mani sulla parte inferiore della pancia e respirare lentamente, inspirando profondamente. E’ un ottimo esercizio che mette in sintonia col proprio corpo ed aiuta anche a rilassarsi durante il parto.

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