Quando si parla di capoparto si intendono le prime perdite post partum. Una donna in gravidanza sa bene che il proprio corpo per nove mesi subirà grandi trasformazioni, più interne che esterne! Vediamo nel dettaglio.
Capoparto quando?
I cambiamenti non hanno fine con la nascita del bebè! In particolare l’utero dopo il parto lavorerà intensamente per ripristinare la propria condizione antecedente la gravidanza, ne conseguiranno appunto le prime mestruazioni dopo il parto. Per chi non allatta il capoparto si presenterà dopo 40/50 giorni, altrimenti anche dopo alcuni mesi.
Capoparto sintomi
I sintomi variano da donna a donna. Tendenzialmente l’allerta scatta quando si presentano segnali simili a quelli del classico ciclo mestruale. Il capoparto si può manifestare con dolori all’utero, alle ovaie e con perdite marroni abbondanti. In alcuni rari casi il dolore è percepito quasi come un travaglio. La maggior parte delle donne in genere se la cava semplicemente con un flusso molto intenso.
Capoparto durata
Come già detto, il primo ciclo dopo il parto è tendenzialmente abbondante e di durata normale, 4 o 5 giorni. La motivazione del capoparto abbondante risiede probabilmente nell’endometrio ispessito: conseguenza tipica dell’amenorrea, ovvero dell’assenza di mestruazioni. Dopo questo primo ciclo, le mestruazioni successive tornano a presentarsi in modo normale. Addirittura può capitare che chi in precedenza aveva un ciclo irregolare, dopo il parto si ritrova in una condizione più equilibrata.
Capoparto e allattamento al seno
La regola vuole che la prolattina, l’ormone della lattazione, vada in netto contrasto con gli estrogeni, tipici del ciclo mestruale. Tuttavia, può capitare che molte donne vadano incontro al capoparto in allattamento. Ciò potrebbe dipendere da un’irregolarità nella produzione della prolattina. Per la donna che allatta se il capoparto arriva con anticipo ci saranno maggiori probabilità di avere in futuro cicli anovulatori.
Capoparto dopo cesareo o aborto
Dopo un aborto il ritorno del ciclo può avvenire in modo piuttosto differente rispetto a quanto sopra descritto. Molto dipenderà, infatti, anche dal modo in cui è stata interrotta la gravidanza. Occorre tenere presente che la perdita del feto può generare uno scombussolamento anormale degli ormoni, un po’ per la condizione fisiologica in sé un po’ per lo stress. A livello generale il capoparto dopo un aborto nel primo trimestre si presenta da un mese fino a tre mesi dopo l’evento, con flusso abbondante e di durata di circa una settimana. Qualora l’aborto sia avvenuto attraverso una procedura chirurgica, il flusso potrebbe risultare meno abbondante e durare all’incirca solo tre giorni. Dopo un cesareo, invece, la neomamma rischia di avere perdite più lunghe, che non vanno confuse con il primo ciclo. Solo al termine di queste, si potrà attendere il capoparto.
Cosa fare se non arriva il capoparto
Dolori mestruali ma niente ciclo? Come premesso, l’allattamento in questo contesto fa la differenza. Per le donne che allattano non è raro dover attendere diversi mesi prima che si verifichi il capoparto. Complessivamente, dunque, i ritardi risultano piuttosto normali. A ogni modo se l’assenza di mestruazioni si prolunga, il primo passo è rivolgersi al proprio ginecologo e procedere con un’ecografia all’endometrio. Per il resto, bisogna attendere almeno un mese dal termine dell’allattamento, a meno che sintomi e ciclo non compaiano prima.
Capoparto e dimagrimento
Gli esperti tendono a smentire la comune convinzione che al sorgere del capoparto si inizi a perdere peso. Non vi è, effettivamente, una connessione scientifica tra le due cose. Partiamo innanzitutto dal presupposto che, durante la gravidanza, il peso corporeo aumenta per forza di cose e che le tempistiche per ritornare in forma sono chiaramente soggettive. Piuttosto, il peso può essere legato all’allattamento. Questa fase comporta, infatti, l’ingrossamento della ghiandola mammaria, una maggiore quantità di fluidi in circolo nell’organismo e una conservazione di energia più elevata necessaria alla produzione del latte. Tuttavia, sia in gravidanza che durante l’allattamento una sana alimentazione e un po’ di movimento fisico, coerente con la propria condizione, possono aiutare a perdere più velocemente i kg in eccesso. In conclusione, il capoparto non fa dimagrire. Piuttosto si può affermare che la donna, in un certo senso, si sgonfia.
Lochiazioni o perdite post partum
A proposito di perdite, è bene ricordare che nel periodo immediatamente successivo al parto tutte le donne hanno delle perdite, dette lochiazioni. Si tratta di un normale processo fisiologico che si presenta con un sanguinamento vaginale molto simile, nel colore e nella consistenza, a quello del ciclo. La causa delle lochiazioni risiede nell’eliminazione dei residui della placenta e di cellule epiteliali. Le lochiazioni durano all’incirca tre settimane. Durante i primi 5 giorni, il flusso è più abbondante e va via via scemando. Ad ogni modo, vi sono casi in cui tali perdite possono durare anche oltre 40 giorni.