Uno dei desideri più diffusi tra le coppie in cerca di una gravidanza è senz’altro capire quando si scopre se è maschio o femmina. Dall’esito positivo del test di gravidanza, fino al giorno dell’esame che svelerà il sesso del nascituro, l’attesa sarà ricca di pensieri ed emozioni. Naturalmente, per una futura mamma, è molto importante essere a conoscenza di tutte le tappe che la porteranno fino al parto.
Sesso del nascituro
Tante coppie parlano già di quando si scopre se è maschio o femmina, ancor prima di decidere di metter su famiglia! Spesso ci ritrova ad esprimere la propria preferenza sul sesso del nascituro, che a volte può non essere condivisa dal partner.
Ed è proprio sulla base dei desideri che ognuno di noi ha che si scatenano tutta una serie di pronostici e scommesse anche tra famigliari ed amici. Come tutti sappiamo, per scoprire il sesso del bambino esistono anche miti e leggende, che però hanno ben poco a che fare con la scienza.
Una cosa è certa: che si desideri un maschio o una femmina, l’amore sboccerà sicuramente non appena avrete tra le braccia il vostro bebè.
A quante settimane se è maschio o femmina
Per sapere con certezza il sesso del nascituro esistono oggi diversi esami che lo determinano con alta probabilità. E’ importante però fare l’esame in questione nel momento giusto della gravidanza. Anche se, senza dubbio, la curiosità è forte già dal giorno in cui si scopre di essere incinta.
Il momento di quando si scopre se è maschio o femmina va collocato a partire dal secondo trimestre di gravidanza. La donna dovrà eseguire un esame chiamato ecografia morfologica, che si fa precisamente tra la 20esima e la 22esima settimana.
Molti neogenitori, in accordo con il ginecologo che segue la gestazione, possono decidere di fare la morfologica prima, tra la 15esima e la 16esima settimana. Anche in questo periodo, infatti, potrebbe essere possibile vedere il sesso del bambino, ma con meno esattezza.
Ad onor del vero, effettivamente, non è scientificamente esatto dire che il sesso del nascituro si veda al terzo mese. Piuttosto, si può affermare che, con le normali ecografie di controllo, si può essere fortunati o meno. Molto, infatti, dipende dalla posizione del bambino.
Esistono inoltre anche degli esami del sangue che permettono di vedere il sesso del bebè, e che possono essere eseguiti dalla 10ima settimana. Si tratta però di analisi molto costose, scelte principalmente da mamme che hanno più di trentacinque anni. La loro esecuzione è inoltre indicata per quei genitori che, nella loro storia familiare, presentano anomalie genetiche.
Calcolo delle probabilità
Tanti genitori, prima di attendere quando si scopre se è maschio o femmina, si interrogano sulle probabilità che il loro bambino abbia di essere un lui o una lei.
Partiamo dal presupposto che le probabilità matematiche sono cinquanta e cinquanta, anche se i dati statistici ci mostrano che, a livello mondiale, nascono più femmine che maschi.
Se nell’attesa di sapere il sesso del nascituro vi volete dilettare con i metodi casalinghi, tra le credenze popolari più famose c’è quella della forma della pancia. Si dice che se la pancia della mamma protende in avanti, sarà un maschio.
Ovviamente, si tratta solo da miti e leggende. Quel che è certo, e che non tutti sanno, è che è il papà a determinare il sesso del bambino!