Quando giunge il momento dello svezzamento, bisogna pensare a come fare il brodo vegetale per neonati, in modo da includere tutti gli ingredienti utili e fondamentali per una sana e corretta alimentazione. Solitamente, lo svezzamento inizia intorno ai sei mesi del piccolo. E’ questo il momento in cui il bambino comincia ad assaporare le varie pappe.
Brodo vegetale per neonati
Una volta che il bambino abbia compiuto sei mesi, è il momento di cominciare a pensare allo svezzamento e alle pappe. Gran parte delle mamme, in questa fase scelgono di seguire lo svezzamento tradizionale, per cui si cominciano a preparare dei brodi vegetali che comprendono diverse verdure. Il brodo, infatti, deve contenere vari elementi nutritivi per proporre al bambino nuovi sapori, in modo che con il tempo possa seguire un’alimentazione sana e soprattutto completa.
Nella prima fase dello svezzamento, si comincia preparando il brodo o la pappa per il pranzo. Mentre, nel corso della giornata si continua con il latte. Dopo circa un mese dallo svezzamento, si può cominciare a dare al bambino la pappa anche per cena. Il primo punto di partenza per qualunque pappa è il brodo vegetale.
A questo si uniscono poi le creme, come quella di riso, di mais, per poi cominciare con il semolino e le prime minestrine. Col tempo si passerà poi anche a carne, pesce e formaggi, ma dietro consulto del proprio pediatra. Sarà lui ad indicare, mese per mese tutti gli alimenti da introdurre.
Quali verdure usare
Le verdure fondamentali utilizzate per lo svezzamento e il brodo vegetale sono essenzialmente le patate, le carote, il sedano e le zucchine. A distanza di un mese, si potranno poi aggiungere le altre verdure. I pediatri consigliano di aggiungere una nuova verdura differente di settimana, in settimana, in modo anche da valutare quali siano le reazioni del bambino. Da fare quindi attenzione ad eventuali reazioni allergiche ad alcuni alimenti. Dopo circa un mese, quindi, si potranno introdurre anche carciofi, fagiolini, piselli, spinaci, bietole, zucca, cipolla, finocchio e lattuga.
Bimby o pentola a pressione?
A scelta, si potrà preparare il brodo vegetale utilizzando la pentola a pressione oppure il Bimby. Se si usa quest’ultimo, si possono inserire nel brodo vegetale zucchine, carote, patate, sedano, sale e un litro d’acqua. Sarà il Bimby a fare tutto, lasciando cuocere a 100°, per circa 30 minuti. Una volta terminato, basterà scolare il brodo e frullare la verdura rimasta.
Se non si dispone di molto tempo, per velocizzare il tutto è possibile usare una pentola a pressione. Il procedimento di preparazione del brodo vegetale è essenzialmente lo stesso, con tempi ridotti. Basterà inserire le verdure nella pentola, aggiungere 3 dosi di acqua. Si mette la pentola sul fuoco, abbassandolo al minimo e si lascia cuocere il tutto per circa 12-15 minuti.
Per quanto tempo si conserva
Il brodo vegetale può essere tranquillamente conservato in frigo per 24 ore. Chiaramente, l’ideale sarebbe riuscire a prepararlo quotidianamente, ma se non si ha molto tempo a disposizione, lo si può preparare e lasciare in frigo, da utilizzare all’occorrenza. Con circa un litro di acqua, si potranno preparare 5 o 6 porzioni di brodo vegetale. Se si dovesse riuscire a prepararlo tutti i giorno, è sufficiente ridurre le quantità da preparare. In alternativa, si potrà anche conservare in freezer per tempi più lunghi.
Ricetta per fare il brodo vegetale
La ricetta per preparare un buon brodo vegetale parte dalla scelta di verdure freschissime. Basta lavarle e privarle della buccia. Si immergono poi in un litro di acqua, si tagliano a pezzetti o si possono anche lasciare intere. A scelta, si può usare l’acqua del rubinetto se non è eccessivamente calcarea, oppure si usa dell’acqua confezionata perché più leggero per lo stomaco di un neonato. Non si aggiunge sale al brodo vegetale, ma si lascia bollire il tutto per circa un’ora.
La prima pappa deve essere di solo brodo vegetale, senza verdure. Dopo una settimana, si potranno aggiungere le verdure al brodo, ricordando che è più opportuno passarle, piuttosto che frullarle, in modo da non far entrare troppa aria.