Neonato senza pannolino, si può crescere?

E’ assolutamente possibile crescere un neonato senza pannolino. Ad affermarlo è uno studio condotti da alcuni medici americani i quali, inoltre, sostengono anche che crescere un bimbo senza pannolino aiuti ad evitare alcune problematiche cutanee come eritemi e arrossamenti.

Crescere un neonato senza pannolino

La possibilità di fare crescere un bambino senza pannolini aiuterebbe a risparmiare un bel po’ di euro. Basta pensare a quanti ne servano nei tre anni vi dita del bambino, un’infinità! Tutta immondizia che, tra le altre cose, non fa che accrescere il tasso di inquinamento terrestre. Proprio questo tema ha portato alcuni medici americani a seguire un progetto nel quale si sperimenta proprio la crescita del neonato, senza l’uso dei pannolini, o come viene indicato in inglese, il diaper-free. Si tratta, chiaramente, di un metodo che non può essere messo in pratica in qualunque contesto, come ad esempio un asilo, ma lo si potrebbe attuare in casa. In questo particolare metodo non si utilizza né i pannolini usa e getta, né quella lavabili, in modo da evitare qualunque forma di inutile spreco, sia per l’ambiente, sia per i genitori stessi. Ecco quindi che si sceglie di non utilizzare alcuna forma di pannolino, ma di ricorrere alla comunicazione non verbale.

Questo metodo si fonda essenzialmente sul rispetto dei tempi del bambino e delle sue reazioni, oltre che della capacità da parte dei genitori di riconoscere quando sia il momento per lui di fare la pipì o la cacca. Ad esempio, i genitori possono riconoscere dai rossori del viso o da alcune particolari smorfie del bambino quando sia il momento di evacuare. Imparando a riconoscere questi semplici segnali, è possibile portare il bambino in bagno invece di lasciargli fare i bisogni nel pannolino.

Non solo, si può anche abituare il bambino ad associare lo stimolo o l’atto di fare la pipì o defecare, ad un particolare suono, fischio o mormorio. Molti bambini imparano quindi a mettersi in posizione di fare i loro bisogni, più lo stimolo sonoro, che sia un fischio o altro, per giungere all’evacuazione.

Contrariamente a quello che si possa credere, i bimbi evacuano con una loro specifica tempistica, non lo fanno mai a caso nel corso della giornata. Solitamente, questo avviene subito dopo essersi svegliati, oppure dopo la pappa. Per appurare l’efficacia di questo metodo, alcuni si è notato che portando il bambino sul vasino tutte le volte appena sveglio e dopo la poppata, accompagnando l’evacuazione con un fischio, era possibile fare in modo che il bambino facesse i suoi bisogni, senza necessità di usare il pannolino. Con il tempo, chiaramente, il bambino impara a rispondere in automatico allo stimolo esterno. E’ del tutto ovvio che può accadere che si sbagli ad interpretare i segnali che arrivano dal piccolo, per cui in certi casi si va incontro a qualche piccolo incidente. L’importante è continuare seguendo sempre la stessa linea, affinché il bambino possa abituarsi sempre più.

E’ chiaro che un nido o un asilo potrebbero avere problemi a gestire una situazione simile. Anche nel caso in cui si dovesse lasciare il bambino alla babysitter, questa potrebbe non essere in grado di comprendere i piccoli segnali che arrivano dal piccolo e rischiare degli incidenti di percorso. Sono tutte problematiche che vanno considerate, nel momento in cui si decidere di adottare questo metodo. Tuttavia il metodo diaper-free potrebbe essere un’ottima soluzione per evitare di lasciare il bambino a contatto con il pannolino sporco e con il rischio che si irriti la pelle o infezioni al tratto urinario. Tutto questo potrebbe tranquillamente essere evitato con questo metodo.

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