E’ utile parlare inglese ai neonati perché alla loro primissima età dispongono di una più elevata capacità di apprendere una lingua che viene continuamente udita. Già in età infantile, infatti, si è perfettamente in grado di distinguere i suoni che giungono dal mondo esterno, notando le differenze nella pronuncia o l’intonazione della voce. Per questa ragione, può essere utile introdurre una seconda lingua quando sono piccolissimi. In questo modo, si potrà avere un ottimo sviluppo delle loro capacità intellettive e linguistiche.
Parlare inglese ai neonati
In realtà, sin da quando il bimbo è in grembo è possibile parlargli in inglese. Si abituerà, in questo modo, a udire la voce della mamma e imparerà a distinguerla dalle altre voci. Si potrà quindi cantare qualche canzone in inglese oppure semplicemente fargli ascoltare della musica.
Se abituati al bilinguismo sin da piccoli, i bambini sono in grado di rispondere velocemente agli stimoli esterni, sviluppando le proprie capacità cognitive. Non a caso, si può notare come nel confronto tra bambini monolingue e bimbi bilingue, questi ultimi hanno una maggiore velocità di apprendimento non solo per quanto riguarda i nuovi termini, ma anche in tutto ciò che attrae la loro curiosità e attenzione.
Ma in che modo si può insegnare inglese ai neonati? Vi sono tantissimi metodi in realtà, ma vale sempre la regola che non bisogna mai forzare il bambino a fare un qualcosa su richiesta. E’ bene lasciare che sia lui stesso a voler interagire con l’esterno, anche per quel che riguarda la produzione linguistica.
Come insegnare inglese ai neonati
Vi sono moltissimi metodi per insegnare inglese ai più piccolini. Un esempio semplicissimo potrebbe essere quello di acquistare dei CD musicali con canzoncine e filastrocche divertenti in inglese. Il bambino dovrà pian pianino acquisire familiarità con i suoni della lingua. Pertanto, sarà bene fargli ascoltare ripetutamente le canzoncine e magari provare a cantarle insieme a lui.
Chiaramente, per un genitore che parla benissimo l’inglese, sarà più semplice rapportarsi al bambino, mentre chi ha una conoscenza più scolastica potrebbe fare un po’ più di fatica. Importante, quindi, è che i genitori scelgano l’approccio linguistico più adatto anche al loro livello di conoscenza della lingua. Esistono, tuttavia, moltissimi libri in inglese per bambini, dotati di appositi CD e anche DVD di cartoni o film in inglese.
Si potrebbe anche far abituare il bambino ad associare i momenti di gioco con l’apprendimento dell’inglese. Quindi quando si gioca si parla solo in inglese. Ci sono anche molti giochi da tavola in inglese per bambini e si possono anche scaricare delle App divertenti per tablet. Molto utile anche portare il bambino in vacanza in luoghi dove è indispensabile parlare inglese.
CD musicali e DVD
Decisamente utile è far ascoltare al proprio bambino delle canzone e filastrocche in inglese, lasciandolo canticchiare davanti la tv o in giro per casa, imitando i suoni che ascolta. Ottimo anche abituarlo a guardare i cartoni in inglese, magari quando sarà un pochino più grande.
Ascoltare più volte al giorno le canzoni in inglese, anche mentre è impegnato a fare altre attività, lo aiuterà a sviluppare le sue conoscenze linguistiche. Da evitare di far ascoltare al bambino i CD in inglese mentre legge o guarda la tv, perché potrebbe creare confusione in lui sulla pronuncia dei suoni.
Libri e filastrocche in inglese
Quando il bambino sarà un po’ più grande, potranno tornare utili i libri con immagini e filastrocche in inglese. Ancor meglio se, prima di andare a dormire, gli si canta o legge una filastrocca in inglese, parlando con lui. Se si abitua il bambino a parlare in inglese, pronunciando un termine prima in italiano poi in lingua, imparerà spontaneamente a utilizzare le varie parole e in modo del tutto naturale. Se non è abitudine dei genitori parlare inglese, si potrà limitare l’uso della seconda lingua solo in alcuni specifici momenti della giornata. Diventerà una sorta di routine quotidiana per tutta la famiglia.
Un’esperienza di gioco
Fondamentale non far sentire al bambino l’apprendimento della lingua inglese come fosse un’imposizione. I genitori non dovrebbero porsi come insegnanti nei confronti del bambino, ma dovrebbe far passare l’apprendimento come un qualcosa di assolutamente naturale e spontaneo. Deve essere un momento di condivisione costruttiva, un’esperienza utile, ma soprattutto divertente e non noiosa. Ecco allora, che potrebbe essere d’aiuto far vivere l’inglese al bambino come un’esperienza ludica tra coetanei, senza l’intervento dei genitori.