Pisellino del neonato: quando si apre e come pulirlo

L’igiene del pisellino del neonato è forse una delle preoccupazioni che assillano le neomamme. Questo perché il prepuzio nei bambini appena nati è piuttosto lungo e si chiude lasciando appena lo spazio per fare pipì. Quindi non è possibile scoprire il glande. Ecco perché ci si chiede come pulirlo. Vediamo alcuni consigli utili su cosa si debba fare per mantenere l’igiene del piccolo, ma in maniera delicata.

Pisellino neonato

Nel neonato è praticamente impossibile scoprire il glande, retraendo il prepuzio poiché la pelle ricopre il glande. Negli adulti, invece, il prepuzio è più corto e dotato di un orifizio abbastanza grande che permette la fuoriuscita del glande. La questione dell’igiene del pisellino del neonato crea spesso ansia nei neogenitori. Al contrario, bisogna comprendere che nei bambini la conformazione anatomica della parte intima è completamente diversa. Nel neonato il pene è rivestito da uno strato di pelle che va dal pube fino al glande. Per cui, il prepuzio si distacca dal glande solo nel corso dei mesi o anni, attraverso un lento e graduale scollamento, al termine del quale la pelle del prepuzio si dovrà ritrarre verso l’addome.

Aprire il pisellino chiuso?

Affinché si possa aprire, è necessario attendere i suoi naturali tempi. Il pisellino è chiuso perché chiaramente non deve avere al momento alcuna funzione sessuale. I medici ritengono che sia chiuso anche perché in questo modo resta al riparo da feci e urina. Il passaggio naturale in cui il pisellino del bambino avrà la morfologia di quello di un adulto avverrà nella pubertà, momento nel quale acquisisce anche la capacità di riprodursi e avere rapporti sessuali. Se al bambino non viene tirata giù la pelle del prepuzio, questo processo avverrà da solo come un normale mutamento fisiologico poco prima della pubertà. Si tratta, in ogni caso, di un momento non uguale per tutti i soggetti. Pertanto, in alcuni bambini può avvenire intorno ai 6 o 7 anni, mentre in altri anche più tardi.

I dubbi maggiori dei neogenitori sul pisellino chiuso riguardano l’igiene e la sua cura. Non tutti i medici sono d’accordo sul fatto di intervenire per modificare l’anatomia del pisellino del bambino sin dall’infanzia. Si tratterebbe di un intervento esterno, eseguito dal pediatra o dai genitori, per forzare in qualche misura il prepuzio affinché possa ritrarsi. Questo potrebbe provocare dei danni al pisellino, in alcuni casi anche il dolore per via della lacerazione cutanea che ne consegue.

Sarà comunque il pediatra a controllare la naturale evoluzione di questo distacco tra prepuzio e glande. Se questo non dovesse avvenire prima dell’inizio della pubertà, sarà lo stesso pediatra ad indicarvi l’applicazione di una lozione cortisonica per facilitare il distacco. Se, anche in questo modo, non dovesse cambiare nulla, allora potrebbe essere necessario l’intervento di un chirurgo.

Pisellino rosso e gonfio?

Quando si interviene forzatamente per effettuare lo scollamento della pelle tra prepuzio e glande, può accadere che si formino dei ristagni di urina nel tratto distaccatosi. Data però l’impossibilità di lavare in maniera corretta il glande, per via di un parziale accollamento dei due tratti, il pisellino può risultare infiammato anche con comparsa di pus, dolore e tumefazione a carico dei tessuti. Per questa ragione è sempre meglio evitare le manovre forzate di distaccamento del prepuzio, che in questo caso rappresenta una sorta di protezione del glande.

Pulizia pisellino

Se il pisellino resta quindi chiuso, senza lo spazio tra prepuzio e glande, sarà molto più facile pulirlo, poiché non vi è lo spazio dove potrebbe fermarsi lo sporco, a parte piccole secrezione che con il bagnetto vanno via da sole.

Bruciore al pisellino

Poiché in questa fase non è ancora avvenuto lo scollamento, risulta più facile pulire il pisellino durante il bagnetto. Tuttavia si possono verificare fenomeni di irritazione e arrossamenti. Se si tratta di un semplice bruciore, sarà sufficiente pulire il pisellino e poi applicare una lozione delicata, che sarà lo stesso pediatra a indicare. Se si è di fronte a un pisellino arrossato in modo particolare e vi fossero anche delle secrezioni giallastre nell’area dei genitali, sicuramente il bambino avvertirà un’intensa sensazione di bruciore. In questo caso bisogna fare attenzione, perché potrebbe trattarsi di balanite, una tipica infiammazione causata proprio dal ristagno di pipì nell’area tra il prepuzio e il glande, che porta poi a forme batteriche più importanti.

Nel caso in cui l’infiammazione dovesse interessare anche la parte esterna dell’area genitale, potrebbe trattarsi di fimosi. Spesso è proprio la fimosi a causare il fenomeno infiammatorio, per via del ristagno di urina. La fimosi non è altro che un’aderenza tra il glande e il prepuzio. In molti casi è una sorta di meccanismo protettivo verso l’acidità contenuta nelle urine. In ogni caso non vi è nulla di particolarmente preoccupante, sarà lo stesso pediatra a indicare la corretta terapia da seguire con lozioni a uso topico che abbiano un effetto antibatterico. Se si vogliono utilizzare anche rimedi del tutto naturali si può lavare il bambino con acqua e bicarbonato.

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