Il primo sorriso di un bambino è un momento che resterà per sempre impresso nel cuore dei genitori, ma i sorrisi dei neonati non sono tutti uguali e a ogni fase della crescita corrisponde un sorriso diverso.
Quando i neonati iniziano a sorridere volontariamente
Un bambino comincia a sorridere fin dalla sua prima settimana di vita, ma questi sorrisi non sono consapevoli. Si tratta ancora di reazioni involontarie a stimoli esterni che il suo cervello registra come piacevoli. Per questo i neonati spesso sorridono dopo la poppata. In questa fase il sorriso è poco più di uno stiramento delle labbra.
In seguito, quando il bambino ha ormai un maggiore controllo dei muscoli facciali, il sorriso diventa più convinto: tutti i muscoli del viso si tendono e gli occhi acquistano più luce. Tra le sei e le otto settimane il bambino sorride volontariamente in risposta a situazioni positive, ma è solo verso i sei mesi che i bambini iniziano a rivolgere un sorriso consapevole a persone specifiche, perché a questo punto la loro vista è abbastanza sviluppata e gli permette di riconoscerle.
Quando un neonato sorride nel sonno
Sorridere nel sonno è un fenomeno molto diffuso tra i neonati. Anzi, appena dopo la nascita, è più probabile che un bambino sorrida nel sonno che da sveglio. Questi sorrisi sono legati alle stimolazioni che il sistema nervoso subisce durante la fase REM del sonno e infatti sono accompagnati da rapidi movimenti degli occhi sotto le palpebre. I sorrisi durante il sonno diventano sempre meno frequenti con la crescita e si è osservato che sono più comuni tra i bambini nati prematuri rispetto a quelli nati a termine.
Se un neonato sorride sempre
Dopo i due mesi, il sorriso di un bambino indica uno stato di benessere. È il modo in cui comunica al genitore che va tutto bene, che ha mangiato a sufficienza e si sente al sicuro. Quindi, se un neonato sorride sempre, di solito è segno di salute e buonumore. Alcuni studi tuttavia suggeriscono che, a parità di condizioni, i maschietti sorridano più spesso delle femminucce.
Se un neonato non sorride
L’assenza dei primi sorrisi di un neonato non implica necessariamente che il bambino sia infelice o non stia bene. Ogni percorso di crescita è diverso e alcuni bambini raggiungono questa tappa con qualche settimana di ritardo. Per incoraggiarlo a sorridere, provate a stimolarlo. Cercate spesso il contatto visivo, parlategli e sorridetegli durante tutta la giornata, così che lui possa imitarvi. Fategli espressioni buffe e imitate suoni e versi di animali, oppure provate a solleticargli la pancia, ma fate attenzione a non esagerare. Siate pazienti. Se il bambino non sorride entro i tre mesi, fatelo presente al vostro pediatra.
Quando i neonati iniziano a sorridere con la voce
Intorno ai due mesi, i bambini possono cominciare a emettere vere e proprie risate in risposta ad alcuni stimoli, come ad esempio il solletico o il bagnetto. Si tratta comunque di risposte a interventi attivi da parte di un genitore. A partire dai quattro mesi, invece, i bambini iniziano a ridere e a sorridere con la voce anche in risposta a rumori particolari, suoni divertenti e movimenti veloci.