Fin dal momento della nascita il corpo di un neonato subisce forti sollecitazioni e deve adattarsi a un mondo diverso da quello che conosceva all’interno dell’utero della madre. Per renderci conto dei cambiamenti che subirà durante la crescita, basta prendere in considerazione quante ossa ha un neonato rispetto a un adulto. La differenza potrebbe sorprenderci.
Quante ossa ha un neonato
La struttura scheletrica di un neonato è molto diversa rispetto a quella di un adulto. Le ossa del neonato infatti sono molto più numerose: mentre negli adulti ci sono circa 206 ossa, i bambini ne hanno più di 300. La maggior parte di esse non si è ancora pienamente formata e si salderà con quelle adiacenti soltanto crescendo. Lo spazio tra un osso e l’altro è composto da una sostanza cartilaginea che offre una maggiore flessibilità e permette allo scheletro di allungarsi e piegarsi senza danneggiare gli organi interni. Per questo motivo le ossa dei bambini sono anche più resistenti alle fratture.
Un noto esempio di questo fenomeno sono le cosiddette fontanelle. Nel cranio di un neonato ce ne sono sei, ma la più grande ed evidente si trova in cima alla fronte. Si tratta di fessure tra le ossa che compongono il cranio del neonato. Queste fessure permettono alla testa del bambino di comprimersi per passare attraverso il bacino della madre al momento del parto e di allargarsi con la crescita del cervello. Soltanto quando il cervello avrà raggiunto la sua grandezza definitiva, la cartilagine calcificherà saldando un osso all’altro.
Assenza di rotule nei neonati
Un’altra differenza tra lo scheletro dei bambini e quello degli adulti è l’assenza di rotule, che nei bambini sono sostituite da strutture fatte di cartilagine. Le rotule di solito compaiono dopo i primi sei mesi di età e per questo alcuni bambini cominciano a gattonare soltanto successivamente, mentre prima preferiscono spostarsi trascinandosi sul sedere.