La cacca del neonato è spesso motivo di allarmismo da parte delle neomamme, perché può avere colori e caratteristiche molto diverse, soprattutto in relazione a quello che il bambino mangia. Spesso il colore e la consistenza sono anche influenzati da squilibri nella flora batterica del suo intestino o, in alcuni casi, potrebbe anche essere sintomo di lievi infezioni.
Cacca neonato
Le feci dei bambini che sono allattati al biberon, quindi con latte artificiale, possono apparire di colore molto scuro, solitamente, tendente dal verdastro al marrone. In alcuni casi possono raggiungere una colorazione marrone definitiva solo quando il bambino inizia ad assumere alimenti solidi. Questo in genere avviene dopo i sei mesi. Il diverso colore delle feci può essere associati a particolari squilibri intestinali o patologie specifiche. Nel caso di un bambino allattato esclusivamente al seno, egli farà sempre la cacca liquida o comunque molto molli. Dopo i suoi primi 6 mesi di vita, quando cioè inizierà a mangiare cibi solidi, bisognerà fare particolare attenzione solo se farà sempre la cacca nera o comunque molto scura. In tal caso sarò opportuno consultare il medico. Vediamo ora le varie colorazioni della cacca del neonato, per comprendere meglio a quali problematiche possano associarsi.
Colore cacca neonato
Dal momento della sua nascita e nel corso della sua crescita, la cacca del bambino assumerà differenti colorazioni, in risposta alla sua alimentazione e a possibili squilibri nella flora batterica dell’intestino. Si passerà dal meconio di colore nero dei primissimi giorni di vita, al giallo vivo per via del latte materno, al giallo senape o marroncino quando si passerà al latte artificiale con l’allattamento misto. Quando giunge poi la fase dello svezzamento, i colori della sua cacca saranno ancora di più. Non bisogna lasciarsi prendere dall’ansia durante il cambio del pannolino, perché è del tutto normale. Infatti, il cambiamento del colore e della consistenza della cacca nei bambini è indice proprio della loro crescita.
Cacca verde neonato
Se la consistenza della sua cacca e il numero di scariche sono sempre le stesse, è senza dubbio tutto nella norma, per cui non bisogna preoccuparsi. Le feci verdi nel lattante sono solitamente associate a diarrea. In questo caso potrebbe trattarsi di gastroenterite. Mentre nei bambini già svezzati il colore verde potrebbe essere dovuto alla sua alimentazione, soprattutto se mangia verdure. Tuttavia, in alcuni casi la cacca verde nei lattanti potrebbe essere causata dalla dieta della madre, troppo ricca di latticini o di clorofilla, oppure ancora, dall’assunzione di integratori per il ferro, mentre un bambino potrebbe presentare la cacca verde anche durante la fase della dentizione. Le cause che potrebbero preoccupare maggiormente sono le intolleranze o le allergie alimentari o peggio ancora le infezioni a carico dell’intestino. Un consulto dal medico potrebbe fugare ogni dubbio!
Feci nere
La cacca nera durante i primissimi giorni di vita del bambino è del tutto normale. In questa fase, infatti, si parla di meconio e ciò avviene quando il bambino è ancora alimentato dal colostro, ovvero non con il latte materno vero e proprio. Una volta che sarà avvenuto il passaggio dal colostro al latte, le sue feci assumeranno un color senape. Questa colorazione potrebbe anche essere data da un’eccessiva assunzione di ferro o da troppe verdure ingerite.
Feci gialle
I bambini allattati al seno possono fare con molta probabilità la cacca gialla. E’ del tutto normale! In alcuni casi si può riscontrare anche cacca a palline bianche e dalla consistenza molto morbide. Queste di solito compaiono dopo il meconio. Se i puntini, invece che bianchi, dovessero essere neri, allora la causa potrebbe essere un’ingestione di sangue.
Feci bianche
Durante i primi giorni di vita il bambino potrebbe fare la cacca bianca. In questo caso sarà utile consultare il medico, poiché potrebbe trattarsi di un problema alle vie biliari o da ittero neonatale, il bambino in tal caso avrebbe un colorito giallastro della pelle.
Cacca acida
La cacca acida è solitamente legata a problemi del sistema immunitario del bambino. In gran parte dei casi si accompagna anche a febbre e può avvenire durante il periodo della dentizione del bambino. Il bisogno di avere qualcosa da mordere, un eccessiva salivazione, un sonno inquieto, una sua forte irrequietudine, non sempre sono segnali che indicano che la fase di dentizione è in atto. In alcuni casi potrebbe essere semplicemente un momento della sua crescita.
Diarrea neonato
I neonati che sono allattati al seno spesso fanno feci molto morbide. E’ raro che abbiano fenomeni di stitichezza o di cacca dura. Spesso, le feci sono così molli che mentre il bambino dorme in posizione supina, potrebbero scendere, fino a sporcarlo. Sebbene si possa pensare che le feci molli siano sinonimo di diarrea, in realtà, si tratta di un normale fenomeno dato proprio dalla sua alimentazione con latte materno.
Il neonato non fa la cacca?
A volte il neonato non riesce a fare la cacca, altre volte ha proprio bisogno di imparare a farla. Quando il bambino allattato al seno non è particolarmente appetente potrebbe fare la cacca anche dopo tre giorni e ciò è del tutto normale Nel caso in cui dovesse superare i tre giorni, allora si dovrà intervenire con un piccolo clistere a base di miele o di glicerina. Se il bambino è allattato artificialmente, invece, sarà opportuno rivolgersi al proprio pediatra, magari basterà cambiare il tipo di latte in polvere. Da non confondere, tuttavia, la dischezia – fenomeno per il quale il lattante scarica poche volte e quando lo fa le sue feci si presentano cremose e liquide – con i problemi di stitichezza. In quest’ultimo caso, le feci sono più dure, talvolta a palline e causano dolore nell’espulsione. In ogni caso è sempre opportuno consultare il medico, che può escludere qualunque altra motivazione o eventuali malformazioni congenite.
Stimolazione cacca neonato
Nel caso in cui il bambino abbia particolari problemi di stitichezza è possibile ricorre ai farmaci. Solitamente i medici consigliano di somministrare i liquidi al bambino in modo da facilitare l’evacuazione. Se il fenomeno dovesse presentarsi spesso, si può provare con un leggero massaggio intestinale, da fare sul pancino del bambino in modo da aiutarlo a rilassare i muscoli interessati. Se i problemi di stitichezza dovessero continuare, questi potrebbero essere risolti con una supposta di glicerina, ma solo in via occasionale.
Quante volte fa la cacca un neonato?
Nei neonati l’intestino non è ancora regolarizzato e pronto a svolgere tutti i suoi compiti. In gran parte dei casi i neonati dovrebbero evacuare da una volta ogni 2-3 giorni fino a un massimo di 6-7 volte al giorno. In riferimento a tali parametri, bisogna anche tener conto di tutte le possibili variabili, che cambiano da soggetto a soggetto.
Cacca nel vasino
Il momento di fare la cacca nel vasino non è certamente uno e uguale per tutti. Ognuno ha i suoi tempi che meritano di essere rispettati. Spetta ai genitori comprendere quando il proprio bambino sia pronto a lasciare il pannolino per cominciare a usare il vasino. L’uso del vasino deve avvenire pian piano e senza alcuna pressione esterna. E’ sbagliato cercare di forzare il bambino, poiché potrebbe esserci il rischio di causare poca fiducia in se stesso. Bisogna armarsi di tanta, tanta pazienza e trovare il modo più divertente per fare in modo che cominci a usare il vasino. Ad esempio per fare in modo che veda il momento di star seduto sul vasino come qualcosa di divertente, si potrebbero portare in bagno i suoi giochi preferiti o le riviste dei suoi personaggi dei cartoni più amati. In questo modo avrà con sè un passatempo divertente. Si potrebbe poi comprare qualcosa che di volta in volta possa premiare la sua buona volontà di andare in bagno. Potrebbe essere divertente anche premere il pulsante dello sciacquone, oppure ancora, potreste uscire insieme per comprare il vasino, magari è un espediente per incuriosirlo in qualcosa di nuovo. Per il resto, l’unico consiglio valido è quello di essere tanto pazienti e attendere rispettando i suoi tempi.