Singhiozzi nel neonato: come farlo passare?

I singhiozzi sono un lieve disturbo causato da una contrazione involontaria del diaframma, vale a dire il muscolo che divide la cavità toracica dagli organi dell’addome, con la chiusura della glottide laringea. Solitamente scompaiono in maniera naturale e non comportano alcun problema e non hanno alcuna ripercussione sulla respirazione. Risulta un po’ più preoccupante per i genitori quando a esserne colpiti sono i neonati, poiché non si sa come intervenire per liberare il bambino dal singulto.

Le cause del singhiozzi nel neonato

Le cause che portano al verificarsi del singhiozzo sono molteplici. Molti fisiologi ritengono che si tratti di un riflesso complesso che aiuta l’organismo a rimuovere l’aria dallo stomaco. E’ dato, infatti, dalla contrazione forzata dei muscoli respiratori.

Nel caso in cui dovesse durare per più di 48 ore o si verificasse in maniera frequente, allora potrebbe trattarsi di una patologia da verificare, ma nella maggior parte dei casi passa inosservato o è considerato solo come un fastidioso inconveniente. Può verificarsi perché magari il neonato mangia troppo o perché ha ingoiato aria durante la masticazione o l’allattamento oppure quando è ansioso o eccitato.

Vi sono, tuttavia, alcune cause più importanti che portano al verificarsi del singulto e che lo fanno durare più a lungo, tanto da comportare anche problemi di ventilazione. Questo accade per lo più nei bambini nati con parto pretermine o che hanno bisogno di aiuto per respirare. Il singhiozzo si verifica a una velocità di 4-60 al minuto. Viene poi soppresso dall’aumento di anidride carbonica nel sangue. In alcuni casi potrebbe essere dato da un’alterazione del nervo frenico che si occupa proprio di controllare le contrazioni del diaframma. Se tale nervo viene irritato, si verifica il singhiozzo.

Singhiozzi e poppata

Se il bambino inizia a singhiozzare mentre si alimenta è meglio fare una pausa e cercare di aiutarlo a rilassarsi, se il disturbo continua anche alcuni minuti dopo che ha smesso la poppata, sarebbe bene riprendere ad allattarlo. Anche il ciuccio può essere un ottimo rimedio per risolvere il problema. Solitamente il singhiozzo si presenta poco dopo la poppata e a ruttino avvenuto. In questo caso è dovuto al fatto che il bambino si è nutrito al seno o al biberon in maniera troppo veloce e con voracità. Così ha ingerito grandi quantità di aria nello stomaco che hanno provocato il singulto. In questa fase, inoltre, il cardias potrebbe essere ancora un po’ difettoso, per cui il diaframma tende a contrarsi involontariamente.

Bagnetto e cambio pannolino

Il singhiozzo a volte si può manifestare poco dopo il cambio del pannolino o durante il bagnetto, non bisogna allarmarsi perché potrebbe essere dovuto all’improvviso cambio di temperatura cui è sottoposto il corpo.

Singhiozzi nel sonno

Se il singhiozzo dovesse verificarsi mentre il bambino dorme, la cosa importante da fare è quella di rassicurarlo e cercare di calmarlo. Spesso accade che il bambino si sveglia proprio per via del singhiozzo che lo ha colto mentre dormiva. In quel caso potrebbe esserne infastidito e lamentarsi per questo. Sarà sufficiente coccolarlo e accarezzarlo per fare in modo che si riaddormenti.

Le conseguenze

Il persistere del singhiozzo potrebbe nascondere problemi quali il reflusso gastroesofageo, una cisti nella gola, problemi renali e diabete o alterazioni dei centri nervosi.

Singhiozzo neonato come farlo passare

Il modo più semplice per far passare il singhiozzo ai neonati potrebbe essere quello di passargli una mano delicatamente sul nasino. Ci sono poi diversi luoghi comuni in merito, molti dei quali in realtà hanno ben pochi effetti positivi per il piccolo, tuttavia un fondo di verità in alcuni c’è.

Ad esempio molti ritengono che spaventarsi possa far passare il singhiozzo. In effetti, la paura provoca una contrazione del muscolo del diaframma che invertendo la rotta consente al muscolo stesso di riprendere il suo normale ritmo, ma potrebbe anche accentuare ancor più il singulto.

Un buon rimedio potrebbe essere quello di dargli da bere alcuni sorsi d’acqua da un cucchiaino, poiché la deglutizione potrebbe interrompere il disturbo.

L’alternativa più efficace resta, in ogni caso, quella di riattaccarlo al seno, perché la poppata distende il diaframma e l’apparato della deglutizione. Ciò che non bisogna mai fare è chiudergli il nasino per bloccargli il respiro. Si tratta in ogni caso di un fenomeno che regredisce con la crescita e che non crea particolare fastidio al bambino.

Come evitare il singhiozzo nei neonati

In molti casi il singhiozzo può essere dato da uno sbalzo di temperatura cui si espone il bambino. Pertanto, per prevenirlo è sufficiente cercare di mantenere costante il microclima degli ambienti in cui si trova il bimbo, spogliandolo anche molto lentamente poco prima di fare il bagnetto oppure quando bisogna cambiargli il pannolino. Soprattutto in inverno è consigliabile tenerlo sempre ben coperto.

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