Per amenorrea ipotalamica si intende una particolare sindrome femminile caratterizzata da una riduzione consistente nella produzione di gonadotropine. Il tutto avviene a livello dell’ipotalamo, per cui il corpo della donna viene a perdere una delle sue fondamentali peculiarità, quella della riproduzione. Questo tipo si verifica con l’improvvisa scomparsa del regolare flusso mestruale che, nella maggior parte dei casi, dura all’incirca sei mesi. L’amenorrea ipotalamica può essere intesa come primaria o secondaria in relazione ai singoli casi.
Amenorrea ipotalamica
La grande maggioranza di casi di amenorrea secondaria e primaria è di natura ipotalamica, per cui assolutamente risolvibile. Rappresenta una sorta di adattamento e risposto fisiologica del nostro corpo a un periodo di particolare stress. Per comprenderne le cause, bisogna quindi fare attenzione a fattori non solo di origini ginecologica, ma anche e soprattutto di natura psicologica. In momenti di intenso stress psicofisico il nostro organismo risponde con un forte squilibrio a livello di ghiandole endocrine, per cui concentrando la sua attenzione su altro, mette da parte, diciamo così, quelle funzionalità non necessarie in quel particolare momento.
Amenorrea ipotalamica da stress
L’amenorrea ipotalamica si verifica in quei casi in cui la paziente non è in grado di rispondere adeguatamente a un forte impatto emotivo, con squilibri anche sul piano alimentare e cognitivo. In gran parte dei casi le pazienti non riconoscono e non comprendono neppure di avere un problema, poiché presentano difficoltà a gestire le loro emozioni, tanto da considerare gli squilibri nella dieta come una necessità di tipo salutare. Tali soggetti credono che attraverso il controllo sul cibo, possano gestire in qualche modo il controllo sul corpo stesso. A esserne maggiormente colpite sono quelle donne che hanno un idea maniacale della perfezione e sono eccessivamente autocritiche. Ad avvalorare questa tesi è il fatto che queste donne, anche dopo aver raggiunto il peso desiderato o che si sono prefisse, l’amenorrea resta inalterata, per cui tutto avviene a livello di ipotalamo. Tuttavia, per risolvere tale problema, non sempre sono necessari dei trattamenti farmacologici.
Amenorrea ipotalamica cure
Come sottolineato, l’amenorrea ipotalamica scaturisce da un accentuarsi dello stress psicofisico e da diete alimentari troppo restrittive e attività fisica al di sopra delle personali necessità, per una sorta di mania di perfezione da raggiungere a ogni costo. La carenza di nutrienti fondamentali all’organismo, viene a crearsi uno squilibrio importante a livello endocrino. Una volta appurata la carenza di particolari vitamine, un soggetto con amenorrea ipotalamica, dovrà, pertanto, integrare la sua dieta di questi nutrienti per ripristinare la corretta fisiologia ormonale. Di grande importanza risultano anche le proteine in soggetti con amenorrea ipotalamica, poiché stimolano proprio la produzione di ormoni sia di ipotalamo che ipofisi. Allo stesso modo, se non ancora di più, sono importanti i grassi per contrastare l’amenorrea perché la loro azione si esplica proprio sul cervello, ottimo a tal proposito l’olio extravergine d’oliva, avocado o noci, oltre a grassi polinsaturi ed omega 3.
[easyazon_infoblock align=”none” identifier=”B01BFIHWDS” locale=”IT” tag=”battesibebe-21″]
Amenorrea ipofisaria
L’amenorrea ipofisaria sviluppa una accentuata riduzione di produzione nel sangue sia di ormoni ovarici che di gonadotropine. Può anche accadere che questa tipologia di amenorrea sia causata da un’inaspettata produzione di prolattina, ormone importante per la secrezione del latte durante appunto l’allattamento. In alcuni casi, in seguito a stress psicologico o a causa della presenza di un tumore benigno, può accadere che l’ipofisi produca prolattina in un periodo non legato all’allattamento con anche situazione di squilibrio nel ciclo mestruale. Questo problema potrebbe essere risolto con l’assunzione di progesterone ogni mese per circa un paio di settimane, previo consulto medico ovviamente.