I sintomi premestruali sono piuttosto frequenti nelle donne e insorgono da una a due settimane prima del ciclo. A livello generale la sindrome premestruale non comporta alcuna conseguenza grave. Tuttavia, in alcune donne vengono compromesse le normali attività quotidiane, a causa dell’intensità dei dolori. Può trattarsi di dolori al seno, al basso ventre, sbalzi d’umore o ormonali e persino di giramenti di testa. In alcuni casi aumenta l’aggressività e cala il desiderio sessuale. Non è raro riscontrare gonfiore addominale o alle gambe e soffrire di insonnia.
Differenze sintomi ciclo e gravidanza
A volte non è così semplice e immediato distinguere i sintomi premestruali dall’insorgere di una gravidanza. La sintomatologia dei due eventi, infatti, è piuttosto simile. Così come vale per la sindrome premestruale, anche per la gravidanza i sintomi possono variare da donna a donna. La similitudine sta nel fatto che le due condizioni dipendono da una situazione simile a livello ormonale. In che modo, dunque, è possibile stabilire se si tratta di ciclo mestruale o gravidanza? Soltanto un test di gravidanza può stabilirlo.
Alcuni sintomi sono differenti come ad esempio il senso di nausea, vomito e lo stimolo a urinare più frequentemente. Per quanto riguarda i sintomi simili, invece, segnaliamo l’insorgere di dolori nella zona delle ovaie, mal di testa e umore instabile. Ma anche un seno più gonfio e sensibile. Infine, è importante anche saper distinguere le perdite da impianto dallo spotting prima del ciclo.
Sintomi premestruali quando iniziano?
Come anticipato, i sintomi premestruali hanno inizio da una a due settimane prima del ciclo. Più precisamente, all’incirca, dai 10 ai 7 giorni prima. Non è detto che chi soffre di sindrome premestruale possa percepire i sintomi ogni mese. L’insorgenza del disturbo può manifestarsi in qualsiasi momento della vita riproduttiva della donna. È stato stimato che l’80% delle donne soffra di qualche disturbo legato al ciclo mestruale. Circa il 30% dichiara che la sindrome premestruale ha alcune ripercussioni sulla vita quotidiana. Ma solo il 5% presenta il quadro tipico del disturbo.
Quali sono i sintomi premestruali
Scendiamo nei dettagli della sintomatologia. Il più tipico, come detto, è il dolore al seno. La tensione mammaria può portare a una maggiore sensibilità e a un gonfiore evidente. Gli sbalzi di umore e ormonali sono essenzialmente legati tra loro. Possibili anche i giramenti di testa, così come l’insorgere di una cefalea persistente. I dolori al basso ventre, tuttavia, rimangono i sintomi più tipici. Non mancano possibili gonfiori all’addome o alle gambe. Le complicanze, per quanto piuttosto rare, potrebbero avere dei risvolti psicologici significativi. Dallo scarso rendimento al lavoro al calo del desiderio sessuale, fino ad arrivare all’isolamento sociale. In alcuni Paesi, come ad esempio Inghilterra e Francia, la sindrome premestruale è persino riconosciuta come condizione attenuante per il compimento di atti criminali.
Perdite premestruali
È importante saper riconoscere lo spotting prima del ciclo rispetto alle perdite da impianto. Innanzitutto, è una questione di tempistiche. Le perdite da impianto, in genere, si manifestano circa dieci giorni dopo il concepimento, dunque leggermente in anticipo rispetto al ciclo mestruale. Ad ogni modo, come già consigliato, l’unico modo per scoprire se si tratta davvero di una gravidanza è eseguire il test. Chi ha il ciclo irregolare, infatti, potrebbe non notare tempistiche differenti!
Sindrome premestruale rimedi
Alla luce di tutto ciò, la domanda è lecita: si può curare la sindrome premestruale? Nei casi più difficili è certamente utile ricorrere a qualche rimedio. Innanzitutto, non è possibile, ad oggi, sapere con certezza perché alcune donne sviluppino la sindrome premestruale e altre no. Ad ogni modo, i rimedi per attutire i sintomi sono svariati. Dall’assunzione di magnesio supremo alla vitamina B6, passando per le cure di progesterone. A volte può avere successo anche la pillola contraccettiva.