Per cisti ovarica si intende una o più sacche, situate all’interno o anche all’esterno dell’area ovarica, il cui contenuto è generalmente liquido. In gran parte dei casi la presenza di cisti ovariche non crea particolari problemi o sintomatologie, ma spesso può anche accadere che una cisti diventi di dimensioni più sostenute, che dia dolori intensi all’addome o che diventi una massa di natura maligna.
Cisti ovarica scoppiata
Generalmente le cisti ovariche sono strettamente legate alla naturale fisiologia del ciclo mestruale. Tuttavia, vi sono casi in cui dipendono da altre patologie o iperplasie. Sono per lo più asintomatiche, pertanto, non danno particolari disturbi, salvo i casi in cui raggiungano dimensioni particolarmente accentuate, oppure si rompano versando così il loro contenuto e ostruendo il normale flusso sanguigno verso le ovaie. In questi casi, è possibile avvertire un dolore nella zona pelvica, che diviene ancora più intenso quando le cisti ovariche scoppiano. E’ possibile avvertire il dolore non solo nell’area pelvica, ma anche alla schiena. Altri sintomi che dovrebbero far pensare alla presenza di cisti ovariche sono dati dal dolore durante i rapporti sessuali, dalla necessità continua di minzione o dai cambiamenti nel normale ciclo o senso di gonfiore all’addome.
Cosa fare in caso di rottura cisti ovarica
Quando una cisti ovarica si rompe, solitamente, si avverte una forte sensazione di dolore, che si accompagna a nausea. Non sono ricorrenti i casi di pericolosità di una cisti ovarica, tuttavia è sempre opportuno fare i dovuti controlli presso il proprio ginecologo al fine di evitare ogni possibile complicanza. Nella maggior parte dei casi si scopre la presenza di una cisti ovarica in seguito a un normale controllo ginecologico, poiché sono asintomatiche. Laddove siano sintomatiche è opportuno fare dei controlli per stabilire se siano di natura benigna o maligna.
Cisti ovarica endometriosica: cos’è?
Vi sono particolari cisti legate all’endometriosi, per questo infatti definite endometriomi. L’endometriosi è caratterizzata dalla formazione di tessuto di endometrio che si trova al di fuori dell’utero, spesso però questa patologia è connessa anche alla presenza di sacche di sangue, le cisti dell’ovaio.
Maligne o benigne?
Una volta stabilita la presenza di una o più cisti ovariche è consigliabile eseguire tutta una serie di controlli per accertarsi della natura stessa di questa sacca. Sono per lo più di natura benigna, ma è bene escludere ogni possibile complicanza. Sarà sufficiente fare un controllo presso un ginecologo che effettuerà una visita accurata con un’ecografia transaddominale. Gran parte delle cisti non necessita di trattamenti, poiché spesso regrediscono naturalmente nel giro di pochi mesi. Vi sono però delle forme più gravi che necessitano di trattamenti e, se il caso lo richiede, anche di intervento chirurgico. E’ del tutto normale che una donna possa sviluppare una cisti a carico dell’ovaio e che questa non dia alcun sintomo o problema.
Intervento e post operazione
Dopo un’attenta visita ginecologica, una volta accertata la presenza di una cisti ovarica, il medico richiede un particolare esame del sangue per controllare se vi siano tracce di un particolare marcatore tumorale. Laddove questo marcatore presentasse livelli elevati nel sangue, potrebbe trattarsi di un’iperplasia maligna. Tuttavia, è bene tener presente che questo marcatore è anche legato alla patologia dell’endometriosi. Anche nel caso di una cisti di natura benigna, che abbia dimensioni elevate, si interviene chirurgicamente. In tal caso, se la paziente è ancora nel periodo fertile, si interverrà solo sulla cisti ovarica, se quest’ultima fosse molto estesa e anche di natura maligna e la donna non fosse in età fertile, allora si interviene su tutto l’ovaio interessato.
L’intervento avviene tramite laparoscopia, quando si tratta di cisti non troppo grandi, oppure attraverso laparotomia, più invasiva, per trattare cisti di natura maligna. Dopo l’intervento è necessario analizzare l’ovaio malato asportato per valutarne il livello di malignità e, se necessario, sottoporsi anche a chemioterapia.
Cisti ovarica in menopausa: sono pericolose?
Le cisti ovariche compaiono di frequente nel corso della vita di una donna. Questo accade non solo nelle donne in età fertile ma anche nei soggetti in menopausa. Solitamente nelle donne non più in età fertile, si riscontrano più cisti ovariche e da studi recenti è emerso che sono di natura maligna in una percentuale più elevata rispetto alle donne non in menopausa.